Salvo; aggrappato ad uno degli ultimi giubbotti di salvataggio disponibili sulla nave della zona rossa della classifica che, giornata dopo giornata, sta lentamente cominciando ad affondare, Giuseppe Iachini trascina a riva con lui anche i nero verdi, ora partecipanti ufficiali per il sesto anno consecutivo del massimo campionato italiano di calcio, al termine dell’ennesima, estremamente sofferta, prestazione interna, al cospetto stavolta di una Sampdoria senza più nulla da chiedere al proprio campionato se non un finale dignitoso di stagione, anche perchè con lo stop di ieri paiono sbiadite anche le ultime speranze blucerchiate di agguantare in extremis un posto per la prossima Europa League, ora appannaggio esclusivo della lotta a tre che vede coinvolte Milan, Fiorentina e Atalanta. Per questo e diversi altri motivi Giampaolo decide dunque di lasciarsi andare lui in primis ad alcuni esperimenti tattici, come l’utilizzo del giovane Andersen a centro difesa e di Sala, in naftalina da mesi, sulla fascia sinistra, mentre in avanti invece Kownacki spodesta uno Zapata tra l’altro non disponibile per alcuni problemi fisici accusati nel week-end. Meno alternativo invece Iachini, che ripropone gran parte degli undici scesi in campo una settimana fa a Crotone, con la sola eccezione del ritrovato Sensi a metà campo in sostituzione di Magnanelli, ulteriore segnale (?) di un nuovo corso già all’opera, forse, nella cittadina emiliana. Di certo il primo tempo è però ancora copia sbiadita delle precedenti stagioni e negativo, al contrario, perfetto, di quella in corso, affrontata dal Sassuolo con un atteggiamento certo solido e compatto, ma assai poco estroverso in zona offensiva, dove i nero verdi per larghi tratti tendono ancora a costeggiare la gara; l’avvio al fulmicotone dei padroni di casa brucia infatti come un fuoco di paglia nei primi quindici minuti (non certo aiutato, va detto, dall’infortunio occorso a Dell’Orco al quarto d’ora), dato che in seguito, gli ospiti hanno buon gioco con il loro frangiflutti muscolare (Torreira e Barreto su tutti) a prendere possesso del centrocampo, da cui gestiscono però il pallone in maniera assai sterile, proponendosi solo di rado dalle parti di un Consigli, di fatto, inoperoso.
NELLA RIPRESA il ritmo nero verde si alza, complice una serie di buone opportunità dalle bandierina, la maggior parte delle quali passate per i piedi di un Duncan in grande spolvero, che sbatte però, come il resto della squadra d’altronde, sul muro eretto da Viviano in porta ospite, demolito solamente da una grande, ennesima intuizione di Matteo Politano che, su buon invito proprio del ghanese, trafigge l’estremo difensore ligure con un sinistro sul suo palo, garantendo ai tifosi di casa un vantaggio che Berardi e compagni sono questa volta bravi a mantenere intatto fino in fondo, non correndo in sostanza grossi rischi per portarsi, infine, alla tanto agognata quota 40.Il normalizzatore, dunque, ha colpito di nuovo, e pazienza se, salvo miracoli nel finale di campionato, il Sassuolo alla fine della fiera non avrà mai vinto una partita con più di un gol di scarto (dato abbastanza significativo se rapportato alla qualità di gioco espressa nelle scorse annate), perchè i nero verdi per il sesto anno consecutivo giocheranno un campionato di Serie A (dato ancor più significativo del precedente) potendo porre, dunque, un altro mattoncino sulla pila dei sogni fin qui costruita, impensabile anche solo da immaginare per gli emiliani non più tardi di 10 anni fa. Certo, sono stati commessi degli errori, e la buona svalutazione di gran parte dell’organico (Politano escluso) è lì a dimostrarlo, richiedendo a gran voce cambiamenti in ottica dirigenziale, come forse avverrà a breve, o magari sta addirittura già avvenendo, con sconvolgimenti che potrebbero interessare più di una testa illustre; ci sarà spazio per tutta l’estate, tuttavia, per la burocrazia; ora è il tempo della festa: il Sassuolo, per il sesto anno consecutivo, è in Serie A.
SASSUOLO – SAMPDORIA 1-0 (0-0)
REGGIO EMILIA (Stadio “Mapei Stadium – Città del Tricolore”)
Domenica 6 maggio 2018
Reti: 68′ Politano
SASSUOLO: Consigli, Lemos, Acerbi, Dell’Orco [20′ Peluso], Adjapong, Missiroli, Sensi, Duncan, Rogeiro, Berardi [88′ Ragusa], Politano [74′ Babacar]. all-Iachini
SAMPDORIA: Viviano, Bereszynski, Silvestre, Andersen, Sala, Barreto [46′ Ramirez], Torreira, Linetty, Praet [86’Stijepovic], Quagliarella [66′ Caprari], Kownacki. all-Giampaolo
Arbitro: La Penna (ITA)