Game over. Il sempre più probabile ultimo Sassuolo dell’era Bucchi, da buon defibrillatore del prossimo in difficoltà, perde la quinta gara su sette giocate in casa finora, salvando la panchina anche a Fabio Pecchia, dopo Del Neri e Montella, mentre dall’altro lato i favori non vengono ricambiati a dovere dall’incredibilmente spietato Hellas Verona, capace di castigare i nero verdi con due sventole da k.o. in meno di mezz’ora e reggere senza subire grossi rischi nel secondo tempo. Ora, il prossimo indiziato a salvare la panchina, potrebbe trattarsi proprio del tecnico romano.
IL TUNNEL DEGLI ORRORI di Bucchi si materializza in realtà non appena staccato il biglietto di entrata, dato che dopo 5 minuti contati di flebile offensiva nero verde , il Verona si stabilizza con Zuculini a copertura del reparto arretrato e Romulo libero di svariare tra trequarti e fascia destra e il Sassuolo non la vede più. Cerci, supportato dalla copertura dell’italo-brasiliano in fase di possesso, si inserisce come e quando vuole nelle voragini della catena Peluso-Acerbi (oggi stranamente svagato e poco preciso) trovando spesso e volentieri l’uno contro uno con il terzino eroe di Benevento che lo marca colpevolmente a un metro buono di distanza tutte le volte concedendogli spazi troppo invitanti alla manovra. Dopo due grazie, rattoppate alla bella e meglio da uno strepitoso Consigli (unico a salvarsi tra i suoi) al terzo tentativo il Verona passa; altra sgaloppata dell’esterno ex Torino e Roma sulla fascia che semina Peluso e incrocia al centro, dove Cannavaro tocca malamente di striscio la sfera per Bruno Zuculini, abile a ribadire in rete da fuori area. Nei minuti seguenti la recita da horror prosegue, prima sempre con Cerci che pretende troppo da sè stesso sparando alle stelle, quindi con Verde che su lancio dalle retrovie di Romulo pesca la difesa dei padroni di casa lucida come un tonno già fiocinato, superando Consigli senza troppi problemi per il 2-0 in meno di mezz’ora. Stordito dal tremendo uno-due, un Sassuolo senza spinta nè voglia si trascina svogliatamente per il campo negli ultimi minuti della prima frazione aspettando solamente il duplice fischio del direttore di gara, seppur difficile da udire tra le bordate di disapprovazione che accompagnano il rientro negli spogliatoi per l’intervallo.
NONOSTANTE LA (PROBABILE) SFURIATA DI META’ PARTITA, il Sassuolo ritorna in campo se possibile con ancora meno mordente della prima frazione, incapace di inserire un deciso cambio passo perlomeno fino all’ora di gioco, quando Bucchi opta per una sterzata decisa e cambia in un colpo solo due senatori, Biondini e Magnanelli per inserire Mazzitelli e persino una punta alla Falcinelli, passando ad un insolito 4-2-4, tanto spregiudicato quanto inutile, specie se l’ex attaccante del Crotone si fa trovare costantemente in ritardo sulla buona decina di traversoni scodellati al centro dell’area da Berardi e l’instancabile, ma impreciso, Politano nel secondo tempo, lasciando solamente Matri a duellare con i colossi d’area scaligera. Evidentemente troppo soddisfatto del prosieguo del match, il Verona decide di metterci dunque del suo per animare la contesa, specie quando Hertaux, l’unico ammonito tra i suoi, decide di farsi cacciare per un evitabilissima entrata a metà campo al 67′, pregiudicando, di fatto, gli ultimi venti minuti di calma a Pecchia, imperterrito nel frattempo nel suo sacramentare a bordo campo. Esauriti i cambi con l’ingresso del giovanissimo Scamacca al posto di un impalpabile Berardi (forse condizionato da un infortunio) Bucchi invece decide di giocarsi gli ultimi minuti con la forza della disperazione, imbottendo senza equilibri un reparto d’attacco incapace però, anche in maniera piuttosto paradossale, di concludere in porta fino all’89, quando finalmente Missiroli e Politano levano quantomeno il ghiaccio dai guanti di un Nicolas spettatore non pagante. Inutile negarlo, il giocattolo è ormai rotto da un pezzo, e a Bucchi restano in mano ormai solamente qualche vite e ingranaggi vari, scollegati tra loro e incapaci di fornire fluidità e coralità ad un sistema parso fino a pochi mesi fa di svizzera efficienza. Resta solo da capire, a questo punto, se il compito di riparare quel che resta del meccanismo sarà demandato ancora una volta al tecnico romano, mai in difficoltà come oggi nel chiarire la sconcertante prova dei suoi, ma di certo l’assordante silenzio della società a riguardo non fa presagire il meglio.
SASSUOLO – HELLAS VERONA 0-2 (0-2)
REGGIO EMILIA (Stadio “Mapei Stadium – Città del Tricolore”)
Sabato 25 Novembre 2017
Reti: 22′ Zuculini, 31′ Verde
SASSUOLO: Consigli, Gazzola, Acerbi, Cannavaro, Peluso, Magnanelli [60′ Falcinelli], Biondini [60′ Mazzitelli], Missiroli, Berardi [75′ Scamacca], Matri, Politano – all. Bucchi
HELLAS VERONA: Nicolas, Caceres, Caracciolo, Hertaux, Fares, Zuculini, Buchel, Valoti, Romulo, Cerci [60′ Pazzini [86′ Bessa]], Verde [79′ Souprayen] – all. Pecchia
Note: Espulso Hertaux al 67′
Arbitro: Valeri (ITA)