nella foto : Filippo Baldi Rossi grande ex della sfida di domani al Paladozza
Prima di ritorno nel campionato di basket di A1 e domani al Paladozza (ore 18, eurosport player) è in scena il confronto tra la Vnera e la Dolomiti Energia. I finalisti dello scorso campionato hanno avuto un cammino molto altalenante, molto male all’inizio, poi un filotto di vittorie sia in campionato che in coppa, poi negli ultimi tempi di nuovo male con sconfitte in serie. La squadra di Maurizio Buscaglia assomiglia strutturalmente alla Segafredo. Molto fisica sugli esterni dove spicca la mostruosa potenza di Dominique Sutton che sembra più un peso massimo che un giocatore di basket, meno dotata sotto canestro nonostante l’arrivo di Dustin Hogue il centro titolare atipico (non arriva a due metri) per cui, una volta tanto, Marcus Slaughter si troverà in vantaggio di statura con un avversario diretto. Buscaglia può scegliere nel mazzo del roster molti esterni-guardie-play, da Forray a Sillins, da Gutierrez a Flaccadori, da Gomes a Shields, che gli consentono una varietà di temi d’attacco, consentendogli anche di garantire una costante imprevedibilità. Detto ciò viene quasi automatico pensare al piano partita con la zona declinata in tutte le sue molteplici varietà tattiche. Mercoledì in Montenegro col Budcunost, partita persa abbastanza nettamente, ha messo in atto una serie di zone dalla match up, alla mista 2 a zona e 3 a uomo, per poi alternare una difesa individuale molto “chiusa” a difesa del canestro. Tutto ciò non ha impedito ai Montenegrini di bucare da fuori tutte le difese attuate. Spesso nelle zone di Buscaglia si trovano meglio gli attaccanti dei difensori, perchè a volte, qualcuno si perde nei meandri delle varie possibilità tattiche : seguire solo alcuni tagli, non seguirne altri.
Ovviamente la partita di andata, anche se sono passati 4 mesi, qualcosa ha insegnato. La Virtus fu sconfitta di 4 (per cui vincere di 5 non sarebbe male) dopo aver condotto per 28′ a piacimento. Al 26′ il tabellone recitava un + 18 per gli uomini di Ramagli. Poi la corazzata bolognese s’incagliò contro una delle zone di Buscaglia, cominciò a perdere qualche pallone, subentrò un pò di nervosismo e, in un finale punto a punto, scappò la prima di alcune vittorie sul filo di lana. In un bilancio del girone d’andata è stato chiesto a Ramagli quale, delle partite perse d’un soffio, gli sia rimasta più sul gozzo. Il coach senza esitazioni ha detto “quella di Trento, era una partita vinta”, penso che tutti quelli che l’hanno vista non possano non essere d’accordo. Purtroppo, come sapete, la Virtus ha un’assenza importante. Il capitano Ndoja è appiedato per tre settimane causa una infrazione ossea a una mano. Non per mettere le mani avanti ma piove sul bagnato, se c’è un settore in cui la Virtus ha gli uomini contati questo è il settore lunghi, Klaudio è non solo uomo da quintetto o primo cambio ma, anche, un 4 che permette agli altri di poter cambiare in difesa contro qualsiasi avversario. Servirà una grande prova collettiva per surrogare l’assenza e le conferme di chi, contro Reggio, ha fatto la voce grossa. Filippo Baldi Rossi, il grande ex della gara è atteso ad una riconferma di tutto ciò che di buono ha fatto nell’ultima di andata