Fabrizio Poli, difensore e capitano del Carpi, ha parlato questo pomeriggio allo Stadio Cabassi con la stampa. I biancorossi, terzultimi in Serie B con 5 punti (5 sconfitte in 8 partite), avranno in questo fine settimana il loro turno di riposo, ma si prepareranno per la gara al Cabassi in notturna di marterdì prossimo contro il Palermo. Per imposizione del patron Bonacini, la squadra partità da domani in un ritiro a tempo indeterminato vicino a Parma.
Come hai visto la partita di Ascoli, preceduta da partite molto gagliarde?
“Ho visto la partita da casa, un passo indietro c’è stato. Anche contro il Cosenza, nonostante il loro gol fortunato, non abbiamo fatto una grande prestazione. Siamo stati una squadra operaia per due partite e i risultati sono arrivati o sono sfuggiti per poco. Poi ci siamo seduti e non possiamo farlo”.
Cosa vi manca?
“Ci manca andare in campo sapendo di poter battere chiunque con il nostro stile. Sappiamo anche che siamo inferiori tecnicamente rispetto alla maggior parte dei nostri avversari, ma dobbiamo mettere più voglia e cattiveria agonistica. Per questo motivo, quando prendiamo gol, non dobbiamo tirare i remi in barca. Mi sarebbe piaciuto essere ad Ascoli, forse non cambiava molto ma non c’è stata la reazione che deve avere una squadra con la nostra classifica”.
Eri vicino a essere ceduto in estate?
“Questa estate ci sono state voci, ma non sono stato vicino ad andare via. Ero e sono capitano di questa squadra e non c’è stato nulla di concreto per lasciare il Carpi”.
Fisicamente come stai dopo l’influenza che ti ha escluso dall’ultima partita?
“Negli ultimi due anni ho fatto circa 80 presenze, giocando sempre e stando bene. In questo inizio di campionato ho avuto un paio di infortuni muscolari, poi l’influenza è capitata in un momento sbagliato. Ci può stare nella carriera qualche problema fisico, ma la mia discontinuità attuale di presenze non c’entra niente con il lavoro estivo”.
In inverno potrebbe tornare Lollo. Quanto conterebbe in questo Carpi?
“Lorenzo sarebbe un gran colpo di mercato, soprattutto per lo spogliatoio perché è uno che si fa sentire. Lo conoscono tutti, ci darebbe una grande mano”.
Cosa pensate del ritiro e della difficoltà a tornare in gara quando passate in svantaggio?
“Il ritiro deciso dalla società è un segnale e lo consideriamo giusto. Siamo i primi a sapere che non possiamo continuare così e ci serve una svolta. Ci dobbiamo compattare e stare via tutti insieme per trovare delle certezze che sono mancate. Alle prime difficoltà non riusciamo a rialzarci, è come se pensassimo che è tutto perso e così ci affossiamo da soli. Da professionisti dobbiamo trovare il rimedio per riemergere quando andremo di nuovo in svantaggio. Noi siamo impostati per fare i contropiedi e non possiamo prenderli noi come è successo ad Ascoli. Dobbiamo mettere più attenzione in questi casi”.
Il gioco del Carpi in profondità è fattibile con Mokulu?
“Mokulu viene da un infortunio e ha grande talento. È più pesante di Mbakogu per chili, ma sa attaccare la profondità. Con lui si può giocare come si è fatto negli ultimi anni”.
Cosa pensi della decisione del TAR del Lazio che vuole accogliere, dopo otto turni di campionato, i ricorsi delle squadre non ripescate?
“Da calciatore italiano, la Lega B ne esce male per questa situazione. Che sia un campionato a 19 o 22 squadre, la salvezza per noi è vitale”.
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