nella foto : Slaughter a rimbalzo in mezzo alla difesa irpina
Finale 87-59 1° quarto 22-10 2° quarto 22-15 3° quarto 13 – 16 arbitri : Seghetti, Attard, Perciavalle
SIDIGAS AVELLINO : Zerini 0, Wells 17, Fitipaldo 18, Leunen 0, Filloy 6, D’Ercole 5, Rich 13, Fesenko 14, Ndaye 6, Parlato 0, all.re Sacripanti
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA : GENTILE 18 – 30 % da 2 – 70 % da 3 – 4 rimb. – 3 pp. – 4 ass. – + 8 valut. ,UMEH 9 – 0 % da 2 – 70 % da 3 – 1 rimb. – 1 pp. – 1 pr. – 2 ass. – + 2 val. , PAJOLA n.e. , BALDI ROSSI 0 – 0 % da 2 – 0 % da 3 – 5 rimb. – 1 pp.- 3 ass. – 0 val , NDOJA 4 – 0 % da 2 – 50 % da 3 – 3 rimb. – + 6 val., LAFAYETTE 7 – 25 % da 2 – 50 % da 3 100 % t.l. – 3 rimb. – 1 pr. – 3 pp. – 1 ass. – + 7 val., ARADORI 4 – 33 % da 2 – 0 % da 3 – 100 % t.l. – 2 rimb. – 1 pp. – 1 ass. – + 5 val., S. GENTILE 0 – 0 % da 2 – 0 % da 3 – 4 rimb. – 1 pp. – – -3 val. ,LAWSON 11 – 50 % da 2 – 33 % da 3 – 5 rimb. – 1 pp. – +4 val., SLAUGHTER 6 – 75 % da 2 – 5 rimb. – 1 pp. – + 9 val.- all.re Ramagli
La Virtus peggiore della stagione (peggio che a Cantù per intenderci), perde ad Avellino in modo umiliante. La squadra di Sacripanti, fin dalla prima palla a due, dimostra che non ha nessuna intenzione di distrarsi, rispetto alle ultime gare. Lo strapotere fisico dei campani era noto, in sede di presentazione si era detto che, sotto canestro, la Virtus non aveva nessuno che potesse contrastare Fesenko e Ndyaye. In questi casi non rimane che un’arma : impedire i rifornimenti ai lunghi con una difesa asfissiante sugli esterni. La squadra di Ramagli invece, tranne che nel 3° quarto con una zona match up ben organizzata, gioca una difesa individuale molle, mai aggressiva, senza i raddoppi lontano da canestro che erano stati una sua caratteristica in tutto il campionato. Se c’era una gara in cui questa difesa avrebbe pagato, era proprio stasera. Contro una squadra più “squadra” e con tantissima fisicità, i ragazzi di Ramagli avrebbero dovuto mettere in campo una prestazione da sbucciarsi ginocchia e gomiti, da lottare in modo asfissiante su ogni pallone. La Virtus, invece, gioca una partita in pantofole, senza dinamismo in difesa e, in attacco, senza un gioco corale contro una difesa individuale che, sotto canestro, non ha permesso le penetrazioni dei due Gentile e gli appoggi di Slaughter.
Indubbiamente perdere ad Avellino ci poteva stare ma la Virtus esce notevolmente ridimensionata da questa gara. Le prime gare con relative sconfitte di misura, avevano fatto ipotizzare che, questa squadra, potesse fornire un rendimento molto superiore. Purtroppo il girone d’andata, a cui manca solo la gara casalinga con la Grissin Bon, ha invece dimostrato che la squadra manca in modo assoluto di fisicità sotto canestro ed ha delle evidentissime carenze in regia.
Avellino ha confermato l’ottimo momento e la grande organizzazione di gioco. Se Lawal tornerà anche solo all’80 % del giocatore visto a Sassari, Avellino può essere una grande favorita per lo scudetto. Fesenko, sopratutto se gli arbitri non gli fischiano quasi mai 3 secondi (stasera uno solo), è un giocatore che sposta molto, quando poi esce lui il senegalese Ndyaye (213 cm) e grandissimo saltatore non lo fa certamente rimpiangere. Se poi un play maker come Fitipaldo ne mette 18, pur con tutte le grandi colpe della difesa delle Vnere, significa che, per il momento, Avellino gioca un altro campionato rispetto alla Segafredo.