nella foto : una fase di gioco della gara di allenamento tra Virtus Segafredo e Klebs Ferrara
La Virtus conclude la prima settimana di passione, delle sette che l’attendono prima del campionato, con una utile “sgambata” come il suo coach Pino Sacripanti l’ha definita. Purtroppo anche la FIP l’ha preso in parola, infatti pur avendo la Virtus organizzato l’evento in modo perfetto ed effettuato le richieste del caso gli arbitri non sono stati inviati. Così la gara è stata arbitrata da due coach virtussini, come succede per gli allenamenti. Non è la prima “marachella” della Federazione tanto pronta ad intascare multe e gabelle, quanto incline a dimenticanze e soprusi vari. L’ultima in ordine di tempo i due pesi e due misure adottati con le squadre nazionali. Le Vnere avevano chiesto al settore squadre nazionali una deroga per poter avere Aradori fino a lunedì visto che a Pinzolo la domenica i lavoro sarebbe stato ridotto : risposta non è possibile. Peccato che Della Valle sia stato autorizzato a rientrare a Milano per proseguire la preparazione coi compagni a seguito di un non precisato “malanno fisico” che consiglierebbe una preparazione differita in loco.
Nonostante tutto ciò la Virtus si è svelata al suo pubblico in una cornice festante, un migliaio di persone dentro al palasport di Sestola tra cori, striscioni, bandiere hanno ricreato un Paladozza in miniatura. Causa un affaticamento muscolare non è della partita nemmeno Filippo Baldi Rossi (tranquilli Filippo aveva comunque avuto la sua razione quotidiana di lavoro al mattino), per cui i “reduci” della scorsa stagione sono semplicemente due : Pajola e Berti. I nuovi arrivati quindi hanno avuto il centro della scena e non hanno deluso le aspettative. Un galoppo a briglia sciolta, tanto attacco e difese allegrotte, giocatori e pubblico che, per una volta, hanno badato solo a divertirsi, come sarebbe giusto fare in simili occasioni. Non mi pare corretto, per una volta, parlare di numeri e cifre, piuttosto di sensazioni, la Virtus di quest’anno ha tutto per far divertire i tanti che la amano, in primo luogo la fisicità, complice l’ assenza di Aradori, i muscoli e i centimetri esposti ieri sono stati impressionanti. D’accordo davanti c’era una squadra di A2 ma la superiorità sotto i tabelloni è sembrata imbarazzante. Pur con tutte le riserve del caso coach Sacripanti, che non vedeva l’ora di averli in palestra dopo un’estate di filmati, ha provato ad abbozzare alcune alternative ai quintetti tradizionali : molto intrigante mettere i due centri titolari insieme in cui Kravic, dotato di una mano morbidissima da 2-3 metri, gioca in pratica da 4, con Qvale in posizione di pivot basso. Vedremo se l’esperimento ha fatto nascere, nello staff bianconero, la voglia di percorrere questa strada facendo diventare questa una stabile alternativa alle tante possibilità che questo gruppo offre. Dire che il pubblico ha già adottato i propri beniamini è riduttivo, ci sono giocatori che entusiasmano da subito ed indubbiamente Kevin Punter non ha deluso le attese, il bombardiere non ha deluso le attese : è un tiratore micidiale in grado di crearsi un tiro in situazioni impossibili, quello che serve nei campionati (e coppe) fatti di difese e contatti a volte molto ruvidi. Adesso la Virtus rientrerà in sede e continuerà la preparazione a Bologna, giocando un torneo ogni fine settimana fino all’inizio del campionato.
Per la cronaca e gli amanti delle cifre la Virtus ha vinto largamente (107-70) e, per quel che può valere, Dejan Kravic è stato il top scorer con 25 punti, seguito da Punter con 22.