Fabrizio Castori, allenatore del Carpi, ha parlato con la stampa allo Stadio Cabassi sulla partita in trasferta di domani contro l’Ascoli, valida per l’ottava giornata di Serie B (ore 15:00).
Come sta il Carpi dopo la sosta?
“In queste due settimane abbiamo lavorato sull’aspetto fisico, cercando la brillantezza e il cambio di passo che ci sono mancati nelle ultime gare. Mi aspetto un passo in avanti in termini di agilità e aggressivà, ma credo che saremo al top dopo la prossima sosta”.
C’è qualche assente?
“Sono 25 i convocati. Poli non c’è, ieri ha avuto un problema intestinale e non è in condizioni di giocare. Non ci sono nemmeno Concas, Piu e Vano per problemi muscolari. Buongiorno ha fatto la rifinutura e ha la gamba giusta perché ha giocato con l’Italia Under 20. Con l’assenza di Poli dovrò valutare altre cose, anche perchè Pezzi si è ripreso da poco”.
Che sensazione avrai tornando ad Ascoli? Che squadra vi troverete davanti?
“Tornare a casa è sempre un’emozione, ma ormai sono abituato. Sono occasioni che mi danno soddisfazione a livello professionale e umano. Quelle accoglienze, come l’anno scorso quando sono venuto qui col Cesena, sono un premio alla carriera. La partita è molto importante per noi e dobbiamo affrontarla nella miglior maniera possibile. Troveremo di fronte una squadra forte fisicamente, con una società ambiziosa e una tifoseria che spinge in maniera encomiabile. Ninkovic e Troiano sanno calciare da fermo e in rosa ci sono almeno sei calciatori pericolosi in queste situazioni”.
Hai qualche rimpianto per i punti persi nel finale contro Brescia, Spezia e Cosenza?
“Possiamo recriminare sul rigore sbagliato contro il Brescia nel finale, o sul pari del Cosenza. Dobbiamo lasciare da parte queste cose e andare avanti. Non mi piace guardare indietro, ma cercare di studiare gli errori per risolverli”.
Quanto orgoglio ti ha dato vedere Lasagna in Nazionale?
“È una soddisfazione, sono molto contento perché è un premio anche per il Carpi e il suo modo di fare calcio. Il tempo ci ha dato ragione, Giuntoli aveva visto bene. Avevo una squadra forte, tutti sono cresciuti in maniera importante e alcuni stanno in Serie A. Se i giovani italiani non giocano, non miglioreranno mai. Anche Inglese e Verdi sono nel giro della Nazionale”.
Hai qualche dubbio di formazione?
“I dubbi li ho a inizio settimana, ora ho le idee chiare. Io gioco con il 4-4-1-1 o il 4-4-2. Durante la partita si può cambiare, ma il Carpi è conosciuto dagli avversari e deve avere la capacità di tenere alto il gioco con aggressività”.
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