Reduci dalla non entusiasmante partenza rimediata settimana scorsa durante l’incontro del Mapei Stadium terminato a reti bianche, Sassuolo e Genoa si scambiano letteralmente i prossimi avversari, in quanto entrambe impegnate contro una “fetta” diversa del calcio torinese, granata per i primi e bianconera invece per i secondi. Se, tuttavia, da un lato Galabinov e compagni hanno dovuto alzare bandiera bianca, nonostante un’ottima prima frazione di gioco, contro lo strapotere tecnico di Dybala e soci, il destino per i nero verdi di Cristian Bucchi, pare ancora tutto da scrivere, all’interno di una gara certamente complicata, ma che non parte necessariamente con un favorito d’obbligo.
Il Torino guidato da Sinisa Mihajlovic ha infatti dovuto affrontare, al pari degli emiliani, alcuni sensibili assestamenti di organico in estate, nonostante la spina dorsale dell’undici titolare (il micidiale tridente offensivo composta da Iago Falque, Adem Ljajic e, soprattutto, Andrea Belotti) abbia deciso di concedersi un’altro ballo insieme, prima che, con ogni probabilità, le offerte presentate per le prestazioni del fenomenale numero 9 (ultima in ordine di tempo quella giunta dal Principato di Monaco, pronto a fare affidamento sul Gallo per compensare una partenza last-minute di Mbappè) diventino fin troppo allettanti anche per il club di Via Arcivescovado, per ora tutelatosi con una clausola monstre per l’estero da 100 milioni. L’ex attaccante del Palermo, tuttavia, si trova per il momento, nonostante gli incensi e la nuova convocazione in nazionale in previsione dei match con Israele e Spagna, ancora a secco di marcature in campionato, dal momento che nei primissimi novanta minuti di gioco è toccato a Ljajic (con la netta complicità del portiere avversario Mirante) togliere le castagne dal fuoco a Bologna, all’interno di una gara rude, per larghi tratti simile a quella di Reggio Emilia, dove, alla pari, un reparto offensivo di indubbia pericolosità è rimasto invischiato dalle trame troppo fitte di un gioco spezzettato e inconcludente, dominato dai frangiflutti di centrocampo. Ecco, il Torino ne dispone di ottimi all’interno della propria rosa (Obi e Rincon i due in particolare che dovrebbero scendere in campo questa sera dal primo minuto), ma è naturale che il confronto passi soprattutto per i piedi e le giocate, dei corrispettivi posti sull’altro lato del campo, tutti confermati secondo Bucchi dal match contro i rossoblù
QUI SASSUOLO Nessun dubbio quindi pare interessare il terzetto di centrocampo Magnanelli-Sensi-Duncan, mentre i dubbi che attanagliano l’ex tecnico del Perugia comprendono soprattutto la fase difensiva, già di per sè sembrata leggermente indietro di condizione sette giorni fa e, oltretutto, costretta dalle circostanze a fare a meno di un Federico Peluso sempre più sul piede di partenza (con destinazione Chievo), sostituito per l’occasione dalla corsa di Marcello Gazzola, che ritrova i granata da titolare esattamente tre mesi dopo la sua ultima apparizione dal primo minuto, sempre all‘ Olimpico, al termine di una stagione particolarmente travagliata per il terzino di Borgotaro. Gli ulteriori cambi obbligati con vista mercato riguardano infine solamente la panchina, che si accorcia ulteriormente con le defezioni di Alessandro Matri e Pietro Iemmello, entrambi distratti dalle voci di un trasferimento altrove (Parma per il primo, Benevento invece a proposito del secondo), offrendo quindi alla batteria offensiva titolare una nuova chance dopo l’insufficienza rimediata di fronte al proprio pubblico.
PROBABILI FORMAZIONI
TORINO (4-2-3-1): Sirigu; Zappacosta, N’Koulou, Moretti, Molinaro; Rincon, Obi; Iago Falque, Ljajic, Berenguer; Belotti. all-Mihajlovic
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Lirola, Cannavaro, Acerbi, Gazzola; Magnanelli, Sensi, Duncan; Berardi, Falcinelli, Politano. all-Bucchi