nella foto : la furia di Ramagli, basterà domenica per il miracolo ?
Umeh, Pajola, Baldi Rossi, Ndoja, Lafayette, Aradori, Lawson, Slaughter a questi otto si dovranno aggiungere Yurkatamm e Berti, questi sono i prodi che domenica pomeriggio sfideranno l’EA7 Milano con Goudelock, Micov, Pascolo, Kalnietis, Tarczewski, Kuzminskas, Cinciarini, Cusin, Abass, M’Baye, Theodore, Bertans, Jerrels, Goudaitis, di questi 14 ovviamente due dovranno accomodarsi in tribuna. Come potete vedere la disparità delle forze in campo, sopratutto numericamente, è impietosa. Il problema, tuttavia, non è legato soltanto ai 40 minuti del derby d’Italia ma sopratutto alla necessità degli allenamenti. Nello sport d’alto livello è infatti indispensabile difendere ed attaccare contro giocatori di pari livello, fortuna che Ramagli ha avuto soltanto per 7-8 settimane delle 20 già trascorse. E’ chiaro che gli infortuni in una stagione prima o poi capitano a tutti ma, la Virtus, in questo non si è fatta mancare nulla, se poi si aggiunge che alla cattiva sorte si sono sommate le squalifiche, il quadro è presto fatto.
L’urlo di dolore di Alessandro Ramagli, domenica sera, nella sala stampa del Taliercio è significativa. Il coach è uno che difficilmente perde le staffe ma dopo la beffa di Venezia ha rischiato di perdere il suo self control, arrivando a dire :”se non fossi grasso come sono mi dovrei cambiare anch’io” !!! Allo staff Medico della Virtus non si può muovere nessuna critica, anzi, il recupero di Aradori è stato quasi miracoloso ma ormai è chiaro a tutti che, in questo modo, non si può continuare. La Vnera, ormai è ultranoto, ha operato delle scelte in controtendenza rispetto alla stragrande maggioranza delle rivali, limitando al massimo i tesseramenti degli stranieri, ne manca sempre uno dall’inizio, aggiungendo semplicemente Baldi Rossi, che poi ha preso il posto di Guido Rosselli. Se non ci fossero stati infortuni importanti forse questa scelta avrebbe potuto essere condivisa ma a questo punto è divenuto indispensabile occupare la famosa casella vuota, che sia un esterno o un’ala piccola o grande, occorre un uomo che possa aggiungersi alle asfittiche rotazioni del coach e sopratutto consenta agli altri di allenarsi venendo messi alla frusta. In questo modo sarà possibile continuare il processo di adattamento ad un ruolo più lontano da canestro di Kenny Lawson, la cui scarsa fisicità nell’occupazione dell’area, è divenuta molto evidente. Un altro problema che ha condizionato molto il coach, inutile negarlo, è il rendimento di Baldi Rossi su cui lo staff e tutto il mondo Virtus ripone grandissime speranze. Purtroppo “Fillotto” ha fornito fin qui un apporto limitato alla causa, prima per i postumi dell’infortunio della primavera scorsa, poi per alcuni guai muscolari frutto dei carichi di lavoro per riportarlo in condizione, a tutto ciò si è aggiunto, nelle due ultime settimane un virus gastrointestinale che lo hanno debilitato e prosciugato di tutte le risorse.
E’ ovvio che il quadro, in vista della “partita” per eccellenza del basket italiano non sia confortante. Dopo due settimane di terapie mirate e riabilitative a Milano, Alessandro Gentile riprenderà oggi a lavorare alla Porelli. In linea puramente teorica domenica, contro il suo passato, potrebbe sedersi in panchina e sarà lo staff tecnico, in accordo col giocatore, a decidere se e come impiegarlo. Le notizie delle ultime ore fanno pensare, tuttavia, che finalmente l’attesa sia finita ed entro alcuni giorni, la Virtus possa togliere il velo all’ultimo importante acquisto che andrà a riempire la casella vuota, sarà un’ala piccola di grande fisicità ed un importante passato Nba e in Europa.