TABELLINO (Serie B 2017-2018 – 17a giornata – Ritorno)
CARPI-AVELLINO 0-0
CARPI (4-4-1-1): Colombi s.v.; Pachonik 6, Brosco 6, Ligi 6, Poli 6; Jelenic 5, Sabbione 6 (30′ Concas 6,5), Mbaye 6, Pasciuti 6 (65′ Garritano 5); Verna 6; Melchiorri 6,5 (90′ Mbakogu s.v.). A disp.: Serraiocco, Calapai, Di Chiara, Bittante, Giorico, Saric, Saber, Palumbo, Malcore. All.: Calabro 6.
AVELLINO (4-4-2): Radu 7; Gavazzi 6,5, Ngawa s.v. (8′ Laverone 6), Migliorini 6,5, Marchizza 4; Vajushi 6,5, Di Tacchio 6, De Risio 6, Molina 6,5; Ardemagni 4 (75′ Castaldo 6), Asencio 4 (58′ Morero 6). A disp.: Lezzerini, Casadei, Falasco, D’Angelo, Moretti, Morosini, Wilmots. All.: Foscarini 6,5.
Arbitro: Antonio Rapuano di Rimini.
Ammoniti: Marchizza (A), Gavazzi (A), Mbaye (C), Garritano (C), Poli (C).
Espulsi: 57′ Marchizza (A) per doppia ammonizione.
Recupero: 3′ p.t.; 3′ s.t.
TOP
Radu (Avellino) 7: il romeno scuola Inter non giocava, per colpa di un infortunio, dal 10 febbraio (pareggio interno per 1-1 contro il Cesena), ma alla fine Foscarini lo preferisce a Lezzerini. Compie una parata impressionante su Melchiorri al 45′, alle porte del recupero del primo tempo. Appare molto sicuro nelle uscite alte e su un tiro debole dal limite di Garritano all’80’. Rischia di commettere un fallo da rigore dubbioso sull’ex Modena al 70′, ma Rapuano vede una simulazione.
Melchiorri (Carpi) 6,5: dovrebbero dargli una medaglia al merito o qualcosa del genere. Per quasi un’ora si batte da solo contro i centrali irpini che lo chiudono perché purtroppo non viene appoggiato dai compagni (eccetto Concas). Due delle tre migliori occasioni del Carpi cadono sui suoi piedi. Al 45′ sfiora il gol con un sinistro poderoso verso la porta di Radu, altrettanto super nella sua elastica parata. Al 61′, su cross basso di Pachonik, calcia a botta sicura e Gavazzi respinge col corpo. Chiude in sofferenza per un trauma e lascia il posto al 90′ a Mbakogu.
Concas (Carpi) 6,5: entra al posto di Sabbione al 30′ e, a differenza di Verna, sembra trovarsi a suo agio alle spalle di Melchiorri. La continuità della manovra in generale non è delle migliori, però compie tanti movimenti senza palla che portano via Migliorini e Marchizza. Al 58′, in pieno centrocampo, viene steso proprio da quest’ultimo e lo porta all’espulsione. All’80’ è solo in mezzo per segnare, ma Garritano fa tutto da solo e dà un “pasticcino” a Radu.
Migliorini (Avellino) 6,5: il pilastro di una difesa che, nel corso della partita, ha perso per infortunio Ngawa all’8′ e Marchizza al 58′ per espulsione. Ottima marcatura sull’onnipresente Melchiorri, aggredito con giusti tempismi e isolato sulla trequarti.
Gavazzi (Avellino) 6,5: ala o trequartista? No, l’emergenza in difesa lo porta a giocare nell’inedito ruolo di terzino destro. Limita senza grossi problemi Pasciuti. Al 61′ evita, girandosi con il corpo in piena area di rigore, un gol di Melchiorri.
Vajushi e Molina (Avellino) 6,5: l’albanese attacca con continuità dalle parti di Jelenic e inventa qualche traversone insidioso. L’ex biancorosso copre e corre come un terzino e bilancia la squadra. Al 55′, su cross del collega di reparto, sfiora il gol di testa ma Pachonik lo chiude in extremis.
Foscarini (all. Avellino) 6,5: ha la difesa a pezzi e la reinventa con Gavazzi e Marchizza terzini, successivamente passato in mezzo dopo il KO prematuro di Ngawa. Fa quello che può con quello che ha. In regia Di Tacchio e De Risio danno sicurezze recuperando e smistando, mentre in attacco la sterilità è stata enorme. Seppur in dieci dal 58′, la squadra è rimasta solida e ha chiuso in crescendo con personalità.
FLOP
Ardemagni e Asencio (Avellino) 4: non fanno nemmeno un 10% di quello che fa o cerca di fare Melchiorri. Per la difesa di casa, annullarli è stato a dir poco semplice.
Marchizza (Avellino) 4: inizia da terzino sinistro, poi si sposta in mezzo dopo l’uscita di Ngawa. Fa un fallo evitabile, quasi sul cerchio di centrocampo, su Concas al 58′. Si prende il secondo giallo e lascia i compagni in dieci, anche se alla lunga non si è notato.
Jelenic (Carpi) 5: viene riproposto come ala destra dopo la propositiva prova contro il Parma. Si vede specialmente al 31′ quando liscia una sponda di Poli su corner (para sicuro Radu) e sulla punizione respinta parzialmente dalla barriera che porterà al “quasi” gol di Melchiorri al 45′.
Garritano (Carpi) 5: quando prende il posto di Pasciuti dà l’impressione di poter incidere con la sua freschezza, magari in campo aperto. Al 70′ cerca un rigore, ma viene ammonito per simulazione quando invece c’è un piccolo tocco di Radu sui suoi piedi. All’80’ spreca una occasione enorme in un raro contropiede, nato direttamente da una rimessa lunga di Poli, tirando basso e debole dal limite su Radu invece di servire Concas in mezzo.
MENZIONE SPECIALE TOP
50 punti per il Carpi che finalmente si salva. La “rabbia” e le critiche nei confronti di Calabro per non aver centrato i Play-off o per le formazioni che schiera ha quasi offuscato il terzo anniversario della promozione in Serie A, al termine di quello 0-0 contro il Bari in un Cabassi bagnato di pioggia. Poi vedi che l’Empoli è stato promosso in Serie A dopo l’1-1 interno contro il Novara. Vedi che in rosa ci sono Gabriel, tornato Arcangelo dopo quasi tre anni di vuoto e di tribune, e Lorenzo El Tigre Lollo. Campioni per la seconda volta, come il 28 aprile 2015. Il tempo passa, i campioni restano.
Un saluto al cielo per Erasmo Iacovone, attaccante del Carpi e bomber della promozione in C1 del 1974 con 13 gol in 32 presenze. Il 22 aprile avrebbe compiuto 66 anni. Prima della partita, la moglie Paola e la figlia Rosy sono state premiate con una targa e una maglia col numero 9.
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