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. Antonio Calabro, allenatore del Carpi.
“Date le difficoltà del pre-gara e dei 90′, abbiamo fatto un punto contro una Pro che aveva fatto 12 gol in tre partite, quindi che sta in uno stato di salute eccellente. Per fare punti in questi campi bisogna fare questo tipo di partite, magari non essendo bellissimi ma concreti. Abbiamo provato a fare qualcosa in più, non ci siamo riusciti ma va bene così. Hai dato fiducia a Brosco, fino alla mezz’ora a Saber e poi a Nzola. Stiamo valutando i minutaggi dato che abbiamo tre partite in otto giorni. Brosco rientrava in questa situazione, mentre Saber era in difficoltà quindi volevo passare a un assetto più offensivo come il 3-5-1-1. Credo che dopo la sua uscita abbiamo sofferto meno. Quando la Pro aveva preso più campo, con Nzola abbiamo trovato più spazi in avanti. Grande risposta di Vitturini, uno che aveva giocato poco e nulla. Questo è il valore aggiunto di una rosa. Davide è stato fondamentale, gli faccio i complimenti perché pur non giocando da tanto tempo si è fatto trovare pronto. Come hai visto Manconi, fuori dal gruppo nelle ultime due partite? Ho giocato sulla sua rabbia e sulla sua voglia di dimostrare. Finché è stato in campo ha fatto cose egregie”.
. Simone Colombi, portiere del Carpi.
“La partita è stata tosta, storicamente la Pro Vercelli e il suo campo sono ostici per noi. Lo 0-0 dello scorso forse somiglia a quello di oggi, però credo che sia un punto guadagnato perché loro stavano molto bene, avevano fatto tanti gol e poi giocare sul sintetico è difficile. Quale parata è stata la più difficile? La più difficile forse è quella in cui c’è stato un flipper in area e ho trovato la palla sulla linea. Oppure quella successiva perché il tiro di Konatè era rasoterra, da posizione ravvicinata con tanti giocatori davanti a me e per fortuna ho messo i piedi. Sono contento perché le parate hanno dato punti, continuità dopo la vittoria col Cesena e nuovo entusiasmo in vista del Palermo. Oramai sei un veterano del Carpi. Come valuti questi 4 punti nelle ultime due partite? Il mister ha chiesto a noi vecchi di essere un riferimento per i giovani e di tenere unito lo spogliatoio. Siamo usciti bene dalle difficoltà. Dopo un periodo difficile, fare 4 punti in due partite mi sembra un buon bottino. Oltre a essere un ex, tu il Palermo l’hai battuto col Carpi al Barbera nel 2014. Che sensazioni avrai? Quella partita mi è rimasta impressa, soprattutto perché ho parato un rigore a Dybala. La ricordo con piacere, però a Palermo ho vissuto sei mesi veramente belli e ho conosciuto persone splendide. Sono contento di trovare amici. La difesa ti sta dando sicurezze? Siamo molto solidi, alcuni ragazzi già li conoscevo a parte Ligi e Capela. Tutti ci aiutiamo e cerchiamo di migliorare il possibile e l’impossibile per offrire prestazioni come questa. Non scordo nemmeno gli altri ragazzi, che magari giocano poco ma corrono a tremila negli allenamenti e stimolano chi gioca. Così i gruppi nascono, crescono e vincono”.
. Davide Vitturini, difensore del Carpi.
“All’inizio ho faticato un po’ a prendere le misure perché non giocavo da tanto tempo, ma poi mi sono scaldato ed è andata sempre meglio. Sono abituato a vivere così le partite. Questo è un pareggio positivo per noi su un campo difficile, abbiamo sofferto ma siamo contenti. Martedì ci aspetta una partita difficilissima contro il Palermo, una delle squadre più forti del campionato. Vediamo di recuperare al meglio e di continuare a dare continuità ai risultati. Speravi di tornare in campo a breve? In settimana sapevo che avrei potuto giocare perché il mister mi correggeva in allenamento e mi provava con la squadra titolare. Sono contento, a Carpi mi trovo bene, c’è una grande cultura del lavoro e mi piace questo aspetto. Spero di migliorare e di crescere in questa squadra”.
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