Sabato 7 aprile, a Carpi, un convegno con Alessandro Rosina, Massimo Baldini e Gian Carlo Cerchiari
Quanto contribuiscono gli stranieri al PIL italiano? Quante risorse sono loro destinate?
Quanti sono gli occupati di origine straniera? E gli imprenditori? Sono queste le domande alle quali, insieme ad altre a esse collegate, si tenterà di fornire la risposta più esauriente possibile a partire dai dati delle indagini demografiche, sociologiche ed economiche sabato 7 aprile a Carpi, nel corso del convegno Insieme per crescere? L’impatto degli immigrati sull’economia italiana, promosso dal Comune di Carpi, dalla Consulta per l’Integrazione dei cittadini stranieri dell’Unione delle Terre d’Argine e da Migrantes Diocesana, in collaborazione con l’Associazione I giovani per Carpi.
Il dibattito sarà ospitato dalla Fondazione CR Carpi, presso l’Auditorium San Rocco. L’ingresso sarà libero e gratuito sino a esaurimento dei posti disponibili. L’ingresso sarà libero e gratuito sino a esaurimento dei posti disponibili.
L’iniziativa, inserita all’interno del Festival della Migrazione, sarà scandita dall’intervento di tre esperti: Alessandro Rosina, Docente di Demografia presso la Facoltà di Economia
dell’Università Cattolica di Milano e Direttore del Laboratorio di statistica applicata alle decisioni economico aziendali, Massimo Baldini, Docente di Economia Pubblica presso la Facoltà di Economia “Marco Biagi”, Università di Modena e Reggio Emilia e Gian Carlo Cerchiari, vice Presidente della Camera di Commercio Modena,
Secondo i dati dell’ente camerale, al 31 dicembre 2017 a Modena e provincia sono 7.500 le imprese gestite da stranieri attive, pari all’11,5% delle imprese totali modenesi, 33 in più rispetto a settembre 2017 e con un incremento congiunturale pari a +0,4%, incremento che risulta ancor più consistente, con un +3,2%, su base annuale.
La distribuzione per settori di attività è piuttosto differente da quella del totale delle imprese modenesi, infatti quelle a conduzione straniera sono concentrate soprattutto nelle costruzioni con un 30,9% a fronte del 16,1% del totale provinciale. Per il commercio (22,4%) invece, la proporzione risulta molto simile al totale imprese (22,3%). Anche l’industria manifatturiera è ben rappresentata (17,7%).
La distribuzione per settori all’interno del manifatturiero mostra poi come quelle straniere siano ancora più concentrate delle imprese giovanili e femminili: ben il 55,2% di esse opera infatti nell’industria del tessile-abbigliamento, mentre altri settori favoriti sono la “produzione di prodotti in metallo” (20,6%) e la “manutenzione e riparazione” (5,5%).
Altro dato assai significativo, durante il 2017 tutti i settori delle imprese capitanate da stranieri mostrano andamenti positivi, ma l’aumento più sensibile è dato dai servizi alle persone che salgono dell’11,6%, seguito dai servizi alle imprese (+7,7%) e dall’agricoltura (+5,8%).
Infine, dal punto di vista della natura giuridica, pare che gli imprenditori stranieri preferiscano operare da soli, infatti le imprese straniere mostrano la maggior concentrazione di tutti verso quelle individuali: più di due terzi di esse prediligono questa forma giuridica, arrivando al 78,8% del totale. Molte meno sono le società di capitali (11,5%) e le società di persone raggiungono solamente il 6,7% del totale.
“Riteniamo questa iniziativa davvero molto importante – spiega il Presidente della Consulta per l’integrazione Ousmane Cisse – perché è tempo di interrogarsi seriamente e approfonditamente, dati alla mano, su cosa significhi, dal punto di vista economico, la presenza degli stranieri in Italia. Non è possibile affidarsi a sensazioni e stati d’animo, ma occorre esaminare lucidamente la realtà che abbiamo di fronte, perché conoscere quel che sta avvenendo è l’unico modo, oltre che il presupposto necessario, per articolare delle politiche che possano sia favorire l’integrazione che stimolare la crescita economica del nostro paese. Per fare questo, per aiutarci a mettere a fuoco la situazione in cui ci troviamo. non potevamo avere ospiti migliori”.
Significative anche le parole di Stefano Croci, Direttore di Migrantes a Carpi: “La Migrantes Diocesana Carpi, articolazione a livello locale della Fondazione Migrantes, organismo della CEI competente per la pastorale relativa alle migrazioni, ha tra i suoi fini anche la cura di una adeguata informazione su questi temi, al fine di una convivenza più giusta e pacifica. L’obiettivo che ci siamo dati con questo Convegno è quello di comunicare dati e concetti oggettivi in merito all’argomento trattato, suscitando un dibattito non confinato solo agli addetti ai lavori e confrontandosi con il sentire concreto di un territorio, coinvolgendo anche i giovani. Un convegno per quanto possibile non tradizionale. Infatti, durante il convegno intendiamo mostrare anche videointerviste sul tema, realizzate in precedenza, a membri delle istituzioni e a comuni cittadini, in un confronto aperto e reale con le domande, i dubbi, le incertezze e magari le paure dei cittadini del nostro territorio. Nella preparazione di questo Convegno ci hanno colpito in particolare alcuni punti, tra cui: i dati relativi al saldo positivo (per gli italiani) di finanza pubblica derivante dalla presenza in Italia dei migranti; l’impatto positivo sulle sfasature presenti nel mercato del lavoro italiano, che sono state colmate o almeno attenuate dall’arrivo di lavoratori stranieri, il che smentisce, a nostro parere, la tesi secondo cui i migranti ci sottrarrebbero lavoro; gli impatti della presenza dei migranti su salari, partecipazione delle donne italiane al mondo del lavoro, opportunità economiche degli italiani e su altri aspetti del mondo dell’economia e del lavoro, impatti che da diversi studi risultano essere controintuitivamente positivi. Tutti temi che saranno oggetto del Convegno.
Per informazioni e aggiornamenti consultare la pagina Facebook Consulta Integrazione o il blog all’indirizzo www.consultaperlintegrazione.blogspot.it.







25 Mar 2018
Posted by Il Mostardino













