Risultato finale : 78 – 74 1° quarto 13-23 ,2° quarto 38-45 ,3° quarto 53-64 arbitri Paternicò, Bartoli, Grigioni
Dolomite Trento : Franke , Sutton , Sillins ,Baldi Rossi, Forray , Conti, Flaccadori, Czumbel, Gomes, Behanan, Lechtaler, Shields all. M. Buscaglia
Virtus Segafredo : A. Gentile 12 ,Yurkatamm n.e. , Umeh 12 ,Petrovic n.e., Ndoja 0 , Rosselli 0 , Lafayette 12 ,Aradori 24 ,S. Gentile n .e. ,Berti n.e. ,Lawson 8, Slaughter 6 all A.Ramagli
Una Virtus in gran spolvero nel primo tempo, tiene in scacco i vice campioni d’Italia sul loro campo e conduce sempre nel punteggio, mostrando già dei buoni meccanismi. Sopratutto l’asse Alessandro Gentile – Slaughter funziona alla grande. Aradori e Umeh al tiro annichiliscono Trento con 4 su 5 da 3 uno e 4 su 4 l’altro. Già nei primi due quarti Ramagli utilizza tutti i suoi uomini esclusi i due giovanissimi Petrovic e Jurkatamm. Tutti lo ripagano con una difesa attenta e una costante presenza a rimbalzo e nell’esecuzione dei giochi. Rosselli e Ndoja pur non andando a referto, forniscono un contributo importante. Il trend continua fino a metà del 3° quarto in cui la Virtus raggiunge il massimo vantaggio + 18. A questo punto Buscaglia, coach trentino, dispone una zona 1 2 2 che rallenta l’attacco della Vnera e migliora la situazione rimbalzi, fino a quel momento dominati dai ragazzi di Ramagli. Alcune palle perse in difesa, una ritrovata precisione al tiro dei trentini, (Sillins 3 su 3 da 3 in questa rimonta), permettono ai vice campioni d’Italia di ricucire lo strappo e a metà del 4° quarto andare avanti di 4 con due “bombe” di Sutton.
La Virtus pare aver finito la benzina e nel convulso finale punto a punto la Dolomiti energia riesce a mantenere un canestro di margine e portare a casa i primi due punti del campionato.
Una Vnera quindi un pò luci e ombre : tanta luce per 28 minuti, ottime prospettive per il futuro ma i fantasmi del precampionato, con il netto calo nel finale, si sono puntualmente ripresentati. Bisognerà capire se si tratta di una fisiologica carenza di preparazione per un gruppo ancora “giovane” e difficile da assemblare.
Certamente Trento che, dall’anno scorso ha cambiato pochissimo, oggi come oggi è più squadra ma la Virtus ha mostrato segnali importanti e positivi.