CARPI (3-5-2): Colombi 7,5; Sabbione 7, Poli 7, Ligi 6; Jelenic 6,5, Verna 6,5, Pasciuti 5, Saber 6 (84′ Mbaye s.v.), Bittante 6 (73′ Brosco 6); Manconi 5,5 (20′ Malcore 7,5), Mbakogu 5,5. A disp.: Serraiocco, Vitturini, Capela, Pachonik, Giorico, Saric, Belloni, Yamga, Carletti. All.: Calabro 6,5.
SALERNITANA (4-4-2): Radunovic 6; Perico 6, Tuia 6 (67′ Pucino 6), Bernardini 5, Vitale 5,5; Gatto 5, Odjer 6,5, Minala 6,5, Ricci 5,5 (46′ Sprocati 6); Bocalon 5, Rossi 5 (46′ Rodríguez 5). A disp.: Adamonis, Mantovani, Schiavi, Asmah, Signorelli, Della Rocca, Zito, Alex, Di Roberto. All.: Bollini 6.
Arbitro: Ivano Pezzuto di Lecce.
Ammoniti: Mbakogu (C), Rodríguez (S).
Espulsi: nessuno.
Recupero: 2′ p.t.; 3′ s.t.
TOP
Malcore (Carpi) 7,5: panchinato a sorpresa contro lo Spezia, rimpiazza l’infortunato Manconi al 20′ e al 35′ segna sotto la Curva Bertesi-Siligardi nella stessa porta in cui aveva punito la Salernitana su rigore in Coppa Italia (l’unica rete “normale”) e il Novara alla prima giornata. Pescato da un lancio lungo di Jelenic, sorprende Radunovic con un destro al volo a pallonetto. Secondo gol alla seconda presenza in Serie B, terzo alla terza contando pure la Tim Cup. Nel secondo tempo si fa vedere in qualche contropiede e sfiora per tre volte la doppietta (tiro alto, parata di Radunovic ed esterno della rete), spesso attraverso interessanti giocate di fino.
Colombi (Carpi) 7,5: nel primo tempo para un tiro a bruciapelo a Gatto al 16′ (copre benissimo il primo palo, anche con la faccia) e al 24′ manda in angolo un destro dal limite di Odjer tuffandosi in basso alla sua destra, conservando lo 0-0. Nella ripresa Perico lo spaventa colpendo un palo al 50′, poi al 63′ Rodríguez gli arriva davanti e spara alto. Attento nelle uscite alte, alcune abbastanza rischiose. Tiene la porta inviolata da 270′.
Sabbione e Poli (Carpi) 7: annullano Bocalon e Rossi, resi totalmente inoffensivi. Rodríguez si muove di più e li mette più in difficoltà. Come a La Spezia, stanno facilitando l’inserimento di Ligi nel trio difensivo.
Jelenic 6,5 (Carpi) 6,5: tanto impegno sulle due fasce contro Vitale nel primo tempo e contro Perico nel secondo. Il lancio per Malcore si rivela essere una pennellata geniale.
Verna (Carpi) 6,5: sta diventando il manifesto del nuovo centrocampo del Carpi. Sempre titolare, intorno a lui ruotano Pasciuti, Saber, Saric e Mbaye. Corre senza sosta e battaglia nell’ombra.
Calabro (all. Carpi) 6,5: Malcore gli ha dimostrato che è un vero coniglio dal cilindro, sia da titolare che da panchinaro. Sfortunato sui due cambi forzati, specialmente quello di Bittante.
Minala e Odjer (Carpi) 6,5: irruenti e agguerriti, ma con senso della posizione. Odjer sfiora il vantaggio al 24′ e trova un gran Colombi. Lo stesso fa Minala su un corner un minuto dopo. Sono sempre nel vivo del match, anche se spesso sono imprecisi e ben pressati.
Sprocati (Salernitana) 6: entra al posto di uno spento Ricci e sforna alcuni cross interessanti che alzano il ritmo alla manovra offensiva. Forse doveva partire titolare.
FLOP
Bernardini (Salernitana) 5: si perde Malcore in occasione del gol e soffre maledettamente ogni volta che viene puntato dagli attaccanti di Calabro, specialmente dall’ex Manfredonia. Suo il lancio in porta per Rodríguez, non sfruttato dallo spagnolo. Va bene sui calci d’angolo dove si però mangia l’1-1 al 79′ staccando in solitaria.
Gli attaccanti della Salernitana 5: Gatto gioca largo a destra e al 16′ spara addosso a Colombi sullo 0-0 da posizione comunque defilata. All’87’ svirgola addirittura in rimessa laterale. Bocalon e Rossi non danno quasi mai l’impressione di poter impensierire la difesa biancorossa. Rodríguez si impegna e lotta ma spreca l’1-1 calciando clamorosamente alto al 63′.
Pasciuti (Carpi) 5: torna a giocare dopo essere finito in panchina a La Spezia. Sbaglia troppi passaggi che permettono alla Salernitana di prendere metri. Per fortuna i lanci lunghi sono ben letti e gli spazi sono coperti.
Mbakogu (Carpi) 5,5: si vede poco come del resto anche Manconi. Quando c’è si divora malamente in campo aperto il raddoppio, servendo Radunovic con un pallonetto privo di potenza. Poteva fare quello che voleva, persino entrare in area di rigore e calciare con più precisione. Per sua fortuna l’errore non ha influito negativamente.
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