nella foto : Kevin Punter la nuova guardia della Virtus Segafredo
Dove il lavoro degli uomini – mercato Virtus ha ottenuto i migliori risultati, almeno sulla carta, è certamente quello degli esterni. Esplosività, velocità e tiro sono le caratteristiche che balzano agli occhi. Iniziamo in ordine alfabetico da Pietro Aradori, che compirà i fatidici 30 anni a novembre, capitano della Nazionale, capitano delle Vnere, lo scorso anno è stato il più continuo e affidabile della truppa di Ramagli, in 31′, 15,7 punti col 53 % da 2, il 34,5 % da 3, l’86,5 % ai liberi, 4,4 rimb., 2,3 assist, cifre convincenti ma come sempre non sono bastate a farne un beniamino di tutti. Lo scorso anno ha voluto fortissimamente venire qui, quest’anno aveva offerte dall’estero ma ha riconfermato la sua scelta : cosa deve fare di più ? Per i maigoduti ce ne faremo una ragione.
Accanto a lui Amath M’Baye 29enne pure lui, ala di 206 cm. per 102 kg., viene da una deludente stagione a Milano e questo può essere un viatico importante, fallire a Milano è quasi un fiore all’occhiello. Reduce da Brindisi, inserito nel corri e tira organizzato di Sacchetti, Carter e Samuel dentro il pitturato, un pubblico caldo ed essere trasportato al Forum dove hai, dai tuoi tifosi, lo stesso incitamento e la stessa passione del torneo di Wimbledon nei giorni di pioggia, il risultato non può essere che deludente. In terra Brindisina (era sempre la serie A1) aveva fatto sfracelli : in 32′, 17,8 punti, 56 % da 2 e il 38 % da 3, 74 % ai liberi, 5,3 rimb., 2,5 assist e + 18 di valutazione. A meno che non lo narcotizzino nell’aereo che lo riporta a Bologna, questi numeri li ripeterà anche qui, semplicemente è uno di quei giocatori che ha bisogno di stare in campo a lungo, ne abbiamo visti a centinaia, ha un problema in difesa e dovrà essere aiutato.
Poi nello stesso reparto troviamo Kelvin Martin anche lui 29enne, questo sì difensore coi fiocchi (1,7 rec. media), ma uomo anche d’attacco, a Cremoma in 28′, 13 punti, col 54 % da 2, il 39 % da 3, 73 % ai liberi, 5,4 rimb., 1,5 assist, un uomo squadra e completo senza nessun dubbio.
Infine è il caso di dire dulcis in fundo troviamo Kevin Punter, 29 enne ovvio, se fosse argentino si direbbe nomen omen, il destino nel nome. Un punteros l’uomo d’attacco per definizione, l’uomo deputato a buttarla dentro. Esplosivo come pochi, garretti d’acciaio in 190 cm. Uno che dire fa canestro è semplicemente riduttivo, perchè lui fa canestro quando c’è bisogno. Ha permesso all’AEK di conquistare la Champions sia in semifinale che in finale mettendo a referto un punto al minuto : 16 punti in 16′ in fotocopia nelle due partite, partendo dalla panchina. In questi decenni di basket sono stato nauseato dai giocatori che fanno bottino a “babbo morto” quando cioè la loro squadra è sopra o sotto di 20. Lui è esattamente l’opposto, da lui si va quando il suo coach si gratta in testa perchè le soluzioni “normali” sono finite. In 2 ore di filmati non gli ho visto mettere un tiro a posto coi piedi, tutti fuori equilibrio e con le mani del difensore in faccia, cosa volete lui si diverte così e noi ci divertiremo con lui.