La brezza fresca di novità e applicazione portata da Iachini apre puntualmente, con ancora più precisione del solstizio, l’inverno in casa Inter, che in due settimane perde l’imbattibilità sia casalinga che esterna, ritrovandosi in un amen a combattere dalle prime posizioni al fondamentale quarto posto, obiettivo minimo stagionale, con una rigenerata Lazio, dominatrice del malcapitato Crotone nell’anticipo delle 12.30. Protagonista di giornata, più che il capitombolo della squadra di Spalletti, è quanto mai la strepitosa prova offerta da quella di Iachini, quasi mistico nella rigenerazione di alcuni giocatori, quali Duncan e Missiroli, apparsi oggi in condizione smagliante al contrario dei rispettivi dirimpettai, Gagliardini e Brozovic, invece in giornata nerissima.
MA E’ L’INTERO ORGANICO NERO VERDE a giocare al di sopra delle proprie possibilità, con prestazioni monstre in ordine sparso di Lirola, Goldaniga e Politano, parso imprendibile in alcune accelerazioni, vedasi quella che a dieci minuti dalla fine del primo tempo, pur non contenuta da uno svogliato Brozovic, consente a Falcinelli di portare avanti i nero verdi dopo trentaquattro minuti di gioco ordinato e compatto, in grado di ingabbiare alal perfezione la pericolosità offensiva di Icardi, ma soprattutto i micidiali uno contro uno di Perisic, letteralmente sparito dal campo per tutta la prima frazione. Con l’Inter in bambola in seguito allo svantaggio, Berardi avrebbe pure l’occasione di raddoppiare, trovando però questa volta sulla sua strada un reattivo Handanovic. Il proverbiale shampoo di Spalletti con ogni probabilità attivatosi durante l’intervallo scuote poi gli ospiti ad inizio ripresa, certamente molto più dell’inutile cambio Brozovic – Eder, con la sola funzione di sottolineare una volta di più l’avaria di cambi di organico in casa nero azzurra, chiaro messaggio in direzione della proprietà cinese, impegnata già da ora sul mercato invernale. E’ dunque l’Inter a rientrare meglio dagli spogliatoi, confezionando, nel giro di pochi minuti, la monumentale occasione del rigore assegnato per ingenuo mani di Acerbi su cross di Cancelo a centro area, penalty che Icardi cicca tuttavia clamorosamente con il destro, chiamando Consigli alla respinta in corner che salva i suoi.
L’OFFENSIVA MENEGHINA non accenna però a placarsi ed allora ecco che, nel quarto d’ora successivo, la squadra di Spalletti costruisce prima un buon tiro di Candreva con il sinistro che trova la pronta opposizione di un attentissimo Consigli, quindi un cross al bacio per il colpo di testa di Perisic, anticipato al momento del dunque da un superbo Goldaniga, chirurgico nelle chiusure in molteplici occasioni. Repentina come l’inizio, la sfuriata nero azzurra è però altrettanto rapida nello spegnersi, lasciando luogo agli ultimi venti minuti di timido possesso ospite, che controlla stancamente la sfera senza però la benchè minima idea di cosa farne, incespicando in sterili cross prodotti dal comunque propositivo binario di destra Cancelo – Candreva o velleitri tentativi da fuori area, sbattuti tutti sul muro delle maglie nero verdi a protezione della porta di Consigli. Nonostante qualche sussulto di troppo nel finale, tuttavia, la testimonianza dell’estrema concentrazione mostrata oggi dai padroni di casa risulta, in chiusura di match, la standing ovation che Iachini sceglie di concedere a Paolo Cannavaro, prossimo partente per la Cina insieme al fratello Fabio dopo tre anni e tanti soddisfazioni in terra emiliana. Alla fine dunque il Sassuolo non ruba nulla, e può anzi recriminare per un possibile rigore negato a Berardi toccato fallosamente da Miranda a centro area, anche se la vera prova di forza, e ciliegina sulla torta di una prestazione comunque memorabile, resta la strepitosa prova del reparto di metà campo, puntuale e preciso come ai bei tempi, una volta ritrovati uomini e personalità. I nero verdi scelgono dunque di regalarsi uno splendido natale a quota 20 punti (tre in più rispetto al ruolino di marcia dello scorso anno con Di Francesco al timone) e guardare con un pò meno apprensione la prossima sfida del 30 dicembre nella capitale, chissà forse sognando proprio lo storico sgambetto al vecchio mister nella Roma ancora proibita per i colori emiliani.
SASSUOLO – INTER 1-0 (1-0)
REGGIO EMILIA (Stadio “Mapei Stadium – Città del Tricolore”)
Sabato 23 dicembre 2017
Reti: 34′ Falcinelli
SASSUOLO (4-3-3): Consigli, Lirola, Goldaniga, Acerbi, Peluso, Magnanelli, Missiroli, Duncan [94′ Cannavaro], Berardi [63′ Ragusa], Falcinelli, Politano [83′ Mazzitelli] – all. Iachini
INTER (4-2-3-1): Handanovic, D’Ambrosio [77′ Dalbert], Skriniar, Miranda[80′ Joao Mario], Cancelo, Gagliardini, Borja Valero, Brozovic [45′ Eder], Perisic, Candreva, Icardi – all. Spalletti
Arbitro: Doveri (ITA)
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