nella foto : Pietro Aradori nel match con Trento al Paladozza
Si dice che il capitano di una nave sia l’ultimo ad abbandonarla in un naufragio, nel caso della Virtus il capitano Pietro Aradori sarà il primo a prenderne possesso ancor prima del varo. Per Pietro, infatti, vacanze ormai concluse. Sabato 11 infatti ritornerà in palestra col fido Voltolini, per una preparazione solitaria che anticiperà il ritiro. Aradori, capitano anche della nazionale, infatti, dovrà rispondere alla chiamata di Meo Sacchetti, presumibilmente il 23 agosto in vista degli impegni azzurri tra cui spicca la partita di qualificazione mondiale in programma al Paladozza venerdì 14 settembre contro la Polonia, il giorno prima del derby del Trofeo Paola e Gigi Porelli. Il lunedì successivo 17 il ciclo si concluderà a Debrecen contro l’Ungheria. Gli impegni ufficiali e determinanti saranno preceduti da un torneo in Germania (Amburgo) contro la Repubblica Ceca il 7 e l’ 8 contro una formazione ancora da definire.
Dopo tre mesi di vacanza, intervallati dagli impegni con la nazionale, il 21 delle Vnere rischierebbe di saltare la preparazione a Sestola. Pertanto lo staff virtussino ha chiesto ad Aradori di anticipare il lavoro in solitaria. E’ chiaro che la nazionale non può occuparsi della preparazione fisica dei singoli giocatori : Sacchetti dovrà cercare nel raduno di provare schemi di attacco, le difese e trovare quella “chimica” che consenta alla squadra azzurra di non compiere passi falsi contro squadre sulla carta abbordabili.
E’ fin troppo evidente che, per Sacripanti, questo è un problema in più per l’assemblaggio della nuova squadra ma è altrettanto evidente che se prendi i giocatori buoni in nazionale di solito debbono andarci, se sono italiani…….