In questa foto un’immagine emblematica della gara : Aradori ha scoccato un tiro da sotto che non andrà a segno, Slaughter è in vantaggio sul difensore e prenderà il rimbalzo ma non lo trasformerà.
Risultato finale 87 – 88 1° quarto 25 – 16 2° quarto 47 – 39 3° quarto 75 – 68 arbitri Sahin, Rossi, Boninsegna
Virtus Segafredo : A. Gentile 19, 47 % da 2, 60 % t.l., 11 rimbalzi, 3 assist, 4 perse, Umeh 5, Pajola n.e., Petrovic n.e., Ndoja 6, Rosselli 3, 4 rimbalzi, 1 persa, Lafayette 7, 3 rimbalzi, 2 assist, Aradori 18, 57 % da 2, 50 % da 3, 100 % t.l., 2 rimbalzi, 2 perse, 5 assist, S. Gentile 6, 0 % da 2, 50% da 3, 3 rimbalzi, 1 assist, 1 persa, Lawson 16 80 % da 2, 73 % t.l., 7 rimbalzi, Slaughter 7 67 % da 2, 50 % t.l., 5 rimbalzi, 3 perse, 2 assist —all.re Ramagli
Umana Reyer : Haynes 8, Peric 18, Johnson 19, Bramos 8, De Nicolao 2, Jenkins 9, Orelik 17, Ress 0, Biligha 0, Cerella 0, Watt 7 — all.re De Raffaele
La Virtus non supera il primo esame sulle ambizioni di classifica finale ma questa non è una bocciatura, diciamo che, fossimo a scuola, sarebbe rimandata alla sucessiva sessione. Ancora una volta e anche al cospetto della corazzata veneziana, Ramagli e la sua sporca dozzina hanno condotto in pratica per quasi tutta la gara e, come già avvenuto sia nelle gare vinte che quella persa, hanno avuto un consistente vantaggio (+ 15) nel 2° quarto. Fin lì la Virtus aveva messo in mostra la solita mostruosa difesa, fatta di meccanismi sui blocchi che, grazie alla duttilità di Slaughter, permette di poter accettare i mismatch contro tutti gli avversari, senza soffrire. E’ chiaro che, nessuna squadra, è in grado di mantenere una difesa del genere per 40 minuti, a meno di avere rotazioni lunghissime come le squadre che giocano le coppe. La Virtus non lo è ancora ed inoltre manca ancora il famoso “4” di cui, oggi, si è sentita la mancanza in modo particolare. Senza nulla togliere ada Ndoja e Rosselli (oggi il capitano in campo per 23 minuti e in tutto l’ultimo 4°), è evidente che, un altro giocatore con punti nelle mani da sotto e da fuori, se vuoi ambire a traguardi ambiziosi, diventa indispensabile. La mancanza di energia palesata nell’ultimo quarto in tante occasioni non può essere casuale e, a questo punto, non imputabile a mancanza di preparazione e di amalgama.
Detto che la Virtus ha avuto Aradori e un ritrovato Lawson in grande spolvero, che Alessandro Gentile ha palesato l’evidente precaria condizione fisica che gli ha impedito di mettere a bersaglio tiri che sono nelle sue corde, rimane da provare a risolvere l’enigma che almeno 5.500 persone si sono poste all’uscita del Palazzo, perchè ha perso la Virtus ? La Vnera ha conquistato 40 rimbalzi contro 28, in attacco 25 a 15. Le altre cifre sono in sostanziale equilibrio se non, ahimè nei liberi, in cui Venezia ha il 75 %, la Virtus il 62 %. In una partita finita di un punto questo incide e non poco. La supremazia a rimbalzo è stata vanificata con una peggior percentuale nei tiri da 2.
Venezia ha comunque riconfermato di essere una squadra solida e che, non per nulla, ha lo scudetto sulle maglie.
La sala stampa : De Raffaele con grande sportività e signorilità ha pronosticato alla Virtus grandi traguardi facendo i complimenti per l’ottima prova. Ramagli ha affermato di essere moderatamente soddisfatto, pur nella sconfitta, della prova della squadra. A precisa domanda il coach ha detto che, aspetta il completamento della squadra, ma non ha nulkla da rimproverare a tutti quelli che hanno giocato.
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Ripensando e riflettendo a proposito della appassionante e spettacolare partita di basket tra la Virtus Segafredo Bologna e I campioni d’Italia di Venezia (vinta dallo squadrone lagunare in volata di 1 punto, dopo che la vu nera bolognese ha avuto anche 17 punti di vantaggio), faccio fatica – molta fatica – a capire perché il miglior giocatore della Virtus Segafredo nella partita di domenica, cioè Kenny Lawson, abbia avuto un minutaggio così limitato. Soltanto 17 minuti. Lui che stava facendo la differenza! Con una energia e una esplosività’ e una produttività che non immaginavamo potesse esprimere in una partita di altissimo livello nel campionato di massima serie (e contro avversari molto tosti, solidi, duri, esperti, smaliziati). Coach Ramagli ha dato a Kenny Lawson (il Lawson imperioso di ieri) lo stesso minutaggio di Ndoja e di Umeh (e Umeh ieri non ha inciso, destinato inevitabilmente a soffrire perché le partite contro squadre grosse e molto fisiche, come Venezia, non sono adatte a lui in serie A). Inoltre Lawson ha addirittura giocato sei minuti meno di Rosselli. Domanda: perché Ramagli non ha mai provato durante la partita Lawson e Slaughter insieme? Con Kenny da “quattro” in attacco e “cinque” in difesa? Una mossa tattica che avrebbe potuto sorprendere la Reyer. Fra l’altro, con Lawson al suo fianco, Slaughter sarebbe stato meglio protetto dai falli. Non sta scritto da nessuna parte che Lawson debba essere utilizzato soltanto come “cambio” di Slaughter…