Jacopo Manconi, attaccante del Carpi, è stato l’ospite nel programma Sport Qui andato in onda questa sera sull’emittente ufficiale Tv Qui. Milanese di 23 anni, Manconi è arrivato al Carpi in prestito dal Novara con diritto di opzione. Finora in biancorosso ha raccolto 4 presenze in Serie B.
Quali sono le tue sensazioni dopo il tuo primo mese al Carpi? Ricordiamo che sei arrivato nelle ultime ore dell’giorno di calciomercato.
“Sono contento del mio primo mese. Le ultime ore di mercato sono state particolari. Mi interessava la proposta del Carpi, un club che già mi conosceva e che mi ha voluto fino alla fine. L’ambiente è ottimo, la vecchia guardia ha accolto molto bene i nuovi arrivati e lo staff tecnico ci fa andare a mille all’ora. Nuti è un ottimo preparatore. Fuori dal campo, Carpi mi ricorda Novara perché è una città piccolina”.
Come valuti il pareggio contro l’Entella? C’è qualche rimpianto o va bene lo 0-0? Avete sofferto un po’ le tre partite ravvicinate?
“È un buon pareggio, ottenuto dopo una partita molto difficile in cui abbiamo sofferto soprattutto nella ripresa. Sono punti da mettere in saccoccia. La Cremonese è una squadra tosta e potrebbe inserirsi nei Play-off. Contro il Foggia dovevamo fare il 2-0 e forse gli toglievamo le speranze. Fisicamente le tre partite ravvicinate non ci hanno dato problemi particolari perché siamo preparati al meglio”.
La classifica dice 11 punti e zona Play-off. Il Carpi può fare più di una salvezza?
“Noi pensiamo a fare prima i 50 punti e dopo potremo calcolare se possiamo pensare in grande. Ogni partita dobbiamo giocarla bene per raggiungere questo traguardo”.
Ci racconti in breve i tuoi inizi da calciatore?
“Sono cresciuto nelle Giovanili di squadre dilettantistiche, poi sono andato in Eccellenza al Villanterio dove mi ha notato il Novara per andare alla Primavera. Nel 2013 ho iniziato ad allenarmi con la prima squadra e a dicembre mister Calori mi ha fatto debuttare in Serie B (sconfitta per 0-1 contro il Bari, n.d.r.). Da lì è iniziato il mio percorso da professionista. Oltre a Reggiana e Trapani, ho avuto altre esperienze in prestito a Lecce e Pavia, sempre nel mercato invernale. Allora ero più giovane e avevo voglia di giocare perché a Novara avevo poco spazio”.
Qual è il tuo punto forte e cosa senti di dover migliorare?
“Mi piace avere la palla al piede. Credo che devo migliorare la pericolosità in area di rigore”.
L’anno scorso hai fatto 6 reti con la Reggiana in Lega Pro e 4 col Trapani in Serie B. Ti manca il gol?
“È normale che mi manca. Fare gol è sempre un’emozione speciale, senti lo stadio che esplode e i compagni che vengono ad abbracciarti”.
Cosa significa per te essere al Carpi dopo la scorsa stagione?
“L’anno scorso ho fatto bene, quindi in questa stagione devo confermarmi e volevo farlo col Carpi”.
In attacco ci sono tante soluzioni per mister Calabro, compreso Nzola che sta per finire le sue otto giornate di squalifica. Lo vedi pronto per giocare?
“In avanti siamo tanti, però sono abituato alla concorrenza dai tempi di Novara. Non ho nessun problema, ci giochiamo le nostre carte poi è il mister che sceglie chi schierare. Nzola è molto carico, lo stiamo aspettando”.
Alla prima giornata di Serie B, cioè pochi giorni prima della fine del mercato, hai visto dalla panchina del Novara la vittoria per 1-0 del Carpi. Che sensazione hai avuto?
“È stato strano giocare a Carpi da avversario col Novara pochi giorni prima del mio passaggio al Carpi, sono contento sia andata così”.
C’è qualche giocatore a cui ti ispiri nel tuo ruolo?
“Non ho un idolo in particolare. Sembra strano ma non seguo molto il calcio. Mi piace Hazard del Chelsea, un giocatore piccolo e veloce come Insigne del Napoli”.
Sabato al Cabassi arriverà il Pescara di Zeman, una delle tre retrocesse dalla Serie A e reduce da 4 pareggi consecutivi, compreso un inusuale 0-0 a Cremona nell’ultimo turno.
“È raro pareggiare per 0-0 contro una squadra di Zeman, però ce la giocheremo contro una squadra molto forte come noi. Sarà una gara bella e tosta”.
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