nella foto : Carlo Voltolini preparatore atletico della Virtus Segafredo Bologna qui con il trofeo della vittoria di A2
Viene dall’odiata Siena l’uomo che da anni si occupa della preparazione fisica, e non solo, dei giocatori della Virtus. Le sue interviste, nonostante la notorietà, sono rarissime perchè l’uomo si concede poco volentieri ai taccuini, preferendo, sono parole sue, parlare con il lavoro. Carlo Voltolini 42 anni, laureato in Scienze motorie a Firenze, calciatore da giovane, triatleta per passione, ha iniziato a occuparsi di basket per la grande ammirazione verso Michael Jordan e ahimè anche per la Mens Sana di cui è tuttora tifoso (della serie nessuno è perfetto !!!). Ha iniziato la carriera come preparatore dei portieri del Siena calcio per poi passare alla preparazione fisica della squadra in generale, quando la squadra Senese era in serie A. Ha iniziato col basket a Empoli dov’è rimasto 4 anni per poi passare a Firenze per altri due. La chiamata della sua Mens Sana targata Montepaschi arriva alla fine della seconda stagione fiorentina : il primo anno aiuto di Danesi, scudetto vinto con Banchi in panchina, l’anno seguente da titolare della preparazione fisica con Marco Crespi scudetto perso a gara 7 con Milano. A quel punto la Virtus lo chiama e dopo due anni con Valli e due con Ramagli arriva la conferma con coach Sacripanti.
D. In quali condizioni hai trovato i ragazzi al ritorno dalle vacanze ? R. i nostri dovevano seguire un dettagliato programma individuale mentre i nuovi, subito dopo la firma, hanno ricevuto un programma quindicinale di preparazione. Molti di essi però seguivano già un loro protocollo che mi hanno inviato e, in molti casi, l’ho approvato in toto.
D. Come sarà il lavoro a Sestola ? R. E’ chiaro che il fatto di poter lavorare in un miglior clima rispetto a Bologna è più confortevole. Verranno svolte dal punto di vista fisico due sedute giornaliere e, nel tardo pomeriggio, i ragazzi lavoreranno con Sacripanti e il suo staff in palestra. Noi invece dovremo sudare sul campo in erba (campo da calcio dove si è allenato il Bologna n.d.r.), al mattino riattivazione e risveglio muscolare con utilizzo della forza, mentre al pomeriggio verrà svolta una seduta individualizzata per la prevenzione degli infortuni muscolari e di preallenamento.
D. Pensi che l’integrazione tra i vecchi (pochi) e i nuovi (tanti) costituirà un problema ? R. Da subito si è creato un buon clima perchè i nuovi sono comunque tutti abbastanza giovani e vogliosi di fare e mettersi in luce, si è stabilito subito un feeling e grazie a questo i nuovi arrivati hanno avuto dai vecchi informazioni sul metodo di lavoro utilizzato qui negli anni passati. Non ultimo non ti nascondo che il bagno di folla di domenica alla Porelli ha contribuito, da subito, a far capire ai nuovi l’ambiente in cui sono arrivati.
D. A questo proposito cosa cambierà nella preparazione quest’anno con la coppa ? R. Chiaramente la coppa ci costringerà a stravolgere abitudini consolidate. Intanto durante la settimana probabilmente verrà fatta un’unica doppia seduta e si decideranno le varie sedute anche in funzione degli spostamenti. Ovvio che, a questo punto, questo lavoro di Sestola è fondamentale per stabilire dei lavori fisici di routine che dovranno poi essere portati avanti durante l’anno, sfruttando tutti i ritagli di tempo che avremo in funzione degli impegni agonistici.
Non so se questa necessità in funzione della Coppa sarà un bene o un male per la squadra, sicuramente in passato qualche giocatore aveva implorato il coach di allora di dargli subito il pallone, dopo un infortunio, per schivare il lavoro di Voltolini !!