Non sono ancora scese le ultime gocce di sudore dalla testa di Cristian Bucchi, rinfrancato dalla provvidenziale affermazione esterna di tre giorni fa, che il suo Sassuolo ne combina un’altra, concedendo scioccamente le vittoria esterna, oltretutto in piena zona Cesarini, ad un Bologna dalla condizione fisica certamente superiore (nonostante il misero punto raccolto in appena 3 partite) ma che non ha azzardato il colpaccio meno dei nero verdi, trascinati oltretutto nel fortino finale dalle sfortunate circostanze (espulsione di Magnanelli ad appena 30’’ dal terzo, e ultimo, cambio ordinato dal tecnico romano). Se la classifica dunque ora piange, il calendario certamente non ride, impegnando gli emiliani alla preparazione della complicata sfida di settimana prossima contro la lanciatissima Lazio di Simone Inzaghi, prontamente ripresa dal fragoroso tonfo infrasettimanale con un agile vittoria esterna a Verona. L’eventualità di presentarsi alla prossima sosta, in programma dal 1 al 15 ottobre con l’esiguo bottino accumulato fino ad ora getta dunque non pochi scricchiolii sulla posizione di Bucchi, di certo sfortunato in questo avvio di stagione, ma ancora in evidente difficoltà ad impostare una linea offensiva credibile alla squadra, nella quale ad oggi la posizione di Berardi, forse recuperato troppo in fretta dalla ferita di Bergamo, pare in evidente contrasto con l’assetto tattico della formazione.
DONADONI, d’altro canto, dispone un Bologna stranamente accorto rispetto alle aggressive prove casalinghe con Napoli e Inter, ridisegnando l’assetto della squadra attorno ad un inedito 3-5-2 con Verdi accanto a Palacio, nel tentativo, in buona parte riuscito nel primo tempo, di arginare il Sassuolo con i suoi stessi mezzi, assestando la contesa intorno al centrocampo per evitare così spiacevoli minacce in contropiede. Il risultato è una prima frazione di gioco macchinosa e rigida, con una sola nota di elevata qualità intorno al quarto d’ora di gioco, quando Adjapong (uno dei migliori) scatta sulla destra e piazza un idea al centro per Berardi che, tuttavia, decide di lasciare il cioccolatino da scartare al compagno Matri, subentrato alle sue spalle, con un ottimo velo; la punta lombarda, detto fatto, penetra in area resistendo alle cariche avversarie, ma al momento del dunque, dopo aver a lungo osservato l’angolo alla sinistra di Da Costa, sceglie la conclusione di prepotenza sul primo palo, trovando tuttavia nient’altro che il piede dell’estremo difensore avversario, bravo e fortunato ad evitare il peggio.
ZERO CAMBI, quindi, nell’intervallo, al termine del quale, per fortuna, si avverte quantomeno una modifica, se non negli uomini, quantomeno nel ritmo del match, che fin dalle prime battute si increspa sensibilmente, attorno alle sempre più pericolose accellerazioni degli ospiti, ispirate dal cervello di Verdi e dai muscoli di Donsah: sulla prima (46′) il filtrante per Palacio arriva con un attimo di anticipo rispetto ai tempi calcolati dall’argentino, mentre sulla seconda, pochi minuti dopo, è proprio il centrocampista ghanese a tentare la conclusione, respinta da Consigli in corner alto. Per quanto riguarda i padroni di casa invece, sensibilmente calati nella ripresa, i tentativi di invertire l’inerzia del match a proprio favore si risolvono in due pretenziosa conclusioni di Berardi intorno all’ora di gioco, l’una controllata con lo sguardo da Da Costa, l’altra smanacciata in volo plastico dallo stesso portiere in corner. Man mano, dunque, che passano i minuti, e più i due contendenti paiono sostanzialmente accontentarsi del pareggio, eccezion fatta, incredibilmente per il più giovane di tutti, Claud Adjapong, che non risparmia fiato e fosforo in progressioni disarmanti nemmeno negli ultimissimi minuti, quando il Sassuolo è costretto in 10 uomini per il suddetto rosso al capitano nero verde a cambi esauriti. Ironia della sorte, la disputa la decide sì un classe ’98, seppur posizionato dall’altro lato del campo, dato che, a poco più di due giri di lancette dalla fine, Palacio si trova imbeccato in area a tu per tu con Consigli, pronto a trafiggerlo: il piazzato del numero 24 è però debole e respinto da Consigli a centro area, dove si avventa però il giovanissimo Orji Okwonkwo, appena entrato, che elude la marcatura di Acerbi e deposita in rete il più facile dei tap-in.
SASSUOLO – BOLOGNA 0-1 (0-0)
Reggio Emilia (Stadio “Mapei Stadium – Città del Tricolore”)
Domenica 24 settembre 2017
Reti: 88’Okwonkwo
SASSUOLO: Consigli, Acerbi, Cannavaro, Letschert, Lirola, Missiroli, Magnanelli, Duncan [59′ Sensi], Adjapong, Berardi [78′ Biondini], Matri [70′ Falcinelli]. all-Bucchi
BOLOGNA: Da Costa, Helander, Gonzalez, De Maio [86′ Okwonkwo], Mbaye, Donsah, Pulgar, Poli [87′ Taider], Masina, Verdi [70′ Petkovic], Palacio. all-Donadoni
Note: espulso Magnanelli all’80’
Arbitro: Tagliavento (ITA)