Dopo sette vittorie nelle precedenti otto partite, gli uomini di coach Lamma cedono ad una Udine concreta e cinica, capace di eguagliare la differenza punti della gara d’andata.
Inizia bene Mantova che dopo due minuti è già in vantaggio 5-0 grazie a Jones e Brownridge. Udine però reagisce subito con un contro-break di 8-0 firmato da Raspino, Dykes e Nobile. Sono le difese a dominare la prima parte dell’incontro, visti i tanti tiri facili sbagliati da entrambe le squadre. Mei regala il pareggio a quota 10 agli Stings, prima che La Torre permetta ad Udine di vincere il primo quarto 12-10.
Nel secondo quarto si conferma la situazione di equilibrio con Moraschini che risponde a Diop e tiene lo svantaggio sotto i 6 punti. Mantova risente di un Jones in serata no e così Udine prova a fuggire sul +8. Gli Stings si tengono comunque a contatto con Candussi e Vencato, prima che Dykes segni il 35-30 con cui si va al riposo lungo.
Al rientro Udine prova a piazzare il break decisivo per staccare gli ospiti, ma Mantova non molla e rimane in partita con le bombe dei suoi esterni. La manovra dei biancorossi appare fluida in attacco, sebbene in difesa Mortellaro e Dykes trovino vita facile nei giochi di pick n pop. E’ proprio l’americano a mandare la GSA al riposo del terzo quarto avanti 54-47.
Veideman segna subito il +9, ma la Dinamica rimane in corsa con la fiammata di Brownridge (6 punti in due azioni consecutive, 56-53 al 32′). Udine però reagisce e dà la spallata decisiva all’incontro con un parziale di 11-2 firmato da Pellegrino e Dykes. Mantova sembra perdere lucidità e convinzione, con la partita che pende sempre più dalla parte dei bianconeri. Vencato e Candussi provano l’ultimo assalto riportando gli Stings a -7, ma Udine rimane in controllo del match e nel finale trova la bomba che le permette di pareggiare la differenza nello scontro diretto.
(Foto Marco Donati)