Dopo il debutto illuminante ed emozionante in Nazionale di Kevin Lasagna contro la Polonia, condito con l’assist decisivo per il gol di Biraghi al 92′, in questo articolo faremo un breve ripasso, in ordine cronologico, dei giocatori che hanno indossato la maglia del Carpi e dell’Italia.
Meritano una menzione a parte Salvatore Lanna (il carpigiano più presente in Serie A con 283 gettoni) e Roberto Inglese, convocati ma mai utilizzati rispettivamente da Trapattoni (2002) e Ventura (2017), anchse se per Bobby English le porte dovrebbero restare aperte.
Calciatori in Nazionale dopo aver giocato nel Carpi: 10 (comprendendo Lasagna, Lanna e Inglese che sono senza presenze).
Corbelli, Guido: ala destra di Sassuolo classe 1913 (è morto nel 1994 a 81 anni), a Carpi ha giocato in Prima Divisione nella stagione 1932-1933, totalizzando 33 presenze e 5 gol. In seguito fece molto bene in Serie B e in Serie A con le maglie di Ancona, Venezia, Atalanta, Milan e Parma. Corbelli è il primo ex giocatore del Carpi a debuttare e a segnare nell’Italia. Riuscì a fare tutto in una sola occasione, quando era un giocatore del Venezia. Il 3 marzo 1940 giocò la sua prima e unica partita con gli Azzurri, a quel tempo bi-campione del Mondo,contro la Svizzera: a Torino finì 1-1 e Corbelli fece il gol del pareggio.
Furiassi, Zeffiro: terzino destro nato nel 1923 a Pesaro, è cresciuto nella Fiorentina, club da cui giunse in prestito al Carpi per il campionato dell’Alta Italia 1944, raccogliendo 13 presenze. Militò nella Lazio per sei stagioni consecutive (1949-55) e raccolse oltre cento presenze. Fu convocato dall’Italia del c.t. Ferruccio Novo per il Mondiale in Brasile del 1950, il primo dopo il secondo dopoguerra. In questo torneo raccolse le sue uniche 2 presenze con gli Azzurri contro Svezia (sconfitta per 3-2) e Paraguay (vittoria per 2-0). Dopo dodici anni, quella precoce eliminazione pose fine alla detenzione del titolo dell’Italia che aveva vinto consecutivamente la Coppa Rimet nel 1934 e nel 1938.
Frignani, Amleto: nato a Carpi nel 1932 e morto nel 1997, Frignani è l’unico calciatore carpigiano che ha giocato nella Nazionale maggiore italiana. Ala sinistra dal talento precoce, esordì a 18 anni nella Prima Squadra biancorossa nella stagione 1949-1950, conclusa con la vittoria del Girone A della Prima Divisione Emiliana e con la conseguente salita in Promozione (attuale Serie D). Contribuì a tale traguardo con 13 gol in 34 presenze. Da lì in poi ecco una veloca salita dalla Serie B con la Reggiana fino ai cinque anni con il Milan (campione d’Italia nel 1955 e primo marcatore italiano in Coppa dei Campioni in una sconfitta per 3-4 contro i tedeschi del Saarbrucken) e gli ultimi acuti con Udinese e Genoa, dove si ritirò nel 1962. Tra l’altro è il carpigiano più prolifico in Serie A con 41 reti. Con la maglia dell’Italia Frignani raccolse dal 1952 al 1956 14 presenze e 6 gol, tenendo a lungo una media di una rete ogni due partite. Debuttò timbrando contro la Svizzera (2-0 a Palermo in Coppa Internazionale), poi ne fece due all’Egitto nelle Qualificazioni al Mondiale 1954 (1-2 a Il Cairo e 5-1 a Milano). Prese parte al torneo svolto in Svizzera con il numero 21 sulle spalle: dopo il KO per 2-1 contro la Svizzera, Frignani esordì segnando nella seconda partita del Gruppo 4, vinta per 4-1 contro il Belgio. Il commissario tecnico ungherese Lajos Czeizer lo confermò in squadra per lo spareggio per accedere ai Quarti di Finale contro gli elvetici, che però viene perso con un terribile 4-1. Le ultime prestigiose reti di Frignani con la Nazionale sono state utili per battere in amichevole l’Argentina (2-0 a Roma, segnò dopo solo 28 secondi) e la Germania Ovest a Stoccarda (2-1). Le ultime tre presenze furono contro Jugoslavia (crollo in Coppa Internazionale a Torino per 4-0), Germania Ovest (amichevole vinta a Roma per 2-1) e Irlanda del Nord per le Qualificazioni al Mondiale 1958 (1-0), al quale poi l’Italia non partecipò in quanto battuta e sorpassata nel Gruppo 8 proprio dagli irlandesi, vittoriosi per 3-2 a Belfast. Per la carriera avuta, è probabilmente il calciatore carpigiano più importante di sempre.
Bagni, Salvatore: correggese classe 1956, fu uno dei principali talenti usciti dalle Giovanili del Carpi. In Prima Squadra giocò come ala destra solo due stagioni in Serie D tra il 1975 e il 1977, realizzando 23 gol in 61 presenze. Come Frignani, approdò velocemente in Serie A e qui si impose giocando tra Perugia, Inter (vinse la Coppa Italia 1982) e Napoli (nel 1987 ottenne il double campionato-Coppa Italia), prima di chiudere la carriera in Serie B ad Avellino nel 1989. Fu presidente del Carpi nella stagione 2001-2002 conclusasi con la promozione in Serie D dall’Eccellenza dopo il fallimento societario del 2000. Con la maglia dell’Italia Bagni ha disputato dal 1981 (esordì nello sperimentale Mundialito uruguagio in un 1-1 contro l’Olanda) al 1987 41 partite con 5 gol, arretrando a centrocampo come nei club. I primi tre centri, arrivati tra febbraio e aprile del 1984, furono consecutivi contro Messico (5-0 a Roma), Turchia (vittoria per 2-1 a Istanbul) e Cecoslovacchia (1-1 a Verona). Nel giugno 1985, in amichevole a Città del Messico, aprì le marcature in una vittoria per 2-1 contro l’Inghilterra. Bearzot lo convocò per il Mondiale messicano del 1986, dove Bagni indossò la maglia numero 10 e giocò da titolare le quattro partite dell’Italia, eliminata agli Ottavi contro la Francia di Platini. L’ultima rete, così come le ultime presenze, fu in una vittoria a Bergamo per 5-0 contro Malta, valida per le Qualificazioni all’Europeo del 1988.
Inzaghi, Simone: nato a Piacenza nel 1976, tre anni dopo il fratello Filippo, Simone diede i primi calci nelle Giovanili del Piacenza. Nel 1994 andò in prestito al Carpi in C1. Da poco maggiorenne, sotto la guida di mister De Biasi raccolse 10 presenze (1 in Coppa Italia) ma nessun gol. Dopo un buon apprendistato tra C2 (Novara e Lumezzane) e C1 (Brescello), esordì col botto in Serie A col Piacenza nel 1998-99 mettendo a referto 15 gol in 30 presenze. Si guadagnò l’interesse della Lazio, dove rimase tra alti e bassi fino al ritiro nel 2010. Con le Aquile vanta 196 presenze, 55 gol e ben sette trofei: Supercoppa Europea nel ’99 contro il Manchester United, lo Scudetto del 2000, tre Coppe Italia (2000, 2004 e 2009) e due Supercoppe Italiana (2000 e 2009). Con 20 gol è il miglior marcatore della Lazio nelle competizioni UEFA e le quattro reti in un 5-1 al Marsiglia nel 2000 lo rendono l’unico calciatore italiano ad aver segnato un poker in una sola partita di Champions League. Tra il 2000 e il 2003 giocò 3 partite con l’Italia, debuttando in un’amichevole persa contro la Spagna per 2-0 a Barcellona. In quell’occasione affiancò in attacco il fratello Filippo. In seguito fu convocato da Trapattoni e disputò altre due amichevoli vinte contro Inghilterra (1-0 a Torino) e Romania (2-0 ad Ancona).
Materazzi, Marco: nato a Lecce nel 1973, Materazzi è l’ex giocatore del Carpi che più ha legato il suo nome alla Nazionale. Matrix fu prestato in C1 al Carpi dal Perugia, allora militante in Serie A, nell’estate del 1996. Diventato in breve tempo un pilastro della difesa di mister De Canio e un bomber a sorpresa (18 presenze in campionato e 8 in Coppa Italia con 7 e 2 gol rispettivamente), il club umbro lo riportò alla base nel mercato invernale facendo debuttare in Serie A. Da lì in avanti Materazzi ha giocato sempre ad alti livelli, consacrandosi nell’Inter dal 2001 fino al 2011, vincendo 15 titoli (5 campionati di Serie A, 4 Coppe Italia e Supercoppe, la Champions League del 2010 e il Mondiale per club). Dal 2001 fino al 2008 ha trovato spazi anche in Nazionale, pur essendo quasi sempre una riserva di Cannavaro e Nesta, giocando 41 partite. Il momento più alto lo visse nel vittorioso Mondiale di Germania 2006, dove divenne uno dei protagonisti meno attesi dato che divenne titolare dopo l’infortunio di Nesta contro la Repubblica Ceca. 4 presenze, un cartellino rosso agli Ottavi contro l’Australia) e soprattutto i suoi unici 2 gol in Azzurro: il primo proprio contro i cechi (2-0 per passare agli Ottavi) e nella Finale contro la Francia (1-1 dopo 120′ e 5-4 dopo i rigori dove Materazzi realizzò il secondo). Ha partecipato, sempre con il numero 23, agli Europei del 2004 e del 2008 (l’ultima presenze fu in una sconfitta per 3-0 contro l’Olanda nella gara inaugurale del girone) e al Mondiale di Corea-Giappone 2002. Qui giocò solo nella sconfitta per 2-1 contro la Croazia (anche qui prese il posto dell’infortunato Nesta) e in pieno recupero gli annullarono, per un inesistente fallo in attacco di Inzaghi, il 2-2 “segnato” con un lancio lungo dalla sua difesa che non fu deviato da nessuno.
Verdi, Simone: attaccante del Napoli classe 1992, Verdi si riscoprì a Carpi in Serie A con 8 presenze e 3 reti dopo un avvio di carriera promettente tra Serie B e Serie A (Torino, Juve Stabia ed Empoli) e un’esperienza poco felice in Spagna all’Eibar, pur ostacolato da qualche infortunio. Il Milan, dove è cresciuto calcisticamente, lo scaricò al Bologna nel 2016 e da questa estate è un giocatore del Napoli, che lo ha pagato 20 milioni. In Nazionale Verdi per ora ha raccolto 4 presenze, equamente divise tra la gestione Ventura pre-eliminazione dal Mondiale di Russia 2018 (vittoria per 2-1 in Olanda e pareggio beffardo a Torino nelle Qualificazioni mondiali contro la Macedonia per 1-1) e l’avvio della gestione Mancini, il quale lo convocò per la sua prima assoluta (vittoria in amichevole a San Gallo contro l’Arabia Saudita per 2-1) e nel pareggio a Torino per 1-1 contro l’Olanda.
Calciatori in Nazionale prima di andare al Carpi: 3.
Rovesi, Tazio: difensore nato a Moglia nel 1947 e morto a Bologna nel 1999, militò in rossoblù dal 1963 al 1979 (vinse lo Scudetto nel 1964), quando andò all’Hellas Verona. È secondo con 459 presenze nella classifica dei giocatori più presenti della storia rossoblù dietro a Giacomo Bulgarelli. Si ritirò a Carpi in Serie D, disputando 59 partite dal 1981 al 1983. Con l’Italia solo una presenza nel 1971 in un pareggio a Roma per 2-2 contro l’Austria, valido per le Qualificazioni all’Europeo del 1972.
Zaccardo, Cristian: difensore classe 1981, Zac fu campione d’Europa Under 21 nel 2004 e poi campione del Mondo nel 2006 (in entrambi i casi in Germania), quando in quel momento giocava nel Palermo. Precedentemente aveva ben figurato con il Bologna, club dove si è formato. Nel Mondiale 2006 partì titolare come terzino destro contro Ghana e Stati Uniti, ma l’autogol del definitivo 1-1 contro gli americani gli tolse il posto, quindi Zambrotta cambiò fascia andando a destra e Grosso si spostò a sinistra. Lippi comunque lo fece entrare a partita in corso nel Quarto di Finale vinto per 3-0 contro l’Ucraina. L’ultima delle sue 17 presenze fu a Siena in un’amichevole vinta per 2-0 contro il Sudafrica. L’unico gol, arrivato l’8 ottobre 2005 a Palermo contro la Slovenia, diede all’Italia la qualificazione matematica al Mondiale tedesco. A Carpi, nella stagione 2015-2016, raccolse 29 presenze (27 in A e 2 in Coppa Italia) e 1 gol decisivo contro il Genoa in una vittoria per 2-1 al Ferraris. Attualmente è svincolato dopo due anni vissuti tra Vicenza in Serie B e Hamrun Spartans nella Serie A maltese.
Borriello, Marco: attaccante nato nel 1982, Borriello ha giocato e segnato in Italia con 13 squadre diverse, compreso il Carpi dove militò dall’estate del 2015 fino al gennaio 2016. In biancorosso realizzò 5 gol (4 in A, 1 Coppa Italia) in 14 presenze (12 in campionato), prima di rompere con Castori e con lo spogliatoio (come accadde a Cagliari e alla SPAL). Da qualche mese è stato tesserato dall’Ibiza, squadra di Serie C spagnola. Con l’Italia ha giocato 7 partite, senza reti, dal 2008 fino al 2011. Grazie ai 19 gol con il Genoa (in quella che forse fu la sua migliore stagione), nel 2008 il c.t. Donadoni decise di convocarlo per l’Europeo in Austria e Svizzera, pur senza mai schierarlo data la concorrenza di Toni, Di Natale, Cassano e Quagliarella.
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