Niccolò Belloni, 23enne centrocampista del Carpi, ha parlato oggi pomeriggio in conferenza stampa allo Stadio Cabassi per presentare la prossima giornata, la quattordicesima di Serie B, che i biancorossi giocheranno in casa contro il Brescia (domenica 12, ore 15:00).
Quattro presenze col Carpi e una bella prestazione contro l’Ascoli. Come ti stai trovando in questo Carpi?
“Mi trovo benissimo, il gruppo è composto da ragazzi umili che si sono messi tutti a disposizione. Conosco il professore Nuti dai tempi della Primavera dell’Inter. Mi sto adattando in un modulo che conosco poco come il 3-5-2. Il periodo iniziale era buono e il mister ha confermato gran parte della formazione. Personalmente ho fatto poca preparazione estiva, quindi ho aspettato e contro l’Ascoli è andata bene. Sono un giocatore mingherlino, ma sto perdendo peso e fisicamente mi sento meglio. Sabato non ho avuto crampi come in altri casi. Come squadra stiamo facendo passi in avanti, però il prof Nuti ci disse che la condizione migliore sarebbe arrivata più avanti”.
Qual è il tuo ruolo preferito?
“Dalle Giovanili ho sempre fatto l’esterno destro nel 4-4-2 o nel 4-3-3. Quello è il mio ruolo ideale e mi piace andare sul fondo. Ho fatto anche il quinto di centrocampo e il trequartista come contro il Foggia, ma penso di poter fare meglio giocando sulla fascia a piede invertito. Preferisco il gioco visto contro l’Ascoli, fatto di possesso palla e gioco palla a terra. Sarà il mister a prendere le decisioni migliori”.
Sei cresciuto nello Spezia e nell’Inter, dove hai iniziato questa stagione. Cosa pensi del momento dei nerazzurri e del tuo futuro dato che sei in prestito?
“Ho fatto dieci giorni di ritiro con l’Inter. Spalletti parlava tanto coi giocatori, molti lo seguivano e lui sta portando avanti le sue idee. La squadra si merita questo momento e la classifica attuale. Io, dopo gli anni nel Settore Giovanile, sono stato spesso mandato in prestito, però preferirei essere un giocatore di proprietà. Alla fine della stagione saranno Carpi e Inter a decidere cosa fare con me”.
Puoi vantare anche due panchine in Europa League e una presenza in Coppa Italia.
“Sì, ho giocato gli ultimi minuti della Semifinale di Coppa Italia persa a San Siro per 3-2 contro la Roma (17 aprile 2013, n.d.r.). Mister Stramaccioni, che mi aveva allenato in Primavera, convocò me e altri ragazzi. Ad un certo punto ci disse di scaldarci, io non pensavo che avrei esordito e non ci credevo quando me lo comunicarono. Ho toccato due-tre palloni. Alla fine fu una bella emozione e mi fece i complimenti De Rossi. Con Stramaccioni ho avuto un bel rapporto. Tra i giocatori avevo legato con Juan Jesus”.
Cosa pensi del lavoro di Calabro?
“Il mister lavora in maniera perfetta. A differenza di tanti altri che ho avuto, lui ci tiene tutti sul pezzo fino all’ultimo, e anche in allenamento considera tutti alla stessa maniera. Questo è fondamentale per il gruppo”.
La vittoria contro l’Ascoli vi ha ridato fiducia. Come avete ricominciato la settimana?
“Dobbiamo sempre rimanere coi piedi per terra. Il mister ha detto oggi a Malcore, sul cerchio di centrocampo, che non deve fermarsi dopo la tripletta contro l’Ascoli. Pensiamo prima alla salvezza, anche se un campionato livellato come questo credo che non ci sia mai stato negli ultimi anni”.
Quali giocatori ti hanno sorpreso?
“Saric mi ha impressionato molto. Per come gioca, non pensavo che avesse 20 anni. Anche Malcore mi ha sorpreso tanto”.
Che rivale è il Brescia? Come vi state preparando?
“Il mister ci ha fatto vedere come gioca il Brescia, a me mi ha detto che sono rimasto spesso troppo alto. Da mercoledì avremo un’idea più chiara sull’avversario”.
Hai giocato 50 partite da titolare e 47 da subentrato in Serie B. Preferisci partire da titolare o no?
“Preferisco partire titolare. Quando la squadra vinceva mi dicevano di tornare a difendere. Anche a partita in corso spero di dare il mio sostegno. Sono veloce e nell’uno contro uno potrei dare fastidio ai difensori stanchi”.
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