Riparte da Trento, dalla squadra rivelazione dello scorso campionato, dai vice campioni d’Italia della Dolomite energia, la terza vita della Virtus. Retrocessa non sul campo nel 2003, finita ultima e spedita in A2 nel 2016, La Vnera risorge per la terza volta dalle proprie ceneri. In mezzo però ci sono state stagioni anonime, senza obiettivi che, dopo alterne vicende, sono sfociate nella umiliante stagione 2015-16. Da lì, poichè per risalire bisogna toccare i fondo, la Virtus ha trovato una nuova, per molti versi insperata vita. E stasera a Trento va a sfidare i vice campioni d’Italia della Dolomite energia per ricominciare un cammino bruscamente interrotto. Non andrà tuttavia da sola : la seguiranno oltre 400 tifosi, il massimo possibile per la capienza del palasport trentino, ma, quel che è più importante, i ragazzi di Bucci e Ramagli andranno a giocarsela con molte ambizioni, consapevoli di aver allestito una formazione competitiva, ancora incompleta, ma in grado di poter dare fastidio a tutte le contendenti.
La Virtus 3.0 si caratterizza dallo spirito del suo Presidente e del suo allenatore che hanno messo al centro del progetto giocatori che, oltre alle qualità tecniche, mettano in campo quella carica agonistica e quell’attaccamento alla causa indispensabili per ottenere grandi risultati. 5 nuovi e 5 “vecchi” intesi della formazione di A2, più due giovanissimi di belle speranze, questa la Virtus che fa talmente sognare i suoi tifosi da aver ottenuto il sold out degli abbonamenti come negli anni ’90.
L’avversario di stasera è certamente uno dei peggiori che possa capitare ad una neo promossa, Trento lo scorso anno ha disputato la finale scudetto, persa sul filo di lana. Ha in panchina quel Maurizio Buscaglia, 47 anni, da alcuni anni al vertice delle preferenze sia per i risultati che per il gioco delle sue squadre. Persa recentemente la super coppa, eliminata da Milano restando in partita fino all’ultimo, i bianco neri trentini hanno allestito una squadra solida e completa in ogni reparto. Rispetto all’ ultima serie play off ha inserito 3 nuovi : Franke guardia ventunenne olandese, un centro atipico (198 cm.) Behanan, statunitense, in grande spolvero contro Milano, e una vecchia conoscenza come l’ala Sillins, lettone, per 6 anni a Reggio Emilia.
Infine, la Virtus ritroverà quel Filippo Baldi Rossi (nella foto in maglia Virtus), uscito dal vivaio virtussino nel 2010 ed approdato anche alla nazionale di Messina, che stasera si trovi dall’altra parte è un’altra delle perle delle precedenti gestioni.
Trento è una formazione solidissima, che difende molto bene, ottima sul perimetro e molto pericolosa anche sotto canestro, con un centro atipico (alla Slaughter per intenderci) come Behanan. Contrariamente all’idea imperante che la Virtus abbia avuto un calendario difficile perchè incontrerà subito le più forti, penso che, invece, quelle forti è meglio trovarle all’inizio quando, ancora, non sono ben rodate.