Si narra che quando Orlando perse completamente il senno, ci pensò Astolfo in groppa all’Ippografo, con caparbietà e volizione, ad andarlo a recuperare , direttamente sulla luna, senza se e senza ma. Un percorso lungo e tortuoso-quello del paladino di Carlo Magno- che prima di approdare nell’affascinante satellite, fa tappa nel Paradiso Terrestre.
Lungi dall’opera ariostea per eccellenza, al Palapanini non si è mai scorto, nemmeno per un istante, un bagliore in mezzo alla tempesta più tetra. Le bianconere il senno, il lume della ragione l’hanno smarrito in partenza, e le sorti della gara si sono delineate prepotentemente a favore delle ospiti. Si sa, spesso e volentieri le imprese epiche raccontate nelle opere, nella realtà rimangono utopie. Né il condottiero Marco Gaspari, tantomeno la neo-capitana Laura Heyrman sono riusciti ad inanellare quella dose di fiducia e di consapevolezza dei propri mezzi in un gruppo completamente in affanno, messo repentinamente alle corde da una Savino del Bene Scandicci tanto vorace quanto mediocre.
Perché si, le modenesi non hanno da recriminare proprio nulla. Si sono inchinate dinanzi al furore agonistico delle avversarie che, spronate da un tifo non sicuramente gremito, ma comunque caloroso, sono partite con il piede giusto. La “mattatrice” del match è stata indiscutibilmente il giovanissimo opposto svedese Isabelle Haak, 18 anni anagrafici, che a giudicare dalla sua prestazione sembrano come minimo dieci in più; l’esordio nella massimo campionato femminile italiano è con il botto: 20 punti recita il tabellino, di cui ben 17 in battuta- in una serie ne ha realizzati 4/5 di seguito- pareva avere il mirino nelle mani. Talento cristallino di cui se ne parlerà molto nel corso della stagione.
Tra le fila delle toscane ci sono da annoverare anche altre protagoniste: nella pallavolo diversamente dal calcio non avviene il goal dell’ex , semmai punti pesanti- come quelli messi a segno da Marika Bianchini- che non perdona le vecchie compagne con le sue mirabolanti battute; Adenizia erge ben 6 muri coriacei e Lucia Bosetti insegna alla sorella Caterina, schiacciatore di Liu Jo come mettere a ferro e fuoco la retroguardia di casa.
Dall’altra parte nessuna giocatrice sostiene positivamente il primo test- forse l’unica che rimane a galla per più tempo è Katarina Barun– autrice di 13 punti, ininfluenti nell’esito finale della gara.
Dalla partita di ieri sera si son evidenziate tante lacune, sia in fase di impostazione che di ricezione nel gioco, un gioco macchinoso e disorganizzato, che non è riuscito a trovare la propria consistenza. Le ragazze di coach Marco Gaspari fanno cilecca alla prima di campionato, sperando che il primo inciampo di percorso possa essere di buon auspicio al proseguimento del percorso.
CRONACA DELLA PARTITA
LIU•JO NORDMECCANICA MODENA 0
SAVINO DEL BENE SCANDICCI 3
Risultati parziali:
14-25
12-25
14-25
Durata del match: 1h 07min
Primo arbitro: Ilaria Vagni di Perugia
Secondo arbitro: Luca Saltalippi di Perugia
Spettatori: 1321
MVP: Isabelle Haak
Primo set.
Il primo sestetto in gare ufficiali di coach Gaspari vede Francesca Ferretti al palleggio, Barun opposta, Montano e Bosetti in posto quattro, Heyrman e Calloni al centro con Leonardi libero.
Dall’altra parte Scandicci schiera Carlini-Haak come diagonale principale, Bosetti Lucia e Bianchini in posto quattro, Arrighetti e Adenizia al centro con Merlo libero.
Primo pallone affidato a Barun e subito convertito in punto, poi Scandicci si fa sentire con il muro e sorpassa, portandosi subito a condurre il parziale. Un paio di punti per l’ex di giornata Bianchini, poi Heyrman trova il muro del 6-7, ma sul cambio palla si ferma il sestetto bianconero. 6-10 e time out per coach Gaspari, poi replicato sul 6-13 dopo altri tre punti di marca toscana. Più rapido e incisivo il gioco delle ospiti che riescono a colpire con tutte le proprie interpreti offensive, mentre Modena fatica e si scontra spesso sul muro avversario. In seconda linea arriva anche il cambio con Bisconti a dare fiato a Montano, ma non è sufficiente per invertire la rotta di un set che da subito ha preso la via di Scandicci. Nel finale entra anche Vesovic per Caterina Bosetti, ma dall’altra parte della rete è la sorella Lucia a chiudere i giochi 25-14.
Secondo set.
Si riparte con i sestetti d’inizio gara, botta e risposta da una parte e dall’altra fino al 3-3, poi altro gigantesco parziale di Scandicci con Haak in attacco e dai nove metri. Inarrestabile la giovane svedese per il sestetto di coach Gaspari che prova anche a cambiare le carte in tavola inserendo Vesovic per Montano e a fermare il gioco con i due time out a disposizione. Il parziale, però, arriva fino al 3-15 quando Garzaro, appena entrata, trova il cambio palla che ferma il turno al servizio di Haak. Distanze ormai impossibili da colmare, però, e allora ha vita facile Scandicci a gestire l’ampio margine per poi chiudere con la solita Haak 25-12.
Terzo set.
Confermata Vesovic in sestetto al posto di Montano, la solita Haak mette a terra il primo pallone e ancora una volta la formazione toscana parte più forte delle bianconere, mettendo subito un margine di distacco importante. Bianchini mette a terra il pallone del 2-6 ed è subito time out per coach Gaspari. Ferretti si aggrappa ad Heyrman e Barun che riescono a trovare buoni colpi offensivi, ma dall’altra parte Scandicci mantiene un ottimo cambio palla e non concede possibilità di rientro alle modenesi. La pipe di Barun vale il 13-16, ma è l’ultimo frangente di set in cui Modena può coltivare la speranza di rimanere agganciata alla partita. Fallito il contrattacco del 14-16 arriva anche l’ace di Arrighetti per il 13-18. Gaspari ferma con il suo secondo time out, ma non basta. Il meccanismo bianconero si inchioda nuovamente e il set si chiude 14-25 mettendo fine anche all’incontro.