Capo d’Orlando, provincia di Messina, la più piccola realtà della serie A di basket, è certamente maschile ma l’Orlandina, squadra di basket della città, è femmina e come tale volubile e capricciosa. Pertanto non fidatevi dell’ultima partita persa in casa con Pistoia, intanto perchè reduce dalle due partite coi russi di Saratov, poi perchè, per i Siciliani, perdere la prima in casa è quasi un viatico per il buon campionato. Una sola volta, infatti, CdO ha vinto all’esordio nel proprio palasport, le altre 5 ha sempre steccato. Intendiamoci con Pistoia è stata una sconfitta senza attenuanti, senza aver mai condotto nemmeno una volta nel punteggio e finendo sotto di 16. Ma io diffido sempre delle squadre che, nella partita precedente, hanno fatto 2/20 da tre : troppo brutte per essere vere e, certamente, con tanta voglia di riscatto. Può essere anche che, aver raggiunto il primo obiettivo stagionale (l’ingresso nei gironi di coppa) prima squadra siciliana nella storia a centrarlo, abbia tolto un pò di fame ad un gruppo totalmente nuovo, praticamente composto tutto da stranieri.
Quale Virtus troveranno i Siciliani ? Certamente una Virtus incerottata : senza Stefano Gentile, Paiola unica vera alternativa a Lafajette, Ndoja (come nella foto non lo vedrete) con la maschera e, anche per un gladiatore come lui, certamente un grandissimo fastidio. Il sopracciglio di Alessandro Gentile non dovrebbe invece costituire un problema, avendogli consentito di allenarsi sempre con la squadra.
Gli altri però saranno abili e arruolati ma, sopratutto, avranno una settimana di ambientamento in più, la voglia di rimarginare subito la ferita di Trento, ancora sanguinante. Sono convinto che Alessandro Ramagli e il suo staff non avranno sottovalutato la singolare “coincidenza” delle sconfitte in serie arrivate nell’ultimo quarto, dopo aver condotto con largo margine. Una diversa gestione dei quintetti, viste anche le assenze, potrà aiutare i giocatori decisivi ad essere più lucidi nelle battute finali.
Domani sarà anche un giorno storico, come ha ricordato Marco Tarozzi in conferenza stampa, esclusi gli ultimi play off, la Virtus non gioca in stagione regolare al Madison, da 21 anni.
Occasione ghiotta quindi per ricevere finalmente dopo 4 mesi esatti, l’abbraccio dei 5.000 allinblack del Paladozza. Il tifo organizzato è in grande fermento per la ricorrenza, oltrechè il sold out in abbonamento, sono previste coreografie speciali, e tutti i settori presenteranno il colpo d’occhio del “tutti in nero”, che tanto bene ha portato negli ultimi play off e tanto è piaciuta a tutto il management della Virtus.