“A volte ritornano”, nome di un libro del re dell’horror Stephen King, è un titolo che ben si applica a Malick Mbaye e a Emanuele Suagher. I due nuovi rinforzi del Carpi, campioni della Serie B nel 2015 con Castori approdati in Emilia per la quarta e terza volta (sempre in prestito da Chievo e Atalanta), sono stati presentati alla stampa questa mattina allo Stadio Cabassi. Il senegalese ha optato nuovamente per il 14, mentre Il Ministro ha scelto il 2 dopo aver usato il 23 nel 2014-2015 e nel 2015-2016 in Serie B.
. Malick Mbaye, centrocampista del Carpi.
Ormai dire “Bentornato Malick!” è una bella abitudine a Carpi.
“Sì, qua sono come a casa, conosco bene l’ambiente. Appena mi hanno contattato ho detto sì. Sono qui per migliorare, il mio obiettivo è dare sempre il massimo. Voglio sempre ripagare la fiducia della società. Prima di venire qui ho allungato il contratto di un anno col Chievo”.
Come valuti la scorsa stagione e cosa ti aspetti da questo campionato?
“Credo che abbiamo fatto bene nella scorsa stagione, anche se forse nelle ultime partite eravamo tutti stanchi. Ora abbiamo tanti nuovi giocatori e stiamo cercando di fare un nuovo gruppo. Speriamo di fare un grande campionato e di salvarci”.
Già hai debuttato in Coppa Italia. Dove potresti giocare con mister Chezzi?
“So giocare con un altro giocatore in mediana o da solo davanti alla difesa. Se mi chiedono di giocare terzino posso provare a farlo, non ho problemi”.
. Emanuele Suagher, difensore del Carpi.
Dopo vari corteggiamenti nelle ultime stagioni, sei ritornato al Carpi.
“Due anni fa c’era la possibilità di tornare, ma volevo fare l’esperienza in un club come il Bari. L’anno scorso sono stato ad Avellino, potevo venire a gennaio ma ho deciso di andare da Castori al Cesena. Finalmente quest’anno ce l’abbiamo fatta a ritornare insieme”.
Cosa pensi di queesto gruppo e cosa ti aspetti da te, considerando che hai avuto molti infortuni?
“Stanno arrivando tanti ragazzi che hanno tanta voglia di fare e di faticare. Me compreso, ci siamo messi tutti a disposizione. Purtroppo la sfortuna mi ha portato via la Serie A, però sono ancora giovane e spero di raggiungerla. Non si sa mai, magari lo farò di nuovo col Carpi, ma ora penso a trovare stabilità ed equilibri giusti per tornare al top dopo tanti infortuni. Siamo ancora ad agosto, sappiamo che alcune cose non vanno, però avremo tanto tempo per lavorare e migliorare. ”.
In futuro rimarresti a Carpi?
“Ho ancora due anni di contratto con l’Atalanta. È presto per parlare di questo, prima voglio raggiungere la salvezza e dopo parleremo”.
Come hai ritrovato il reparto difensivo?
“Ho la fortuna di conoscere Poli, anche se non giochiamo insieme da tre anni, e intanto sto conoscendo Pachonik e Frascatore”.
Perché hai scelto il numero 2?
“Col 23 ho avuto infortuni, per questo ho deciso per il 2 insieme al mio procuratore”.
Pur non avendoci giocato, cosa pensi della “tua” Atalanta che, in poco tempo, è diventato una squadra di dimensione europea. Ti dispiace non farne parte stabilmente?
“Essendo bergamasco, per me sarebbe un sogno giocare con la maglia nerazzurra. Quando sono tornato là, dopo la promozione col Carpi, mi sono rotto il crociato al primo allenamento e questo penso che mi abbia condizionato molto. L’Atalanta gioca un gran calcio, si vede l’impronta di Gasperini che sa lavorare coi giovani o con ragazzi che prima erano poco considerati come Cristante e Petagna. Si sta formando un gruppo solido che ogni anno cerca di alzare l’asticella anche attraverso l’Europa League. Vediamo quest’anno cosa farà”.
Ecco i video con alcuni frammenti delle conferenze.
RIPRODUZIONE RISERVATA