nella foto : Alessandro Ramagli il condottiero della Virtus che ha sbancato il PalaRuffini
Risultato finale 65 -67 1° quarto 22 – 16 2°quarto 34 – 41 3° quarto 47 – 51 arbitri Sabetta, Aronne, Caiazza
FIAT Torino : V. Blue 0, Garrett 7, Pelle 6, Vujacic 13, Poeta 0, Boungou Colo 3, Washington 17, Mazzola 6, Tourè 0, Mbakwe 13, Mittica n.e., Stodo n.e. all. re Galbiati
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA : CHESSARI n.e. – UMEH 0 – 0/2 da 2 – 0/3 da 3 – 1 pr. – 3 pp. – 4 ass. – 3 val. , PAJOLA 2 – 2/2 t.l. – 2 rimb. – 1 1 pp. – 1 ass. – + 4 val. , BALDI ROSSI 7 – 1/1 da 2 – 1/3 da 3 – 2/2 t.l. – 4 rimb. – 2 p.r. – 3 ass. – + 13 val. , NDOJA 8 – 1/1 da 2 – 2/4 da 3 – 1 rimb. – 2 pp. – 1 ass. – + 6 val., LAFAYETTE 9 – 2/2 da 2 – 1/6 da 3 – 2/2 t.l. – 4 rimb. – 1 pr. – 3 pp. – 1 ass. + 7 val., ARADORI 12 – 1/2 da 2 – 2/8 da 3 – 4/6 t.l.- 4 rimb. – 2 pp. – + 8 val., S. GENTILE 7 – 2/3 da 2 – 1/3 da 3 – 4 rimb. – 1 pr. – 2 pp. – 4 ass. – + 11 val., A. GENTILE n.e., LAWSON 18 – 6/8 da 2 – 2/3 da 3 – 3 rimb. – + 15 val., SLAUGHTER 4 – 2/4 da 2 – 4 rimb. – 2 pr. – 2 pp. – 2 ass. – + 3 val.- all.re Ramagli
In sede di presentazione si era detto che, per sbancare il PalaRuffini stasera, ci sarebbe voluta una Virtus quasi perfetta come a Venezia, soltanto con un finale diverso, così è stato, seppur con altri protagonisti, gli uomini di Ramagli hanno conquistato due punti d’oro che, di fatto, escludono dalla corsa ai play off una concorrente temibile e agguerrita e che, sulla carta, vale tecnicamente, come roster, più delle Vnere. La differenza l’ha fatta l’organizzazione e la coesione della Virtus che è riuscita a mettere a nudo tutti i problemi, e sono tanti, della Fiat attuale arrivata alla sesta sconfitta consecutiva. Mancando un uomo insostituibile come Alessandro Gentile, Ramagli doveva trovare, all’interno del gruppo, le soluzioni per giocare una pallacanestro efficace. A mio avviso l’uomo che avrebbe potuto spostare gli equilibri era Kenny Lawson e così è stato. Di fronte aveva due saltatori e intimidatori come Mbakwe e Pelle ma Kenny, quando può restare in campo a lungo, ha movimenti sia fronte che spalle a canestro difficilmente marcabili. Dopo aver segnato 15 punti in un tempo, ha costretto la difesa di Torino a raddoppiarlo vicino a canestro e questo ha consentito agli esterni di trovare qualche spazio in più, visto che la migliore caratteristica della Fiat è, in difesa, la pressione ossessiva sugli esterni.
Purtroppo però, come avevamo detto in presentazione, la Fiat è una squadra umorale che alterna fiammate improvvise a cadute rovinose anche all’interno dello stesso match. L’inizio dei gialli è stato perfetto e la Virtus l’ha notevolmente patito, nei primi 5 minuti i torinesi non hanno sbagliato nulla e la Vnera si è trovata ben presto in apnea (19-7 al 6′). Qui Ramagli ha rivoluzionato lo starting five inserendo prima Lawson, con Slaughter già a due falli dopo 10′, poi Stefano Gentile e Pajola. Da lì la Virtus comincia ad avere più pazienza in attacco a cercare con insistenza Lawson sotto canestro. Kenny inizia con un brivido : si becca una stoppatona da Pelle e in molti temono l’inizio di un massacro. Invece pungolato l’americano comincia a giocare la sua pallacanestro e disorienta completamente i lunghi torinesi, che non lo vedranno mai.
Il 2° quarto, che risulterà decisivo e in cui la Virtus realizza un parzialone vincendolo di 13 punti, si apre con tre piccoli in campo per Ramagli. S. Gentile, Pajola, Umeh con Ndoja e Lawson, un quintetto inedito che fa molto male a Torino. Ndoja con due bombe, Pajola con una difesa a tratti su Vujacic a tratti su Garrett, di fatto è una spina nel fianco dei giochi d’attacco di Galbiati, S.Gentile con una regia attenta e un canestro in entrata che entrerà di diritto negli hilights di giornata della Lega, consentono alla Vnera di chiudere il 1° tempo avanti 34 – 41.
Il 3° e 4° quarto si giocano in pratica punto a punto ma la Virtus è brava a non consentire a Torino di mettere mai il naso avanti. Nonostante una grandissima superiorità a rimbalzo, ma era attesa, Torino pur beneficiano di secondi e terzi tiri ha pagato percentuali al tiro da incubo :19/37 da 2 e 5/28 da 3. Il finale è stato da sfida di play off ma la Virtus, nonostante due sanguinose palle perse in attacco l’ha portata a casa. In sintesi tutti hanno portato un mattoncino per costruire questa vittoria determinante.