nella foto : Marcus Slaughter nella sua miglior prestazione dell’anno ha sfiorato la doppia doppia
Virtus Segafredo Bologna 85 Grissin Bon Reggio Emilia 75 1° quarto 17 – 24 2° quarto 44 – 45 3° quarto 69 – 59 arbitri Begnis, Rossi e Ranaudo
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA : GENTILE 14 – 46 % da 2 – 0 % da 3 – 67 % t.l. – 5 rimb. – 2 pr. – 2 pp. – 2 ass. – + 8 valut. , UMEH 13 – 40 % da 2 – 60 % da 3 – 1 pr. – 2 pp. – 3 rimb. – 2 ass. – + 12 val. , PAJOLA n.e. , BALDI ROSSI 14 – 60 % da 2 – 50 % da 3 – 100 % t.l. – 2 rimb. – 2 pr. – 1 ass. – + 14 val , NDOJA 1 – 50% t.l. – + 2 val., LAFAYETTE 12 – 60 % da 2 – 33 % da 3 – 1 rimb. – 4 pr. – 2 pp. – 5 ass. – + 12 val., ARADORI 8 – 44 % da 2 – 0 % da 3 – 5 rimb. – 2 pp. – 5 ass. – + 9 val., S. GENTILE 3 – 0 % da 2 – 50 % da 3 – 5 rimb. – + 4 val. ,LAWSON 5 – 50 % da 2 – 50 % da 3 – 2 rimb. – 1 pr. – + 4 val., SLAUGHTER 15 – 71 % da 2 – 83 % t.l. – 9 rimb. – 3 ass. – 2 pr. . – + 29 val.- all.re Ramagli
Grissin Bon Reggio Emilia : Mussini 7, Wright 11, Bonacini n.e., Candi 8, Della Valle 6, White 4, Reynolds 8, Markoisvili 25, Wright 2, Cervi 4 – all.re Menetti
La Virtus in un sol colpo ribalta l’inerzia della sua stagione : vince il derby della via Emilia dopo parecchi anni, conquista il primo obiettivo stagionale e chiude il cerchio del proprio passato cancellando il 4 maggio 2016 dal proprio calendario.
Lo fa alla fine di una partita vibrante in cui soffre moltissimo nel 1° quarto 6 – 20 per la Grissin Bon dopo 6′, recupera nel 2°, conduce sempre con margini oscillanti negli altri 2. Finalmente i ragazzi di Ramagli decidono, nel 2° tempo, di giocare di squadra, si cercano, si passano la palla, si aiutano, risultato : cinque uomini in doppia cifra Alessandro Gentile, Umeh, Baldi Rossi, Lafayette e Slaughter. Qualcuno di questi aveva da farsi perdonare la vergogna di Avellino e indubbiamente è riuscito a farsi perdonare dal popolo virtussino.
La Grissin Bon ha dimostrato di valere di più della propria classifica. Gli uomini di Menetti con un Markoisvili straordinario (+ 32 di valutazione, miglior uomo in campo) econtinuano ad essere una vera e propria clinica itinerante. Anche stasera nel 1° quarto ha sentito un dolore al flessore e si è fermato, Cervi al rientro dopo un lunghissimo stop, impiegato nel 2° quarto con un buon impatto, alla ripresa del gioco ha risentito un problema al ginocchio operato ed è rimasto in panchina. Menetti ha usato parecchio la zona, una 2-3 match up che fatalmente si esponeva alle bombe di Umeh e Baldi Rossi in grande serata. Ha giocato per lunghi tratti con i due play giovani, evidentemente di lasciarne uno solo in campo non si fidava.
La vera spina nel fianco per i reggiani è stato Marcus Slaughter, il “macellaio” alla sua prova più convincente dell’anno : punti, rimbalzi, falli subiti, assist e, perfino, un tiro frontale da 2 metri ha ha zittito da un lato i suoi detrattori e speriamo abbia convinto qualche suo compagno a dargli la palla con continuità, il gioco dentro – fuori che era stato fattore determinante per le prime belle prove dell’anno, almeno sul piano del gioco, si è finalmente rivisto questa sera.
Determinante per questo, l’impatto della panchina : Umeh e Baldi Rossi sono stati un fattore, Lafayette molto meglio del solito, Alessandro Gentile, dopo i primi due quarti in cui ha litigato col canestro, alla fine ha portato il suo mattoncino di punti e rimbalzi.
In sala stampa si presenta un Ramagli furioso che, si nota, vuole subito togliersi alcuni sassolini che deve avere nelle scarpe da qualche mese. Indubbiamente che la formazione che impiega più Italiani, per il 60 % del tempo totale di gioco, restasse fuori dalla possibilità di giocare la Coppa Italia, sarebbe stata una contraddizione nei termini e la Virtus si sa le contraddizioni le vuole evitare. Il coach tuttavia dimostra di voler sputare un rospo che trattiene da molto tempo, non accetta domande sulla gara ma spiega le sue ragioni, e quelle della società, per la scelta di privilegiare i giocatori Italiani. Come sempre lo fa col suo stile, senza mai andare sopra le righe ma in alcuni passaggi sembra sul punto di esplodere. E’ indubbiamente una grossa soddisfazione per il coach livornese aver condotto la navicella bianconera nel primo porto della stagione. La Vnera torna nell’elite del basket italiano dalla porta principale e, in caso domani (oggi per chi legge) di sconfitta di Cantù, entrerà come sesta, con la concreta possibilità d’incrociare a Firenze la Germani Brescia.