Dopo cinque anni, nonostante un contratto in scadenza nel 2020 (che era stato rinnovato il 5 agosto 2017), si è concluso il rapporto tra Jerry Mbakogu e il Carpi. L’attaccante di Lagos se ne va da svincolato, nella stessa maniera in cui arrivò dal fallito Padova nel luglio del 2014.
NO LEEDS FOR JERRY – Mbakogu, che compirà 26 anni il primo ottobre, non ha preso parte a nessuno dei primi step della stagione 2018-2019: raduno, visite mediche, allenamenti, ritiro di Fanano, amichevoli e Coppa Italia. All’inizio l’assenza era “giustificata” dalla possibilità di essere ceduto al Leeds, nella Serie B inglese. Col passare delle settimane, mentre i compagni cominciavano a mettere minuti nelle gambe e il mercato entrava nel vivo, la trattativa non ha spiccato il volo. Di conseguenza sono mancati i fondi per comprare Melchiorri dal Cagliari (l’ha fatto senza indugi il Perugia). Scaduto il termine per concludere l’affare, la situazione tra Jerry e il Carpi è diventata irreparabile e si è arrivati alla rescissione consensuale. Da ora può andare gratis in qualsiasi squadra.
SVALUTAZIONE – Forse hanno influito sulla mancata cessione al Leeds: 1) la condizione fisica (troppi infortuni e ricadute al ginocchio a partire dal febbraio 2015, da una trasferta pareggiata per 0-0 a Trapani, fino allo 0-0 del marzo 2018 a Cesena); 2) il disappunto e il disinteresse nei suoi confronti del nuovo allenatore, Marcelo El Loco Bielsa; 3) e l’assenza, al tavolo delle trattative, del d.s. Matteo Scala, che aveva condotto le operazioni già durante il mercato invernale e si diceva, insieme al patron Stefano Bonacini, molto fiducioso per la riuscita in estate di un trasferimento che avrebbe fatto bene alle classe del club in quanto poteva fruttare una cifra tra i 5 e i 3 milioni di euro. In chiave mercato è emblematico come Mbakogu non abbia progredito. Tre anni fa sembrava a un passo dal Borussia Dortmund o dal Torino. Storicamente nel Carpi Jerry si prendeva la scena (o avrebbe dovuto farlo) e, nel frattempo, i vari Inglese, Lasagna e Verdi (seppur frenato da un infortunio nella sua breve esperienza carpigiana) prendevano appunti in panchina per fare la differenza a gara in corso. Ora questi ultimi tre attaccanti giocano stabilmente in Serie A e possono entrare nel giro della Nazionale. Mbakogu invece dovrà ricominciare da zero.
STORIA – Jerry è stato protagonista indiscusso nel bene e nel male, toccando quasi tutte le tappe che potrebbe vivere un calciatore e tastando gli umori dei tifosi: scommessa da scoprire e valorizzare nel primo anno di Serie B; “divo” e simbolo degli ImmortAli di Castori (forse la persona che più ha creduto in lui) che conquistarono la promozione in Serie A; tra i massimi colpevoli della successiva retrocessione con prestazioni opache e due rigori mortali sbagliati contro la Lazio alla penultima giornata di A; uomo della riscossa e della riconciliazione con l’ambiente dopo l’esperienza in prestito al Sovetov in Russia (resterà indimenticabile il suo show nella Semifinale Play-off di ritorno a Frosinone di due anni fa); e infine, anche se solo per qualche partita, capitano di un gruppo che l’estate scorsa aveva perso tanti riferimenti, ma che ancora puntava tantissimo su di lui per iniziare un nuovo ciclo. Almeno fino a quando il fisico lo ha sostenuto. Lascia i colori biancorossi con un bottino di 133 presenze (104 in Serie B, 24 in Serie A e 5 in Coppa Italia) e 37 reti, che lo posizionano al nono posto nella classifica marcatori all time e lo fanno essere al momento lo straniero più prolifico di sempre. Con 33 gol è il miglior marcatore in Serie B del Carpi. Infine, le 15 reti della stagione 2014-2015 gli hanno permesso di eguagliare Emanuele Cancellato (stagione di C1 ’95-’96) come maggior numero di gol segnati in un singolo campionato.
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