Intervenuti ai microfoni di Web Radio 5.9 durante Speak & Roll, il coach di Roseto Emanuele Di Paolantonio e la nuova guardia della Dinamica Generale Mantova Nicola Mei hanno analizzato il momento delle proprie squadre con un occhio di riguardo al match di domenica che vedrà opposte Mantova e Roseto per la undicesima giornata di campionato di A2 Est.
Emanuele Di Paolantonio (Roseto Sharks): “La vittoria con Jesi ci ha permesso di toglierci finalmente un peso enorme dalle spalle. I ragazzi hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo, è stata una grande partita. Non venivamo da un periodo facile dal punto di vista dei risultati e degli infortuni e Ogide è stato in dubbio fino all’ultimo minuto. La nostra è una squadra che avrebbe tanto bisogno di lavorare al completo in palestra per rendere molto di più. Carlino? Ha dato entusiasmo alla squadra non avendo in mente il fardello delle precedenti sconfitte. Inoltre, ci ha dato leadership e più pericolosità offensiva, quest’ultimo un aspetto che ci era mancato molto prima del suo arrivo. E’ chiaro che il suo solo apporto non basta, c’è bisogno che tutti diano il massimo, com’è successo con Jesi. Nell’ultimo quarto c’è stata un’ottima prestazione offensiva, ma tutto è partito dalla difesa. L’Aurora ha infilato una serie di canestri difficilissimi che avrebbero potuto spezzarci le gambe, ma abbiamo avuto una grande reazione. I tifosi ci hanno sostenuto con particolare enfasi soprattutto nell’ultimo quarto e spero che il palazzetto sia sempre caldo nelle prossime partite. E’ un grande pubblico che ha conosciuto anche palcoscenici importanti, ma i miei ragazzi meritano tutto il loro supporto per l’impegno e la serietà che mettono ogni giorno in palestra.
Trieste? Sarà un banco di prova importante per valutare la nostra tenuta mentale dopo un risultato positivo. Trieste è un campo difficilissimo, è una squadra che è stata costruita per la Serie A con tanta programmazione e intelligenza. Proveremo a giocarci le nostre possibilità, consapevoli che scenderemo in campo senza eccessive pressioni. Mantova? E’ una squadra molto forte e in fiducia dopo le due vittorie consecutive su campi difficili. Sarà una partita da prendere con le molle e da affrontare con la giusta mentalità. Finora gli Stings hanno avuto un po’ di alti e bassi, ma che sta trovando un buon ritmo e sono una squadra che è stata costruita bene con giocatori esperti e giovani di ottime speranze, con Jones e Brownridge che sono degli americani estremamente azzeccati per la categoria. Dovremo prestare attenzione ai loro tiratori facendo attenzione a non scoprirci troppo in area, visto che possono vantare dei lunghi di ottimo livello. E’ una squadra fisica a rimbalzo e per tanti aspetti sarà una trasferta non semplice.
Mi auguro di tornare a casa da queste due trasferte con qualche miglioramento sul piano del gioco e della crescita del gruppo. Spero inoltre di tornare con almeno due punti che sarebbero veramente tanta roba per una squadra come la nostra”.
Nicola Mei (Dinamica Generale Mantova): “E’ sempre bello iniziare una nuova avventura con una vittoria, specialmente se ottenuta su un campo difficile com’era quello di Montegranaro, con la formazione marchigiana che veniva da 7 vittorie consecutive. Mi sto ancora ambientando, spero di dare un maggiore contributo nelle prossime partite. Sono stato comunque felice di vedere una squadra che non ha mai mollato anche dopo aver subito dei break importanti. Per quello che ho potuto notare in questi primi giorni, siamo una squadra con tanti giocatori complementari che nei momenti di difficoltà riescono a sopperire ad alcuni errori. Sicuramente la difesa deve continuare ad essere il nostro marchio di fabbrica, ma vorrei sottolineare il fatto che siamo riusciti a vincere con la Poderosa pur avendo percentuali al tiro peggiori dei nostri avversari. Questo significa che abbiamo ancora tanti margini di miglioramento e possibilità di evitare determinati errori. I 43 tiri da tre? Buona parte di questi erano tiri ben presi, anche se dobbiamo migliorare nella lettura di certe situazioni ed evitare di concentrarci troppo sulle finalizzazioni perimetrali. E’ vero anche però che abbiamo tanti giocatori che hanno in questo fondamentale la loro specialità ed è per questo motivo che in certe occasioni dobbiamo sfruttarlo.
Il mio ambientamento? Mi sto trovando benissimo e non avevo dubbi visto che il mio amico Gergati (con cui mi sento praticamente ogni giorno da quando sono arrivato) mi aveva parlato bene della società e del gruppo. Mantova è una città stupenda e l’organizzazione è stata finora eccezionale, anche se in questi giorni mi sto trasferendo nella mia nuova casa e quindi non riesco a vivere la quotidianità ancora in maniera normale.
Coppa Italia? Le prossime partite saranno fondamentali, anche se penso che il nostro obiettivo sia continuare a lavorare per migliorarci sempre di più e solo alla fine del girone d’andata potremo guardare la classifica.
Roseto? Sono contento della loro prima vittoria in campionato. Sapevo che avrebbe trovato la forza di reagire anche contro una squadra difficile come Jesi. Giocare a Roseto quando si perde è veramente complicato e lo dico per esperienza, avendoci giocato l’anno scorso. Mi auguro che possa continuare a salire posizioni in classifica perché se lo merita davvero. La mia esperienza dell’ultima stagione è stata la più bella della mia carriera. E’ una città che ti dà tanto affetto e calore. Siamo partiti che ci davano tutti per spacciati, poi abbiamo disputato un campionato di alto livello riuscendo a trovare una bell’amalgama nel gruppo.
Il successo con Jesi li farà arrivare carichi e in fiducia alla sfida di domenica e noi dovremo essere bravi a tenere alta concentrazione per evitare clamorosi upset. Dovremmo imporre sin da subito il nostro ritmo dimostrando di essere solidi e che vogliamo difendere la nostra imbattibilità casalinga”.