Fabrizio Castori, allenatore del Carpi, ha parlato con la stampa allo Stadio Cabassi sulla partita casalinga di domani contro il Cosenza (ore 15:00). I biancorossi e i rossoblù sono quartultimi e terzultimi rispettivamente con 4 e 3 punti (zero vittorie per i calabresi), quindi si preannuncia una sfida dove entrambe le squadre cercheranno di dare un segnale forte, in modi diversi, ai bassifondi della classifica di Serie B.
Quanto vale la partita di domani contro il Cosenza?
“La classifica e i numeri dicono che domani affronteremo una squadra che lotta per la salvezza come noi, quindi sarà una partita molto delicata, difficile e importantissima. Un risultato positivo potrebbe valere doppio, ma resto dell’idea che il campionato è appena iniziato e non si possono dare valutazioni definitive. Sappiamo che tutte le partite sono difficili, ma noi dobbiamo avere la consapevolezza di aver lavorato bene e che abbiamo quella serenità che può farti esprimere al meglio”.
Cosa pensi del Cosenza e cosa speri di vedere dal Carpi?
“È una squadra difficile da affrontare, allenata da un amico di vecchia data come Piero Braglia, di cui conosco valore e temperamento. È un piacere ritrovarlo, siamo tra i veterani della categoria. Noi abbiamo lavorato bene seguendo i nostri princìpi. Non so fino a che punto vedrò la squadra che vorrei vedere, ma credo che veniamo da una settimana di buon lavoro”.
Hai recuperato qualche giocatore?
“Non ci sono per infortunio Pezzi e Piu. Rientrano Serraiocco, Poli e Jelenic. Gli altri assenti sono fuori per scelta tecnica”.
Cosa non ha funzionato a La Spezia?
“Ho rivisto la partita, tra poco vedrò anche la partita di rifinutura. A La Spezia siamo andati sotto ritmo nel corso della ripresa e abbiamo subito molto le iniziative dell’avversario. Non siamo stati aggressivi come sappiamo e questo non deve succedere. Mokulu e Arrighini al Picco li ho visti sotto tono, ma stanno migliorando giocando insieme e si sono sbloccati entrambi”.
La vittoria al Cabassi manca da otto mesi. Anche per questo vincere domani sarebbe più importante?
“Questa letteratura non mi appartiene. Non faccio tanti discorsi alla squadra, credo che ogni gara ha la sua storia. Anche la partita di La Spezia era importante, lo sono tutte… Poi ci sta che alcune vadano meglio o peggio di altre. L’importante è essere preparati per ogni appuntamento che dovremo affrontare”.
Tra i giovani non sta trovando spazi Fantacci. Non è ancora pronto?
“Fantacci si allena bene, ha delle qualità però quando sono arrivato ho detto che in questo momento, con la squadra in crisi, mi servivano certezze invece di prove ed esperimenti”.
Anche Saric, reduce dalla sua prima stagione da professionista, ha avuto poco minutaggio. Dove potrebbe essere schierato?
“Saric è un centrocampista centrale, però può fare il trequartista alla Lollo o l’esterno come faceva nella Primavera”.
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