TABELLINO (Serie B 2018-2019 – 7a giornata – Andata)
CARPI-COSENZA 1-1 (0-0 p.t.)
Reti: 47′ Pasciuti (Ca), 89′ Baez (Co).
CARPI (4-4-2): Colombi 4,5; Pachonik 6, Suagher 5, Poli 6, Buongiorno 6; Jelenic 6, Sabbione 6, Di Noia 6 (71′ Mbaye 6), Pasciuti 6,5; Mokulu 6,5 (74′ Saric 6), Arrighini 6,5 (82′ Machach s.v.). A disp.: Serraiocco, Ligi, Frascatore, Giorico, Concas, Wilmots, Piscitella, Romairone, Vano. All.: Castori 5.
COSENZA (4-3-1-2): Saracco 4; Corsi 6, Dermaku 6,5, Idda 6, D’Orazio 6,5; Bruccini 6, Verna 6 (78′ Baez 7), Garritano 6; Mungo 6; Di Piazza 5 (61′ Tutino 5,5), Maniero 5 (69′ Baclet 6). A disp.: Cerofolini, Pascali, Legittimo, Anastasio, Varone, Palmiero, Bearzotti, Perez. All.: Braglia 6,5.
Arbitro: Luigi Pillitteri di Palermo.
Ammoniti: Idda (Co), Mokulu (Ca), Dermaku (Co).
Espulsi: nessuno.
Recupero: 1′ p.t.; 5′ s.t.
TOP
Baez (Cosenza) 7: l’esterno offensivo uruguagio, preso in prestito dalla Fiorentina, entra in campo al 78′ al posto di Verna e fa il suo debutto in questo campionato. Attacca in velocità sulla destra e cerca di trascinare un Cosenza super offensivo, in svantaggio ma mai domo. Prende 7 perché, volente o nolente, ha fatto un gol incredibile, pesante, beffardo e bellissimo che ha fatto impazzire la gremita Curva Ospiti.
Mokulu e Arrighini (Carpi) 6,5: l’Uomo Grosso mette il fisico per il gioco sporco e anche un bel colpo di tacco per il gol di Pasciuti. Arrighini, pur non avendo la stazza del suo collega, sa proteggere la palla e cercare il contatto con i difensori avversari. Purtroppo hanno evidenti limiti fisici e non riescono a stare in campo per 90′.
Corsi e D’Orazio (Cosenza) 6,5: Braglia arma un Cosenza offensivo passando dal 3-5-2 al 4-3-1-2. I terzini retrocedono in difesa e, a parte i primi quindici minuti della ripresa dominati dal Carpi, hanno attaccano con costanza e pericolosità. Spesso sono stati loro a calciare i calci da fermo. Corsi si è occupato degli angoli, punto debole del Carpi messo in evidenza in due situazioni con i centrali Idda (58′) e Dermaku (76′). Colombi è stato impegnato soprattutto da D’Orazio, al quale ha parato una punizione quasi perfetta da 20 metri al 16′ e un tiro-cross che si sarebbe insaccato sul secondo palo al 61′.
Pasciuti (Carpi) 6,5: deve limitare le incursioni di Corsi e ci riesce, dando anche una mano a Pachonik. Non attacca molto, ma all’alba del secondo tempo si fa trovare prontissimo sul dischetto del rigore per segnare l’1-0 su assist di tacco eccellente di Mokulu. Per Pasciu questo è il primo gol in campionato (7° in Serie B, 22° in totale in 257 presenze). Col passare dei minuti arretra come tutta la squadra e non riesce a risalire. Al 76′ spazza sulla linea un colpo di testa di Dermaku.
Dermaku (Cosenza) 6,5: marca Mokulu anche sulla linea di centrocampo dove, alla fine del primo tempo, vengono entrambi ammoniti per un accenno di rissa. Commette un altro fallo intorno all’ora di gioco per spegnere un contropiede (è stato graziato). Poi si autogestisce, complice un Carpi che non parte mai in contropiede, e sfiora il pari di testa su un corner al 76′ (salva Pasciuti sul secondo palo).
Braglia (all. Cosenza) 6,5: la sua panchina traballa e in questo scontro salvezza ha l’obbligo di fare punti. Manda in campo un Cosenza d’attacco, che gioca un bel primo tempo e sfiora due volte il gol con D’Orazio e Di Piazza. La squadra si allunga, soffre e tiene duro nel primo quarto d’ora della ripresa, col Carpi in vantaggio precoce e in pressione forsennata. Quando i reparti si compattano, intuisce che la partita è ancora aperta e che gli avversari non ne hanno più per offendere. Quindi cambia tutto l’attacco (fuori i deludenti Maniero e Di Piazza) inserendo Tutino, Baclet e Baez e lasciando i titolari Garritano e Mungo. Avrebbe meritato il pareggio per il forcing dell’ultima mezz’ora, ma un gol surreale come quello di Baez non l’avrebbe mai immaginato.
FLOP
Saracco (Cosenza) 4: al 27′ para goffamente in due tempi una rovesciata di Arrighini. La palla gli scappa via dalle mani (sarà la pioggia?) anche a inizio ripresa su un tiro da fuori di Jelenic, favorendo così l’assist di tacco di Mokulu per il gol di Pasciuti. Il Cosenza, colpito a freddo, lascia qualche spazio di troppo in difesa e il portiere scuola Torino è bravo coi piedi e di testa in qualche uscita disperata. Complessivamente non ha avuto troppo lavoro, ma quell’errore è pesantissimo.
Colombi (Carpi) 4,5: nel primo tempo dice no a Garritano (6′) e a D’Orazio, al quale para volando una bella punizione a giro al 16′ e un tiro-cross dalla sinistra al 61′. Al 58′, su un corner, alza sopra la traversa un tocco fortuito di Idda che poteva passargli sopra la testa. Resta in apprensione fino alla fine perché il Cosenza non smette di spingere. Dopo tante ottime prestazioni (anche nelle sconfitte), commette un peccato di posizionamento (o di incertezza) sul gol di Baez all’89’. Fa un mezzo passo come se volesse saltare per prendere un cross in area, ma il pallone dell’uruguagio prende una traiettoria strana e si insacca sul secondo palo.
Suagher (Carpi) 5: in questo avvio di stagione sta faticando molto in tutto (posizione, gioco con i piedi, concentrazione, eccetera). Al 19′ si dimentica di Di Piazza su un lancio di Mungo e, per fortuna, il destro al volo è alto. Poli non può fare tutto da solo.
L’attacco del Cosenza 5: Maniero ha tirato in porta solo al 32′ (parata facile di Colombi). Di Piazza al 19′, senza marcature in area, ha agganciato/tirato alto un cross perfetto di Mungo dalla destra. Come gli attaccanti di Castori, si sacrificano e scendono ma non danno mai l’impressione di poter fare danni. I loro sostituti (Tutino e Baclet) fanno leggermente meglio.
Castori (all. Carpi) 5: sta migliorando l’intesa tra Arrighini e Mokulu, frenati soltanto dalla condizione fisica. Purtroppo i problemi rimangono ancora in una difesa troppo ballerina rispetto agli ultimi cinque anni, e in un centrocampo dove non c’è un decente tasso di qualità. Per questo ha inserito Machach all’82’, che però non giocava dalla partita di Coppa Italia contro la Ternana (prima era fermo dalla fine di dicembre 2017) e deve trovare la condizione. Oltre al coraggio del Cosenza e al pareggio di Baez, resta il fatto che il Carpi ha giocato dopo l’ingresso di Machach senza una prima punta (che sia di movimento o di puro fisico), si è messo in trincea (il rischio di prendere un gol era nell’aria) e non è mai riuscito a ripartire o ad addormentare la partita nelle vicinanze di Saracco. Con i due centrali calabresi ammoniti, sarebbe stato comodo avere un attaccante robusto come Vano (per lui 4 ingressi in campo nei minuti finali, comprese le sconfitte contro Foggia, Cittadella e Spezia) per conquistare punizioni, qualche cartellino e tempo prezioso. La sfiga al Cabassi, dove non si vince dal 29 marzo, c’è stata contro Cittadella e Brescia, ma questa volta il mister ci ha messo del suo. Si sarebbe anche vinto, ma con una sofferenza estrema.
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