Nemmeno il tempo di serrare le riga dal vittorioso preliminare di Coppa Italia risolto in extremis contro il Bari che mister Giuseppe Iachini deve subito dimostrarsi pronto, volente o nolente, al primo fondamentale test di campionato, una volta potuto saggiare il proprio organico all’interno dell’utile test infrasettimanale (seppur in palio vi fosse una qualificazione) risolto da Politano al Mapei Stadium. Quella con la Fiorentina di Stefano Pioli è difatti fin dalla partenza gara imprescindibile all’interno della lotta salvezza via via delineatasi nel corso delle ultime giornate, là dove le già di per sè esigue speranze del Benevento sono di fatto crollate (i campani per rimanere in Serie A dovrebbero da qui in poi tenere una media di 1,60 punti a partita, praticamente da Europa League) ridefinendo la corsa verso la quartultima posizione limitata tuttavia dalla presenza, di fatto, di due slot scottanti rimasti, quest’oggi occupati rispettivamente da Verona e Spal, che il Sassuolo sopravanza, tra l’altro, di un misero punto alla vigilia della quindicesima giornata. E’ bene dunque che la lunghezza di vantaggio sia ben conservata al termine di un turno recante, a maggior ragione, sfide interessantissime come Bologna – Cagliari, Crotone – Udinese e, soprattutto, Verona – Genoa, il che (escludendo i bianco azzurri di Semplici già sconfitti a Roma) riserva dunque alla squadra di Iachini l’impegno sulla carta più provante della giornata, specie se in casa di quella Fiorentina capace di strappare non più tardi di una settimana fa un punto sudatissimo sul famigerato campo della Lazio, lì dove il 1 ottobre i nero verdi raccoglievano 6 palloni all’interno della propria rete, in una delle più disastrose debacle della, pur breve, era Bucchi. A dispetto dunque della sua posizione in classifica (dodicesima fuori da tutto, con addirittura due punti in meno rispetto alla disastrosa passata stagione) la Fiorentina è quindi avversario temibilissimo, che fa del camaleontismo la sua caratteristica più pericolosa, essendo in grado, pur partendo da uno stabile blocco a 4 difensivo, di svariare dal 4-3-3 al 4-2-3-1 fino al 4-3-2-1 alternando sapientemente uomini e mezzi in fase offensiva, senza dare grossi punti di riferimento agli avversari, persi alla ricerca di una punta vecchio stile che i toscani preferiscono invece non utilizzare, giostrando fra i più mobili Thereau, Babacar e Simeone, con i primi due, nello specifico, favoriti per domani ad affiancare Federico Chiesa, unica vera pedina imprescindibile delle formazioni di Pioli.
QUI SASSUOLO. Pur stuzzicato nelle ultime ore da un clamoroso ritorno alla difesa a 3, Iachini dovrebbe in ogni caso scegliere, per il proprio esordio in campionato, una disposizione per larghi tratti simile a quella osservata mercoledì, dove però i cambi più sostanziali riguarderanno il centrocampo, costruito ancora una volta attorno ai veterani Magnanelli e Missiroli, magari con Sensi pronto a subentrare nella ripresa. Zero dubbi invece in avanti, dove sarà però riproposto Falcinelli dal primo minuto, chiamando quindi l’attaccante umbro ad un nuovo appuntamento con un tridente fin qui piuttosto sofferto.
PROBABILI FORMAZIONI
FIORENTINA (4-3-3): Sportiello; Laurini, Astori, Pezzella, Biraghi; Veretout, Badelj, Benassi; Chiesa, Babacar, Thereau – all.Pioli
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Gazzola, Acerbi, Cannavaro, Peluso; Magnanelli, Missiroli, Cassata; Berardi, Falcinelli, Politano – all. Iachini