nella foto : Brian Qvale il pivottone bianco nero, tra i migliori della Virtus nella semifinale del Trofeo Bertolazzi
Alla verifica della terza settimana di lavoro in questa pre season, arrivati alla 6° partita, coach Sacripanti può essere moderatamente soddisfatto. Dopo aver trascorso le due settimane precedenti a lavorare durissimo dal punto di vista fisico e a riacquistare confidenza con il gioco d’attacco individuale e a settori, i bianco neri hanno iniziato a lavorare sulla difesa che a Olbia aveva, com’era ovvio, evidenziato lacune sia sugli esterni che sui centri. Contro l’Alma Trieste si sono già visti discreti progressi sopratutto sugli aiuti, la difesa sugli esterni è stata da una parte e dall’altra senza esclusione di colpi, ancora da sistemare i meccanismi di difesa sui tagli sia verso la palla che in allontanamento. Sacripanti si è preoccupato sopratutto della difesa dei suoi lasciandoli abbastanza liberi in attacco e i risultati sono stati incoraggianti, complice anche il gioco d’attacco molto controllato dei Giuliani che comunque sono stati tenuti sotto i 70 punti.
In pratica cos’ha detto la gara ? Intanto Qvale apparso imballato in Sardegna, ha mostrato un sensibile progresso di condizione sia in attacco con movimenti fluidi e ottima mano, che in difesa dove, oltre a parecchi rimbalzi, ha rifilato un paio di stoppate impressionanti. Tra gli esterni è rientrato Taylor che insieme a Punter ha deliziato il pubblico del Palaciti con un repertorio di finte, arresti e tiro, entrate e naturalmente qualche assist. In evidente approssimativa condizione invece M’Baye, comprensibile per quella stazza, mentre Filippo Baldi Rossi, utilizzato più vicino a canestro, rispetto allo scorso anno, ha disputato un’eccellente gara risultando, come sempre, il miglior tiratore dall’arco della Virtus col 50 %. Gli altri sono stati ruotati di continuo, ha giocato meno Cappelletti e più Pajola, con un’ottima difesa su Fernandez e buone iniziative in attacco. Kravic ha giocato all’inizio al posto di Kvale con ottimo impatto, nel secondo tempo si è visto meno ma stavolta mai nella soluzione di doppio pivot e nemmeno da 4 al posto del duo M’Baye e Baldi Rossi. Martin e Coornoh hanno montato una guardia spietata agli esterni triestini.
L’Alma ha confermato le attese : squadra votata ad una difesa asfissiante, con molta fisicità sugli esterni, mancava di Peric ma Walker (25 punti) e Mosley (13) sono uno fuori e uno dentro due bruttissimi clienti.
Per la cronaca e per quel che vale alla fine la Virtus ha vinto, dopo aver condotto sempre con vantaggi minimi, per 72 a 67, pertanto domani domenica 9 settembre giocherà alle 20.30 contro l’Happy Casa Brindisi che, in semifinale, ha piegato Reggio Emilia. Punter 14, Martin 6, Pajola 6, Taylor 8, Baldi Rossi 12, Cappelletti, Kravic 6, M’Baye 4, Cournooh, Qvale 16.