nella foto : Alessandro Pajola, lasciato libero dalla difesa Cremonese, al tiro
risultato finale Vanoli Cremona 91 Virtus Segafredo Bologna 78 – 1° quarto 23-18 2° quarto 37-35 3° quarto 65-54 arbitri : Paternicò, Borgioni, Belfiore
VANOLI CREMONA : Johnson – Odom 19, Martin 9, Gazzotti 0, Diener Travis 0, Ricci 4, Ruzzier 6, Portannese 6, Fontecchio 13, Sims 12, Diener Drake 20 (6/7 da 3), Milbourne 2, all.re Sacchetti
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA : A. GENTILE 12 – 5/11 da 2 – 0/4 da 3 – 2/2 t.l. – 8 rimb. – 5 pp. – 6 ass. – + 11 valut. , UMEH 13 – 2/4 da 2 – 2/3 da 3 – 3/3 t.l. – 1 pp. – + 6 val. , PAJOLA 0 – 0/2 da 3 – – 2 val. , BALDI ROSSI 3 – 1/1 da 3 – 3 rimb. – 1 pp. – + 5 val , NDOJA 7 – 2/3 da 2 – 1/4 da 3 – 5 rimb. – 2 pp. – + 7 val., LAFAYETTE 8 – 1/5 da 2 – 2/6 da 3 – 2 rimb. – 3 pr. – 5 ass. – + 6 val., ARADORI 12 – 4/9 da 2 – 1/4 da 3 – 1/2 t.l. – 7 rimb. – 1 pr. 3 ass. – + 16 val., S. GENTILE 0 – 0/2 da 2 – 2 ass. – -1 val. , LAWSON 11 – 5/8 da 2 – 0/1 da 3 – 1/2 t.l. – 8 rimb. – 2 pp. – + 12 val., SLAUGHTER 12 – 5/5 da 2 – 2/3 t.l. – 5 rimb. – 3 p.. .- + 12 val.- all.re Ramagli
La Virtus s’inchina ad una Vanoli straripante che trova, contro le Vnere, una serata magica. Si era detto e scritto alla vigilia che, in una partita ad alti punteggi, oltre gli 85 punti per intenderci, la Virtus non avrebbe avuto scampo e così è stato. In alcuni momenti della gara, come in un deja vu impressionante, sembrava che le maglie bianco azzurre fossero quelle di Sassari : stesso coach e alcuni dei protagonisti (i due cugini Diener). Al basket di Meo Sacchetti si può anche storcere il naso e qualcuno, appassionato di tiro a segno, potrebbe preferire il luna park a un campo di basket ma, va dato atto al tecnico di Altamura, di essere coerente al proprio credo che tutti conoscono. Il suo “corri e tira” ha caratteristiche positive per i giocatori : libera la mente dalla costrizione forzata in uno schema e li fa divertire nel fondamentale che, qualsiasi giocatore di basket dal mini basket all’ nba predilige, cioè il tiro. Se uno vuol fare questo basket deve anche sapersi scegliere gli interpreti giusti e, onestamente, ci voleva una buona dose di coraggio per ripresentare i due cugini Diener alle soglie di una meritata pensione, invece, almeno stasera, ha avuto ragione lui. Certo per vincere devi avere queste percentuali e il 46 % da 3 di stasera, non so onestamente quanto sia ripetibile.
La Virtus, pur essendo la squadra che difende meglio sul tiro da tre di tutto il campionato, nulla ha potuto contro il martellamento costante degli esterni Vanoli. Sacchetti ha avuto qualcosa di buono da tutti i giocatori che ha messo in campo, ognuno ha portato il suo mattoncino (rappresentato dal tiro da 3) alla causa. Ramagli invece è stato un pò tradito dai suoi uomini di spicco. Aradori e Gentile sono stati ben marcati e hanno avuto percentuali deficitarie al tiro. Ancora una volta non ha vuto quasi nulla da Baldi Rossi, Lafayette ha pensato più a litigare con Johnson Odom, col quale le storie tese erano iniziate già all’andata, che a segnare con un eloquente 1/5 da 2, per completare il quadro degli esterni anche Stefano Gentile è risultato impalpabile. Gli unici a giocare secondo il loro standard, della Virtus, Umeh e Ndoja a lungo impiegati per la scarsa vena degli altri. Capitolo a parte meritano i centri, nel suo momento migliore col punteggio in equilibrio a fine 2° quarto Marcus Slaughter è dovuto uscire per infortunio, caviglia prima e ginocchio poi. Fin lì era stato di gran lunga il più positivo : 12 punti in 14 minuti, il 100 % al tiro, 5 rimbalzi. Lawson ha giocato benino in attacco, ha catturato 8 rimbalzi ma, ahimè, non ha sotto canestro la presenza e l’intimidazione del “macellaio”.
Primo quarto di sofferenza per la Virtus che concede troppi spazi a Cremona anche a difesa schierata. Nel secondo quarto la Vanoli spacca la partita con due bombe di Drake Diener e due di Portannese(un ex) e raggiunge il massimo vantaggio al 15′ 34-20. Li un time out di Ramagli che toglie Alessandro Gentile stranamente impreciso nei tiri in avvicinamento che sono la sua specialità, e il contemporaneo fisiologico calo della Sacchetti band, consentono alla Vnera di rientrare. Nel momento di maggior sforzo portatasi a meno 2, per recuperare un pallone sulla linea di fondo s’infortuna Slaughter che deve uscire. All’inizio del 3° quarto Ramagli prova a rimetterlo in campo ma in un solo minuto Slaughter deve alzare bandiera bianca. Sarà un caso, come dirà Sacchetti in sala stampa, fatto sta che da quel momento Cremona prende il volo e la Vnera ne vedrà sempre e solo la targa. Sotto di 11 all’ultimo intervallo, poi di 15 al 33′ (76-61) la Virtus ha un moto d’orgoglio e due bombe di Umeh e un paio di canestri da sotto di Lawson le ridanno una minima speranza. Cremona però a quel punto ha una nuova fiammata e chiude i giochi.
In pratica nei primi due quarti la Virtus pur in lieve ritardo è riuscita a contenere la Vanoli, e i soli 37 punti concessi potevano far sperare, ma la sentenza l’ hanno portata i 54 subiti negli altri due. Cornuta e mazziata la Vnera aspetta il responso clinico sulle condizioni di Slaughter per sapere se, la sconfitta di Cremona, non porti una scia di brutti ricordi.