nella foto : un’immagine del derby dello scorso anno al Paladozza, vinto da Milano.
Derby d’Italia del basket n. 171 una delle sfide più giocate dello sport Italiano, solo il derby della Madunina del calcio è andato in scena più volte. La Virtus è sotto, ha vinto solo 71 volte, in casa la sfida è però a vantaggio bolognese 51 – 34. Le Vnere non battono Milano al Paladozza dalla stagione 1995-96 e in assoluto dalla stagione 2013-2014 ma si giocava a Casalecchio, in una partita in cui un giovanissimo Fontecchio montò una guardia spietata ad Alessandro Gentile, oggi Fontecchio è sulla sponda opposta (Milano lo ebbe gratis per una tra le tante assurde regole del basket per cui se una squadra retrocede, i suoi contratti non valgono più) mentre Gentile è free agent (cioè a spasso). In campo 43 scudetti, e tantissimi altri trofei, per le due bacheche ci vorrebbero gli scaffali di un supermarket,fra due squadre che in campo nazionale si sono spesso spartite il bottino. In Europa invece comanda Varese e chissà ancora per quanto.
Venendo all’attualità la gara di domani (ore 17.30 Paladozza diretta Eurosport player) tra Bologna e Milano, alla secondo giornata, ha un valore di classifica pari quasi allo 0 ma la rivalità storica darà certamente molto pepe alla contesa. Sull’esito della partita, da parte Virtussina, c’è solo da appellarsi alla filosofia di Lino Banfi e del suo Oronzo Canà che dovendo giocare contro la Juventus diceva “che paura c’è partiamo da 0 a 0, in undici noi e undici sono loro”. Ecco domani partire dallo 0 a 0 è scontato, sull’esito finale anche non potrebbero esserci dubbi. Milano è una corazzata che, alla formazione vincente dello scorso anno, ha aggiunto una stella dell’nba in regia Mike James 32 gare nba coi Suns e poi stella in Eurolega, Nedovic che tutta Europa voleva, nonchè Della Valle e Burns che non hanno bisogno di presentazione. Non c’è confronto individuale che, sulla carta, non sia favorevole a Milano ma, l’unica speranza che le Vnere hanno, è in qualche “distrazione” dei bianco rossi.
In settimana Luca Baraldi, uomo di Massimo Zanetti nel CDA Virtus ha lucidato l’argenteria della bacheca Virtussina e fatto un massaggio dell’ego a tutti i tifosi delle Vnere, in pratica avvisando Milano che la Virtus sta tornando e ambisce in breve tempo a porsi come la più accreditata sfidante della formazione di Re Giorgio. Nella sua disamina, tutta condivisibile, ha fatto i complimenti a Livio Proli general mangare dell’Armani e definito un grande manager. Ognuno ha le proprie idee e da le valutazioni che ritiene giuste ma provate ad andare a dirlo al Forum, forse vi prenderebbero per pazzo. Negli anni di Armani, che fa una beneficienza alla squadra della sua città e in cui ha giocato da ragazzo senza ricavarne un cent di ritorno pubblicitario, sono stati spesi circa 30 milioni all’anno quando il budget delle altre squadre non supera quasi mai i cinque. I risultati non sono stati certo pari alle attese cone 3 scudetti ma nessuna qualificazione alle finali d’Eurolega. Inoltre la corazzata MIlano ha collezionato anche in Italia sconfitte cocenti sia nei numeri che nel modo : una su tutte l’elinimazione al primo tutno di Coppa Italia ad opera di Cantù che ridicolizzò i lunghi milanesi.
Domani quindi la Virtus deve sperare in qualche “disattenzione” dei milanesi, in qualche “sonnellino” in panchina di Pianigiani (ogni tanto gli capita) e certamente la Virtus di quest’anno ne saprebbe approfittare come la partita di Coppa di mercoledì ha dimnostrato.
Infine un vivissmo complimento alla Lega e Mamma Rai per non avere fatto in modo che questa partita si giocasse con la Rai in diretta.
Milano vicino all’Europa, la Virtus ancora lontana
gennaio 28, 2019