Il nuovo attaccante del Carpi Benjamin Mokulu è stato presentato questa mattina allo Stadio Cabassi. 28 anni, Mokulu è arrivato a parametro zero dall’Avellino e ha firmato un contratto fino al 2020. Intanto, nella giornata di ieri, Mbala Nzola è stato ceduto in prestito, con obbligo di riscatto in caso di promozione in Serie B, al Trapani.
Come è nata la trattativa con il Carpi?
“Dopo essere rimasto svincolato dall’Avellino ho ricevuto tante offerte dalla Serie B. Il Carpi non si era fatto sentire subito, intanto è nato mio figlio e non ho pensato ad altro per alcuni giorni. Quando sono stato contattato, mi sono subito interessato e in tre giorni si è fatto tutto senza pensarci”.
Qui prenderai il posto di Mbakogu, che era il centro del gioco del Carpi. Pensi di avere dei punti in comune con lui?
“Mi piace il gioco del Carpi. Rispetto a Mbakogu, lui è più veloce e leggero. Pure io attacco la profondità, ma ho più fisico e posso tenere la palla per far salire la squadra”.
L’hai sentito Jerry?
“No, anche se volevo chiamarlo per sapere perché è andato via”.
Affrontando il Carpi, che impressioni avevi?
“Il Carpi l’ho visto come una squadra fastidiosa. L’anno scorso, quando ero alla Cremonese, vincevamo dopo pochi secondi, gestivamo la palla e dal nulla arrivò il pareggio di Mbakogu che ci fece uscire dalla partita. Anche quando ero a Frosinone ho dei ricordi della Semifinale Play-off (sorride, n.d.r.). È una squadra che può sorprendere tutti”.
Avevi ricevuto una buona offerta dai croati dell’Hajduk Spalato. Dato che giochi in Italia da tre anni, non volevi andare in un altro paese?
“Il calcio italiano è molto famoso. Non conoscevo la Serie B quando mi prese l’Avellino, ma mi è subito piaciuta per la qualità che c’è. Ho ricevuto un’offerta dall’Hajduk Spalato, mi offriva più soldi, ma non me la sentivo di cambiare di nuovo paese. Ora sono qui, voglio fare un bel campionato e segnare tanti gol. So che devo pedalare e ritrovare il ritmo perché non gioco una partita da otto mesi (Cremonese-Spezia 1-0 del 2 dicembre 2017, n.d.r.), ma ho fame di partite e di gol, quindi non vedo l’ora di giocare”.
Due anni fa, quando eri all’Avellino, avevi avuto un alterco con alcuni tifosi del Carpi, che poi avevi definito “razzisti” su Facebook. Il tuo arrivo qui significa chiudere la faccenda?
“Mi ero dimenticato prima di firmare (ride, n.d.r.). C’era poca gente, l’arbitro non fece nulla. Non volevo comunque postare su Facebook quello sfogo. Voglio dimenticarlo per andare avanti insieme”.
C’è qualche giocatore al quali ti ispiri?
“Il mio idolo era El Fenomano Ronaldo, però per lo stile di gioco non ci somigliamo. Mi piace anche Ibrahimovic, posso ispirarmi di più a lui”.
Hai scelto il numero di maglia?
“L’ho già scelto: ho preso il 9”.
Quali sono gli obiettivi di squadra?
“Pensiamo a salvarci facendo 50 punti, poi vedremo. L’anno scorso con la Cremonese eravamo quinti dopo il girone d’andata, poi nel ritorno abbiamo faticato e stavamo rischiando di andare ai Play-out. Questo fa capire che la Serie B è molto difficile”.
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