Cosa fa avvicinare una ragazza giovane ad uno sport così fisico?
“Una ragazza giovane si avvicina alla pallamano senza far troppo caso al contatto fisico che invece assume una valenza importante in questo sport. Personalmente l’ho trovato sin da subito una disciplina molto divertente e fisicamente completa, nella quale si corre, si palleggia, si passa, si ruba la palla, si salta e, ovviamente si fa di tutto per fare goal! Poi col crescere si accorge che il contatto fisico è intenso, ma permette di amare ancora di più questo sport.“
Cosa rappresenta per te la pallamano?
“Per me la pallamano rappresenta gran parte della mia vita dato che ho fatto sempre quasi tutte le scelte personali considerandola la mia priorità.
Tu nativa di Cingoli, città di grande tradizione per la pallamano che ha dato i natali anche all’attuale Ct della Nazionale, hai iniziato giovanissima a girare l’Italia per giocare in Serie A. La passione vale tutti questi sacrifici?
“Si’, sono nativa di Cingoli, città di grande tradizione che vive per la pallamano. Il piccolo aneddoto è che ho conosciuto questo sport proprio grazie a all’attuale direttore tecnico della Nazionale Italiana Riccardo Trillini che venne a farmi una lezione di pallamano a scuola quando ancora ero in seconda elementare! Se La passione vale tutti i sacrifici? Credo proprio di sì… Lo posso affermare a maggior ragione in questo momento che sono infortunata: nei momenti di stop ci si rende conto di quanto possano mancare la pece ed il campo. Ogni ora del giorno la passi ad immaginare quanto sia soddisfacente una bella difesa, di come si possa gioire anche nel mandare una compagna in porta, la soddisfazione per una rete e la gioia collettiva dopo una vittoria. Tante emozioni, che solo questo sport mi sa trasmettere”.
Ci descrivi la settimana tipo di una giocatrice di pallamano?
“La settimana tipo di una giocatrice di pallamano si basa in larga parte sul lavoro in palestra. A parte il giorno di riposo settimanale, quasi tutti i giorni abbiamo una doppia seduta composta da una prima parte fatta di pesi, ed una seconda di tattica e tecnica in palestra. Il tutto condito il più possibile da una vita e da un’alimentazione regolare”.
Dovessi descriverti in tre parole?
“Le mie caratteristiche? Amo la difesa dura e lotto su ogni possesso avversario per recuperare più palloni possibili. Per quanto riguarda la fase offensiva, al tiro da fuori, preferisco i contropiedi veloci e le azioni di forza in 1 vs 1”.
Dove ti vedi tra dieci anni e quali sono i tuoi progetti per l’immediato futuro?
“Tra 10 anni?? Difficile da prevedere ma non credo giochero’ ancora. Non nego tuttavia che mi piacerebbe molto rimanere in questo mondo, magari da allenatrice! Sicuramente ho anche altri progetti oltre alla pallamano, come ad esempio trovare un lavoro inerente ai miei studi, una volta laureatami, il prossimo Luglio”.
Un sogno azzurro lo stai cullando?
“Il sogno di vestire la maglia azzurra é ovvio che ci sia. Non la vivo, ad ogni modo, come un ossessione: mi alleno sempre al massimo e provo ad aiutare la mia squadra ad arrivare più in alto possibile, poi se arriva la chiamata sarei la persona più felice del Mondo.”
Come ti trovi a Dossobuono e che ricordi hai lasciato a Ferrara?
A Dossobuono mi sto trovando bene. Sono arrivata da inizio gennaio e già mi sono integrata bene nel mio nuovo gruppo. Purtroppo non sono ancora riuscita a dare una mano nel gioco dato che ho subito un infortunio ad una settimana dal passaggio in Veneto. Sto lavorando per recuperare il prima possibile per arrivare a dare il mio contributo al mio nuovo club. A Ferrara ho dei ricordi bellissimi: le bimbe che allenavo, il gruppo dei disabili con i quali facevamo la pallamano integrata, le mie compagne di squadra. Ferrara è stata la mia seconda casa…una vera e propria famiglia! L’unica cosa che vorrei dimenticare è il modo in cui è finita questa esperienza dopo cinque anni: mandata via a malo modo a causa di un mio atteggiamento sbagliato durante una partita. Gesto del quale mi sono subito pentita e scusata con mister e società. Purtroppo tutto ciò non è bastato e sono stata ceduta senza nessun chiarimento nel giro di due giorni”.
A chi ti ispiri come giocatrice? Hai un idolo in particolare?
“Come giocatrice mi ispiro alla “star” della pallamano norvegese Nora Mørk, una 91’ come me, stessa mia altezza di 1m e 69, dotata di un talento ed una grinta pazzesca! Si’ diciamo che la ritengo il mio idolo.”
Panoramica generale: chi sarà la favorita per Coppa Italia e lo scudetto nel campionato femminile?
“Per quanto riguarda lo scudetto femminile credo che se la giocheranno Salerno e Conversano. La Coppa Italia invece potrebbe riservare delle sorprese a mio parere”!
Un tuo obbiettivo personale per la stagione in corso?
“Obiettivo personale della stagione in corso è quello di poter dare il mio contributo a Dossobuono e centrare i play off”.