Costretto dagli eventi all’ennesima gara da dentro/fuori dopo un inizio di stagione da horror, il Sassuolo di un sempre più traballante Cristian Bucchi cerca di aggrapparsi disperatamente alle ultime certezze rimaste, nel tentativo di espugnare il “Paolo Mazza” di Ferrara per garantirsi perlomeno tre giorni di tranquillità in attesa del turno infrasettimanale: la peggior partenza di sempre dei nero verdi in Serie A è lì dietro l’angolo (6 punti in 9 giornate nel campionato d’esordio 2013/2014 con Di Francesco in panchina) e i due scontri ravvicinati con Spal e Udinese, fra meno di tra giorni, rappresentano più che altro un preludio a due settimane di fuoco (Napoli e Milan), in attesa di un altra trasferta fondamentale, il 19 novembre a Benevento. Insieme alle ore di luce in un autunno che fatica ancora a mostrarsi, si riducono quindi lentamente le ultime possibilità di errore sulla griglia di uno scontro salvezza mai acceso come quest’anno, con 7 squadre in uno/due punti nella parte destra della classifica, quando le lancette del calendario indicano oramai terminato il primo quarto di stagione mentre i veri equilibri della graduatoria, al netto delle supposizioni estive, finalmente riescono a mostrarsi. Dentro fino al collo in questa ammucchiata ansimante di fondo classifica che si agita per guadagnarsi un posticino al sole si trova anche la non più sorprendente Società Polisportiva Ars et Labor, precipitata al terzultimo posto dopo un ottimo avvio, nel quale aveva dimostrato di poter impensierire avversari ben più quotati (vedasi lo spettacolare 2-3 casalingo contro il Napoli del 23 settembre) e magari accedere a posizioni ben più rassicuranti di quella in cui si trova finora impantanata. Attenzione, però, perchè la creatura di Leonardo Semplici (in estate finito nel mirino proprio del Sassuolo per occupare la panchina lasciata libera da Di Francesco) è squadra viva e combattiva, nonostante l’inevitabile flessione, e pronta a giocarsi le proprie carte nel campo amico, fin qui la maggiore spinta trovata dai bianco azzurri nella massima serie. Naturalmente, oltre al sostegno del pubblico di casa, ulteriori pedine importanti sono senza dubbio Mirko Antenucci (pronto a giocarsi una nuova occasione in Serie A dopo averla solo assaporata con il Catania) e Marco Borriello, oramai specialista delle quote salvezza, alle quali ha contribuito a portare, negli ultimi anni, Cagliari, Atalanta e, quasi, Carpi, dimostrandosi dunque avversario più che temibile quando il gioco si fa duro. Dovrebbero invece completare il vasto centrocampo a 5 a protezione della retroguardia e di Gomis (ormai titolare fisso in sostituzione dell’indisponibile Meret) Viviani, Costa e il capitano Mora, mentre sugli esterni agiranno, come al solito, Schiattarella e l’imprevedibile Lazzari.
QUI SASSUOLO. Costretto a fare necessità virtù dalle assenze degli ultimi giorni che rendono indisponibile, di fatto, un intera fascia riserve difensiva, mister Bucchi si affiderà una volta di più ai veterani del gruppo, rischiando nuovamente Peluso e Gazzola sulle fasce, mentre a centrocampo Duncan sarà nuovamente preferito ad un Sensi non ancora pronto per i novanta minuti. Unico sconvolgimento previsto è dunque l’attacco, dove il tecnico romano, forse per speranza, forse per disperazione, dovrebbe riproporre Diego Falcinelli dal primo minuto, sia mai che le voci di mercato sempre più insistenti (prestiti a Chievo e Bologna?) unite alla nuova concorrenza rappresentata da Matri, abbiano un effetto stimolante sulla punta umbra ancora a secco di gol in stagione.
PROBABILI FORMAZIONI
SPAL (3-5-2): Gomis; Oikonomou, Vicari, Felipe; Lazzari, Viviani, Mora, F. Costa, Schiattarella; Antenucci, Borriello. all-Semplici
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Gazzola, Acerbi, Cannavaro, Peluso; Missiroli, Magnanelli, Duncan; Berardi, Falcinelli, Politano. all-Bucchi