“Cornuto e mazziato”. Il Sassuolo cede, non senza combattere, ad una splendida Atalanta, rigenerata dal turnover perfetto di Gasperini e adesso attende con una punta di brivido in più non solo l’ultima settimana di mercato, con Politano conteso dalle prime della classe, ma anche il difficilissimo impegno esterno di settimana prossima allo Juventus Stadium con la corazzata di Allegri, peraltro senza poter contare su Goldaniga dal primo minuto, ingenuamente espulso nel finale di gara. Colpito a tradimento dalla pessima prova odierna del tridente d’attacco, tutto pesantemente insufficiente, il Sassuolo non riesce quasi mai a rendersi pericoloso dalle parti di Gollini, fatta eccezione per qualche estemporanea conclusione personale, e vanifica il pur buon lavoro di un centrocampo presente e ordinato, con la sola pecca di non aggredire abbastanza l’estenuante giro palla degli orobici fuori dall’area di rigore.
LA CREATURA DI GASPERINI, quando decide di giocare, è però un vero spettacolo per gli occhi, tanto abile e precisa al repentino cambio fascia da destra a sinistra, quanto tamburellante nello sfiancante possesso al limite dei quindici metri, dove Freuler e Ilicic muovono sul campo i compagni come pezzi di una scacchiera e, dopo essersi presi i canonici venti minuti di studio dell’avversario, al giro di boa del primo tempo alzano il ritmo e sorprendono i nero verdi. Protagonista assoluto si rivela come al solito lo sloveno, terrore assoluto degli esterni emiliani, che prima impegna Consigli con un bel diagonale di sinistro, quindi pennella un ottimo cross per la testa di Masiello, bravo e fortunato a sfruttare il traversone sul quale sono però evidenti le colpe del numero 1 nero verde, e gonfiare la rete a un terzo di partita. L’assoluta inoperosità di Gollini, in gran parte dovuta anche all’ottimo lavoro del terzetto difensivo ospite (con Rafael Toloi in particolare sugli scudi) è fredda testimonianza della pochezza offensiva dimostrata dai giocatori emiliani nel primo tempo, con un Berardi nello specifico irriconoscibile rispetto al giocatore in netta crescita ammirato la scorsa settimana.
CI VUOLE LA PREVEDIBILE SFURIATA di Iachini all’intervallo per svegliare l’atteggiamento sornione dei suoi che di fatto si accendono a inizio ripresa con la stessa animosità, però, di un fuoco di paglia: bastano infatti un palo di Politano dopo trenta secondi di gioco e un prodigioso colpo di tacco di Matri a centro area che, per lo meno per la bellezza del gesto, avrebbe meritato miglior fortuna, per sistemare la coscienza degli undici in campo, dato che la reazione rabbiosa si ferma di fatto lì, con l’Atalanta a guardare scettica e che, come volevasi dimostrare, riprende sistematica il proprio delizioso palleggio una volta passata la burrasca, stavolta dimostrandosi però molto più cinica della prima frazione. Ciò coincide inoltre con le prime applicazioni del Video Assistant Refree al Mapei dopo ben 21 giornate, durante le quali gli spettatori avevano quasi perso le speranze riguardo l’arrivo della tecnologia in campo in Emilia, specie dopo che, proprio nella ripresa, una spinta galeotta a Missiroli in piena area di rigore avrebbe meritato forse proprio le certificazioni del caso. Per contentare tutti, comunque, il Var fa il suo ingresso trionfale anche nella casa del Sassuolo precisamente intorno all’ora di gioco, quando Cristante mette in rete dopo una mischia furibonda sottoporta nella quale rimane coinvolto anche Consigli, vedendosi annullare tuttavia la marcatura pochi secondi dopo, quando Valeri viene contattato dagli assistenti a bordo campo circa l’annullamento del raddoppio ospite, con il gioco che sarebbe ripreso con rimessa a gioco fermo dall’area di casa. Il numero 4 orobico si toglierà, in ogni caso, la soddisfazione del raddoppio appena venti minuti dopo, stavolta spedendo in rete senza troppi fronzoli una palla vagante a centro area dopo l’ennesima discesa speciale del devastante Ilicic, di fatto chiudendo il match. Solo per le statistiche di una gara che probabilmente non merita nè il passivo tanto elevato quanto i sei (!) minuti di recupero finali, sono sia la terza rete di Freuler di una bruttezza rara, firmata dopo l’ennesimo intervento avventato di Consigli nel giorno del suo trentunesimo compleanno e convalidata, ironia delle ironie, proprio dal controllo al monitor da parte del direttore di gara, quanto l’ingenua espulsione di Goldaniga a fine gara, che stende a trenta secondi di numero dal fischio finale l’innocua progressione di Petagna a venticinque metri dall’area di rigore. Al di là degli indubbi meriti degli ospiti la prova odierna dei nero verdi lancia, tuttavia, alcuni segnali preoccupanti, se non altro per il pericoloso trend negativo che si inizia a palesare sommando i risultati di questo inizio di 2018 (1 rete segnata e 1 punto aggiunto in graduatoria in 3 partite), specie con la Juventus all’orizzonte, segno che la scalata della salvezza rimane ancora lunga e tortuosa.
SASSUOLO – ATALANTA 0-3 (0-1)
REGGIO EMILIA (Stadio “Mapei Stadium – Città del Tricolore”)
Sabato 27 gennaio 2018
Reti: 30′ Masiello, 83′ Cristante, 87′ Freuler
SASSUOLO: Consigli, Lirola, Goldaniga, Acerbi, Peluso, Missiroli, Magnanelli, Duncan [76′ Ragusa], Berardi, Falcinelli [54′ Matri], Politano [89′ Scamacca]. all-Iachini
ATALANTA: Gollini, Toloi, Palomino, Masiello, Castagne, De Roon, Freuler, Gosens [73′ Hateboer], Cristante [89′ Mancini], Ilicic, Cornelius [60′ Petagna]. all-Gasperini
Arbitro: Valeri (ITA)