Intervenuti ai microfoni di Speak & Roll su Web Radio 5.9, l’ala grande dell’Alma Trieste Matteo Da Ros e il capitano della Dinamica Generale Mantova Riccardo Moraschini hanno analizzato il momento delle proprie squadre con un occhio di riguardo al match di domenica che vedrà opposte Trieste e Mantova per la 23esima giornata di campionato di A2 Est.
Matteo Da Ros (ala grande Alma Trieste): “Con la De’ Longhi siamo partiti molto bene, andando anche sul +10, poi Treviso ha aumentato il ritmo e le rotazioni difensive e abbiamo perso il contatto col match. Senza due giocatori da quintetto come me e Green credo che la prestazione globale ne abbia risentito. Per Bowers c’è stata una ricaduta sulla caviglia nel corso della gara. Nulla di importante, ma lo staff ha preferito non rischiare visto anche l’andamento dell’incontro. C’è anche da dire che probabilmente, anche al completo, avremmo avuto grandi difficoltà visto il momento che sta attraversando Treviso. Il mio infortunio? E’ ancora da decifrare, cercheremo di non forzare i tempi. Stiamo avendo difficoltà ad imporci in trasferta visto che tante squadre si esaltano a giocare contro la capolista. Stiamo affrontando alcune partite senza molta personalità nei momenti decisivi. Dobbiamo ricominciare a vincere lontano dall’AlmaArena perché in casa abbiamo dimostrato di potere aver la meglio anche se non siamo al completo. E’ normale che ci possa essere un calo nell’arco di una stagione, come c’è stato nella passata stagione. Abbiamo avuto un buon inizio di campionato, ora dobbiamo ritrovare il giusto equilibrio, ma credo che siamo comunque tra le squadre favorite.
Coppa Italia? Le aspettative dell’ambiente sono molto alte. Dipenderà quale sarà la nostra condizione fisica e mentale. E’ un torneo a sé con tre partite in tre giorni che non si disputano neanche durante i playoff.
La mia Verona 15/16? Non si può paragonare alla Trieste attuale. Ora siamo tra le prime della classe, mentre la Tezenis all’epoca fece molta fatica. Quella Verona aveva un’etica del lavoro molto alta, ma purtroppo alcune cose non funzionarono a dovere. Ora siamo in un periodo difficile, ma non dobbiamo fasciarci la testa.
L’andata con Mantova? Fu una delle mie migliori in A2, oltre ad alcune giocate con la maglia di Barcellona. Quella partita fu molto strana, visto che giocammo al ritmo più lento di Mantova. Facemmo fatica ad arginare Candussi vicino a canestro, ma in generale noi non giocammo una grande partita. Mantova ci può mettere in difficoltà con la sua fisicità e col talento offensivo di Legion. Mi aspetto una partita piuttosto tirata, coach Lamma cercherà di preparare alcune soluzioni per limitare i nostri punti di forza. Gli Stings cercheranno di abbassare il ritmo. Non siamo nelle condizioni di segnare subito un allungo importante, quindi credo che tutto si risolverà nell’ultimo quarto”.
Riccardo Moraschini (capitano Dinamica Generale Mantova): “Sicuramente con Piacenza non è stata la nostra miglior partita della stagione, ma l’importante era conquistare i due punti dopo tre sconfitte consecutive. Con Verona avevamo disputato un’ottima partita e avevamo perso, quindi preferisco partite come quelle con l’Assigeco. Siamo partiti mentalmente contratti, come in altre gare casalinghe precedenti. Siamo stati bravi però a reagire nel terzo quarto e a portare l’incontro dalla nostra parte con aggressività, velocità e difesa. Piacenza ha disputato un primo periodo di gioco praticamente perfetto anche per demerito nostro. Nel secondo quarto la nostra intensità è cresciuta e abbiamo cominciato a dare un’impronta alla partita. In questo periodo di calo di Jones, stiamo emergendo noi italiani, anche se penso che per vincere sia importante l’aiuto di tutti. Nonostante il brutto momento, culminato con le tre sconfitte, siamo ancora in corsa per i playoff e lavoreremo duramente per entrarci. L’arrivo di Legion? E’ completamente diverso da Brownridge per caratteristiche in campo. Alex deve ancora prendere le misure del nuovo contesto in cui si trova. Noi dobbiamo aiutarlo ad inserirlo, anche se credo che servirà un po’ di tempo. Abbiamo trovato comunque il nostro equilibrio, dobbiamo essere bravi a integrare nel nostro sistema un giocatore nuovo. Per processi di questo tipo ci vuole pazienza, sono sicuro che ci riusciremo nelle prossime giornate.
Rispetto al mio primo periodo, il mio ruolo nella squadra è diverso. Nelle scorse stagioni c’erano squadre con caratteristiche diverse. Quello di quest’anno è un gruppo giovane, in cui credo di avere un posto importante e sono contento di questo.
La classifica è molto corta, siamo a pari merito con Ferrara e a quattro punti dal terzo posto. Fare una striscia positiva o negativa di partita può cambiare di molto le posizioni. Per questo motivo ci aspetta una gara importante con Trieste. In questo momento l’Alma sta attraversando una fase di flessione che può essere normale nell’arco di una stagione. E’ comunque una squadra temibile, per noi è quasi una “Mission impossible”. Proveremo a fare la nostra partita cercando di arrivare agli ultimi minuti punto a punto per tentare l’impresa. Trieste ha tante armi in attacco, l’importante sarà togliere loro il contropiede”.
(Foto Trieste: Pavoni)