nella foto : Alessandro Dalla Salda qui alla presentazione tra il presidente Bucci e il vice Sermasi
Forse oggi, giorno di Ferragosto, per la prima volta dopo tre mesi dal suo insediamento, Alessandro Dalla Salda, amministratore delegato di Virtus pallacanestro, non sarà nel suo ufficio all’Arcoveggio. In quasi tre mesi dal suo insediamento infatti l’ex a.d. della Reggiana, non ha mancato un appuntamento : arrivo molto presto al mattino e alla sera la luce del suo ufficio è l’ultima a spegnersi spesso dopo le 22, tanto che qualcuno, in Virtus e fuori, ha cominciato a chiedersi che cosa abbia da fare.
La realtà è molto semplice, Dalla Salda ha ricevuto una società che da anni viveva della rendita della bacheca e dei fasti che conosciamo ma non era più al passo coi tempi del basket di oggi. Non solo la retrocessione sanguinosa ma anni precedenti di gestioni paternalistiche con risorse al lumicino, avevano reso la Virtus quella che tutti hanno visto e ahimè toccato con mano : una società di A2 da tutti i punti di vista. L’entusiasmo coinvolgente di Alberto Bucci ha fatto scoccare la scintilla, la garanzia economica della Segafredo con il carisma di Massimo Zanetti e Luca Baraldi, hanno fatto il resto e permesso di compiere un’impresa straordinaria di cui Alessandro Ramagli e tutti i suoi uomini sono stati i protagonisti. Dopo l’anno da neo promossa, uno scotto inevitabile da pagare, Zanetti e soci hanno deciso che era giunto il momento di rifondare la società dalle fondamenta. Nessuno di loro poteva avere il tempo, la forza e la capacità per farlo e dunque la scelta è caduta su chi, in altra piazza, tanto bene aveva fatto portando una società che aveva sempre vissuto campionati anonimi a due finali scudetto e alla vittoria di una coppa europea.
Qualcuno ovviamente all’inizio tra i virtussini, non per niente ritenuti a torto o a ragione il pubblico più snob d’Italia, ha storto il naso perchè Reggio Emilia è pur sempre una realtà di provincia nel basket e quindi la considerazione era : “A Reggio aveva tutto facile ma qui non siamo a Reggio, sarà dura”. Ancora Dalla Salda non ha fatto quasi nulla sul piano sportivo ma le premesse di un ottimo lavoro ci sono tutte. Intanto ha sistemato il settore amministrativo, biglietteria, logistica, sinergie con il settore giovanile, poi ha firmato tre top sponsor quali Gi Group, VB impianti e GVM Care & Research (il gruppo proprietario della Clinica Villalba), ricordo in modo molto prosaico che ogni top sponsor versa nelle casse delle Vnere alcune decine di migliaia di euro. Inoltre ha composto uno staff di un d.s. Marco Martelli, un coach come Stefano Sacripanti con relativi aiuti e assistenti, mantenuto un preparatore fisico top in Italia come Carlo Voltolini.
Attraverso queste nomine e acquisizioni ha costruito la squadra che da domenica comincerà a lavorare, se è vero che il giudizio su un governo che s’insedia si da dopo 100 giorni, quello della Virtus è, per il momento, promosso a pieni voti.