CARPI (3-5-2): Colombi 5,5; Poli 6, Suagher 6 (83′ Concas s.v.), Buongiorno 5,5; Pachonik 5, Jelenic 6, Sabbione 5, Di Noia 5,5 (76′ Wilmots 5,5), Pezzi 3; Mokulu 5 (62′ Machach 5), Arrighini 5. A disp.: Serraiocco, Barnofsky, Mbaye, Pasciuti, Piscitella, Fantacci, Romairone, Vano, Van der Heijden. All.: Castori 5.
PALERMO (3-4-1-2): Pomini s.v.; Pirrello 6 (71′ Salvi 6), Struna 7, Rajkovic 6,5; Rispoli 4, Haas 6,5, Jajalo 7, Mazzotta 6; Falletti 6,5; Nestorovski 7,5 (76′ Puscas 6), Moreo 6,5 (83′ Szyminski s.v.). A disp.: Brignoli, Avogadri, Accardi, Ingegneri, Aleesami, Fiordilino, Chochev, Embalo. All.: Stellone 7.
Arbitro: Niccolò Baroni di Firenze.
Ammoniti: Sabbione (C), Rajkovic (P), Pezzi (C), Jajalo (P), Pirrello (P).
Espulsi: 45’+1 Pezzi (C) per doppia ammonizione, 66′ Rispoli (P) per gioco scorretto.
Recupero: 1′ p.t.; 5′ s.t.
TOP
Nestorovski (Palermo) 7,5: il bomber macedone è una spina nel fianco difficile da estrarre. Si muove dappertutto, gioca per i compagni con grande disponibilità e sa sempre che giocata fare. Nella vittoria al Cabassi per 3-1 dell’anno scorso fece doppietta e assist. Questa volta si “limita” a stampare il definitivo 3-0 da due passi su assist di Moreo (quinto gol in campionato, 30° in 82 presenze con la maglia del Palermo).
Jajalo (Palermo) 7: aiutato dal promettente Haas (dà l’assist per l’1-0 di Falletti e fa espellere Pezzi), il serbo detta legge a centrocampo e orchestra le azioni dei suoi compagni con saggezza. Viene ammonito, ma non si scompone. Costruisce, rompe e segna anche il 2-0, avventandosi come un rapace sul tiro di Nestorovski respinto da Colombi.
Struna (Palermo) 7: Stellone, da quando è arrivato, ha posto il gigante sloveno, dotato di una personalità straripante, come colonna portante per la rinascita difensiva della sua squadra. Con Mokulu vince, senza nemmeno troppa fatica, un vero scontro tra pesi massimi. Trasmette sicurezza a Rajkovic e Pirrello (giocheranno ammoniti per buona parte della partita) e, quando può, imposta la manovra. Mette lo zampino sul 3-0 di Nestorovski, quando si proietta in avanti palla al piede e filtra perfettamente per l’assist di Moreo. Si prende, come era giusto, gli applausi della Curva Bertesi-Siligardi.
Stellone (all. Palermo) 7: coglie la terza vittoria in quattro gare e proietta il Palermo verso il primo posto. Sta dando un’impronta più definita a una squadra che, con Tedino, era fuori rotta nonostante il grosso potenziale. Tra i suoi meriti ci sono il rilancio di Struna (sempre titolare nella sua gestione) e la fiducia in Haas (mancava Murawski) e Falletti (out Trajkovski per squalifica), sbloccatosi dopo un ambientamento difficile. Il turn over (dentro Pomini, Rispoli, Mazzotta e Moreo) ha dato frutti, ma lui sembra saper gestire una rosa fuori categoria. In ricordo delle battaglie campali contro il suo Frosinone tra il 2014 e il 2016, bisogna pure dire che ha trovato di fronte un Carpi troppo debole.
Moreo (Palermo) 6,5: arrivato in Sicilia a gennaio e riscattato in estate dal Venezia, il ragazzo finora non ha dimostrato di avere tanto feeling con la porta (solo un gol in questo 2018), però non è mancato in generosità. Ha avuto due occasioni (al 50′ para Colombi, al 64′ il sinistro a giro esce di poco) e ha usato la stazza e le lunghe leve per fare la guerra contro i difensori carpigiani, aprendo spazi per esaltare la tecnica di Nestorovski, premiato con l’assist del 3-0.
Falletti (Palermo) 6,5: squalificato Trajkovski, Stellone lancia il 25enne trequartista uruguagio alle spalle delle due punte. Al 6′, su passaggio di Haas, fa tutto con il destro (nasconde la palla a Buongiorno con un paio di tocchi da calcetto) e apre le marcature con un diagonale chirurgico. Come quasi tutti i compagni, fa sempre la cosa giusta e contribuisce come regista aggiunto alla connessione tra attacco e centrocampo. Al Bologna ha deluso, ma in Serie B è un lusso se prenderà confidenza.
Jelenic (Carpi) 6: lo sloveno, fino all’espulsione di Pezzi, si propone in avanti con galoppate e cross interessanti. Purtroppo nella ripresa è costretto a coprire per non lasciare solo Pachonik, quindi non riesce a innescare le punte o ad offendere come stava facendo. Le occasioni migliori per Arrighini al 20′ (stessa mattonella del gol al Brescia, ma questa volta il tiro è altissimo) e Buongiorno (colpo di testa su corner, a lato di un soffio) sono nate dai suoi piedi.
FLOP
Pezzi (Carpi) 3: contiene abbastanza bene Rispoli (molto light rispetto ad un anno fa), ma si fa cacciare con due ammonizioni tra il 39′ (fallo su Rispoli) e l’unico minuto di recupero del primo tempo, quando atterra Haas in un contropiede che non era nemmeno iniziato. Lascia così il Carpi in svantaggio di un gol e con la zavorra di giocare il secondo tempo in dieci contro una corazzata. Stagione da horror, tra infortuni a partita in corso (ha retto 90′ solo a Foggia, poi è uscito rotto contro Cittadella, Verona e Perugia) e un’espulsione di questo tipo. Roba da… Pezzi.
Rispoli (Palermo) 4: l’unica macchia nella vittoria del Palermo è l’espulsione diretta di Rispoli, arrivata poco dopo il 2-0 di Jajalo per un fallo a bordocampo su Di Noia con annessa tacchettata sul ventre. Partita normale fino a questa pazzia.
Mokulu e Arrighini (Carpi) 5: non riescono ad associarsi. Mokulu viene annullato da Struna. Arrighini si sbatte e lotta contro Pirrello (che rischia in un paio di occasioni il secondo giallo). Si mangia l’1-1 al 20′, calciando altissimo dalla stessa mattonella del gol contro il Brescia. Il Carpi crea poche occasioni e gli sta mancando il cinismo. Disgraziatamente non hanno ricambi adeguati nel loro reparto (Vano e Van der Heijden).
Pachonik (Carpi) 5: nel crollo della difesa (in parte comprensibile dato l’alto livello del avversario), il tedesco conferma che ormai va in difficoltà contro qualsiasi squadra. Non attacca mai con pericolosità.
Castori (all. Carpi) 5: la squadra ha grossi limiti (personalità, fragilità e pochissima pericolosità), lui fino a gennaio dovrà lavorare con questi giocatori, tirare fuori l’olio dalle pietre e scoprire qualche alternativa. Il Palermo ha schiacciato da subito il Carpi, poi il rosso di Pezzi ha ridotto qualsiasi accenno di pareggio. Sull’1-0 vuole inserire Machach, il cambio tarda perché la palla non esce e il Palermo trova beffardamente il raddoppio. Fa debuttare Wilmots, uno che forse non risolverà tutti i problemi ma almeno ha cercato di dare qualcosa a livello di tecnica e gioco, nonostante il risultato.
Di Noia (Carpi) 5,5: buon primo tempo, dove a volte si è proposto in attacco e gli hanno annullato per fuorigioco l’1-1. Nel secondo tempo, in dieci uomini, cerca di contrastare con Sabbione le iniziative ospiti, senza particolare successo perché la palla viene recuperata e persa in pochi tocchi. Fa espellere Rispoli prendendo una scarpata sul corpo.
MENZIONE SPECIALE TOP
I tifosi del Carpi che, nella Curva Bertesi-Siligardi, hanno cantato e saltato fino alla fine della partita. Saranno pure pochi, ormai succede da anni, nemmeno la Serie A e il ritorno al Cabassi hanno contagiato la città. Però si è visto che tengono tantissimo alla maglia e al club. Uniti bisognerà trovare il modo di uscire dal tunnel.
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