(la foto di Filippo Baldi Rossi nell’articolo di presentazione della 1° di campionato Aquila – Virtus).
Tranquilli non sono un veggente ma solo fortunato. Questa è la foto che accompagnava la presentazione della prima di campionato e mi era sembrato giusto, in quell’occasione, rappresentare la sfida con l’immagine dell’ex più rappresentativo. Si perchè Filippo è arrivato alla Virtus (non ha fatto molta strada essendo di Vignola) a 14 anni e a 19 dopo avere imparato molto ma non tutto del basket, ha cominciato la sua vicenda professionale in giro per l’Italia : Perugia, Torino e Trento le sue tappe.
E’ andato via che era appena un ragazzo, carico di molte speranze e ritorna nel pieno della maturità psico fisica per un atleta (26 anni). Ritorna coi galloni della nazionale e se un certo Messina l’ha convocato e fatto giocare, questo è una garanzia assoluta sul suo valore. Le sue caratteristiche tecniche penso siano ben conosciute, il famoso 4 che tutta la Bologna bianconera aspettava come il Messia è probabile che non sia lui ma, in ultima analisi, hanno prevalso logiche che si fa fatica a spiegare a chi, nel mondo dei canestri, non è Virtussino.
Anche in tempi passati pur già col professionismo imperante, la Virtus ha cercato e voluto giocatori che, prima di tutto, avessero la Vnera tatuata sul cuore. Si dice che quando un giocatore ha salito almeno una volta, con la maglia della Virtus, la scaletta che dagli spogliatoi arriva al campo da gioco, resta Virtussino per sempre. Come si è visto non per tutti è stato così ma Filippo, che qui è stato 6 anni, in quelli in cui un giocatore ha il suo imprinting, la Vnera l’ha certamente nel cuore. Non si spiegherebbe infatti il trasferimento lampo e aver lasciato la squadra finalista dello scudetto dell’anno passato per una neopromossa che si riaffaccia al basket che conta.
Domani verrà presentato al Paladozza come si conviene a un nazionale con statistiche importanti : nel campionato scorso culminato con la finale scudetto 10,4 punti in 22 minuti, col 46 % da 2 e il 38 % da 3, 5 rimbalzi, 1,8 palle perse 0,9 recuperate, 1 assist. L’aspetto secondo me più interessante che ha avuto un rendimento lineare : praticamente identico in casa e fuori, nella partite vinte come in quelle perse, in pratica un giocatore solido e affidabile. Arrivando qui non si può certo dire arrivato, Ramagli gli chiederà un’aggressività difensiva che non è la sua dote migliore ma Filippo ha sempre dimostrato di volere migliorare.