Non la vittoria che meritava, ma quella di cui aveva bisogno in questo momento: un Sassuolo ancora in forte crisi di identità esce indenne dal “Paolo Mazza” di Ferrara ottenendo, tra l’altro, il massimo risultato con il minimo sforzo, chiaramente in termini offensivi, in modo da allontanare con un importantissimo allungo la zona rossa della classifica e posizionarsi momentaneamente a 8 punti, complice la tremenda domenica delle colleghe impegnate nei giochi salvezza, tutte sconfitte eccezion fatta per il Genoa ed il suo prezioso punto strappato a San Siro, anche se contro un Milan più disastrato che mai. Scaricatosi dalle spalle l’enorme peso della vigilia, Cristian Bucchi può quindi presentarsi in zona mista con un rassicurante sorriso stampato volto, ma con la faccia di chi l’ha scampata bella: la manovra offensiva del Sassuolo è infatti ancora troppo sterile per essere vera, a fronte, tra l’altro, di un parco attaccanti capace di prestazioni ben diverse dalla miseria di 5 reti prodotte in 9 partite (secondo peggior attacco dell’intero campionato, meglio solo del Benevento dei record) e l’eguale pochezza realizzativa dimostrata dagli avversari (appena due tiri nello specchio in 90 minuti) non bastano ad assolvere in toto un match in sostanza veramente brutto, estremamente falloso e spezzettato, del quale salvare a malapena i primi venticinque minuti, quando i nero verdi, spinti un pò dalle critiche piovute negli scorsi giorni, un pò dalla fulminea marcatura di Matteo Politano (bravo e fortunato a sfilare il pallone al colpevole Vicari sulla trequarti, e a dimostrarsi altrettanto freddo di fronte a Gomis nell’uno contro uno) giocano effettivamente con assai maggior furore agonistico di quanto osservato nelle precedenti uscite, andando vicino alla rete in più di un occasione sempre con Berardi, la cui mira, tuttavia, lascia decisamente a desiderare nel grigio pomeriggio ferrarese. Poco male, la Spal davanti non si fa praticamente mai vedere, complice anche un efficace filtro difensivo impostato a centrocampo da un ritrovato Duncan e dal rientrante capitan Magnanelli, autori di una prova di sostanza nel mezzo della lotta sulla trequarti difensiva degli ospiti.
A INIZIO RIPRESA, però, il ghanese è costretto al cambio da alcuni problemi muscolari (al suo posto Sensi) permettendo ai padroni di casa di legittimare una latente superiorità tecnica con la quale prima mandano in porta Antenucci (palo a Consigli battuto) quindi permettono allo stesso attaccante ex Catania di impensierire la retroguardia nero verde da fuori area, pur senza fortuna, evidenziando la netta incapacità degli ospiti a sopperire a livello fisico dell’assenza di un uomo importante come il numero 32, improvvisamente ritornato ai suoi massimi livelli di concentrazione e applicazione. La spinta bianco azzurra tuttavia si placa progressivamente con il passare dei minuti e, a dieci giri di lancette dal termine, arriva per il Sassuolo persino l’occasione per mettere in ghiaccio la partita con il calcio di rigore assegnato causa palese ingenuità di Vaisanen che colpisce Ragusa a centro area. Della battuta della massima punizione si incarica però uno sfiancato Berardi che calcia infatti malissimo, permettendo a Gomis di disinnescare il penalty con la gamba di richiamo, dimostrando quindi più di una volta il paradossale gusto per il rischio degli uomini di Bucchi che, come volevasi dimostrare, sono costretti fino all’ultimo a difendere con le unghie e i denti (specie dopo l’ingenua espulsione di Cassata appena entrato a due minuti dalla fine) tre punti importantissimi in chiave salvezza, che spezzano un’astinenza mensile dalla vittoria oramai diventata patologica. Prossimo tassello resta, a questo punto, la continuità, per la conquista della quale sarà offerto, tra pochi giorni un invitante banco di prova, casalingo, contro la rivedibile Udinese di (ancora chissà per quanto) Luigi Del Neri, capace di incassare 6 reti dalla Juventus giocando di fatto l’intera partita con un uomo in più. La prima raccolta è stata senza dubbio proficua, ma l’inverno è alle porte (Napoli e Milan) e se la formica Sassuolo potrà permettersi di passarlo indenne dipenderà solamente da quante scorte avrà saputo immagazzinare in attesa delle intemperie.
SPAL – SASSUOLO 0-1 (0-1)
FERRARA (Stadio “Paolo Mazza”)
Domenica 22 ottobre 2017
Reti: 1′ Politano
SPAL: Gomis, Vaisanen [83′ Bonazzoli], Vicari, Felipe, Lazzari, Schiattarella, Viviani, Mora [68′ Rizzo], F.Costa, Antenucci, Borriello [62’Paloschi] – all: Semplici
SASSUOLO: Consigli, Gazzola, Cannavaro, Acerbi, Peluso, Missiroli, Magnanelli, Duncan [47′ Sensi], Berardi, Falcinelli [79′ Ragusa], Politano [87′ Cassata] – all: Bucchi
Arbitro: Fabbri (ITA)
Note: espulso Cassata al 90′