CARPI (4-4-2): Colombi 6; Pachonik 6, Brosco 6, Ligi 6, Poli 6; Belloni 5,5 (57′ Pasciuti 5,5), Verna 6,5, Mbaye 6,5, Saric 6; Nzola 5 (70′ Manconi 6), Malcore 6 (85′ Carletti s.v.). A disp.: Serraiocco, Brunelli, Vitturini, Capela, Anastasio, Romano, Giorico, Saber, Yamga. All.: Calabro 6.
BRESCIA (3-4-2-1): Minelli 6; Somma 6, Gastaldello 6,5, Lancini 6; Cancellotti 6, Bisoli 6,5, Martinelli 6,5, Longhi 6; Furlan 6 (89′ Dall’Oglio s.v.), Pepin 6,5 (79′ Ferrante s.v.); Caracciolo 7. A disp.: Andrenacci, Pelagotti, N. Lancini, Coppolaro, Bagadur, Di Santantonio, Cortesi, Baya, Rivas, Torregrossa. All.: Marino 6.
Arbitro: Gianluca Aureliano di Bologna.
Ammoniti: Martinelli (B), Longhi (B), Ligi (C).
Espulsi: nessuno.
Recupero: 1′ p.t.; 4′ s.t.
TOP
Caracciolo (Brescia) 7: Pepin lo pesca quasi sul dischetto con un perfetto cross dalla destra, l’Airone sfugge a Brosco e di testa lo 0-1. Trova il bersaglio grosso per la quarta partita consecutiva, arrivando a 7 gol in questa Serie B (5 in carriera contro il Carpi). Ingaggia un bel duello contro quasi tutti i giocatori biancorossi perché si muove dappertutto. Difende la palla e la tocca con classe per i compagni, subendo parecchi falli. Al 69′ rischia di spaccare, con un terribile calcio di punizione dal limite, il palo destro della porta sotto la Curva Bertesi-Siligardi. Poche occasioni, ma a 36 anni ha ancora il fiuto del bomber. Ha ragione Brosco: non invecchia mai.
Verna (Carpi) 6,5: trova rapidamente il pareggio, che è anche il suo primo gol in campionato (secondo dopo quello segnato in Coppa Italia nel 4-0 contro il Livorno), con un bel destro da quasi 20 metri. Il tiro è potente e un rimbalzo beffa Minelli in basso alla sua sinistra. La partita si gioca molto sul fisico e, insieme a Mbaye, ha tantissimo lavoro da fare. Grande sacrificio nella ripresa
Mbaye (Carpi) 6,5: attento e concreto. Prestazione a puri polmoni, ancora una volta in coppia con Verna. Si sacrificano molto in fase difensiva, soprattutto dopo l’ora di gioco quando il Brescia aveva preso campo per 10-15 minuti.
Bisoli e Martinelli (Brescia) 6,5: portano geometrie e corsa nella mediana di Marino. Hanno avuto da fare parecchio contro Verna e Mbaye. Bisoli, temerario come il papà ma con buona tecnica, impegna Colombi al 7′, accompagna nella manovra offensiva Pepin e Furlan e si guadagna la punizione spedita sul palo da Caracciolo.
Pepin (Brescia) 6,5: il 21enne guineano, ex Roma e Trapani, funge da trequartista insieme a Furlan alle spalle di Caracciolo. Parte a sinistra, poi si sposta verso destra e crea scompiglio coi suoi movimenti. Suo l’assist al bacio per la testa dell’Airone. Nella ripresa, in gran parte controllata dal Brescia, va a spezzoni e viene arginato da Poli e Saric.
Gastaldello (Brescia) 6,5: l’ex capitano del Bologna, ritornato in Serie B a 34 anni, non si fa sorprendere da Nzola. Non gli concede il fondo e lo annulla con anticipi e posizionamenti perfetti. Bravo anche nel comandare la retroguardia, quasi mai in affanno nemmeno di fronte a Malcore.
Malcore (Carpi) 6: fornisce l’assist per il gol di Verna, però nel complesso sta troppo lontano dalla porta e questo raramente gli consente di sfoggiare la sua abilità nell’uno contro uno. Spesso ha dovuto ripiegare a centrocampo per toccare la sfera. Nella ripresa lui e Nzola sono stati troppo isolati e non hanno trovano nemmeno uno spazio per partire in contropiede (forse è pesata anche la sostituzione di Belloni, esterno offensivo). Esce per fare posto a Carletti all’85’, prendendosi un altro giro di applausi.
FLOP
Nzola (Carpi) 5: pomeriggio veramente nebuloso per l’ex Francavilla, marcato senza pietà da Gastaldello e incapace di giocare per i compagni. Sbaglia passaggi e sponde, oppure non riesce ad imporre la sua stazza. Va anche detto che non ha potuto connettersi con Malcore.
Belloni e Pasciuti (Carpi) 5,5: Belloni viene riproposto come ala destra. Non crea particolari pericoli però ha qualche iniziativa nel primo tempo contro Longhi. Al 57′ Calabro l’ha sostituito con Pasciuti. Sembrava fresco, alla lunga poteva essere utile per accompagnare le punte in qualche ripartenza. Lorenzo invece ha messo minuti nelle gambe, è stato utile in copertura in aiuto a Pachonik. Non si è visto dall’altra parte e l’attacco ne ha in parte risentito.
MENZIONE SPECIALE TOP
Ricordo del decimo anniversario dell’omicidio di Gabriele Sandri: 11 novembre 2007-11 novembre 2017. Gabbo vive. Meritano un elogio gli striscioni, i cori e persino le maschere col volto del tifoso laziale, queste ultime apparse nella Curva Ospite.
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