Fabio Concas, centrocampista del Carpi, ha parlato questo pomeriggio con la stampa per raccontare le sue impressioni sul pareggio per 1-1 ottenuto a Crotone, favorito dal suo primo gol in campionato, e sulla prossima partita che si giocherà al Cabassi contro il Benevento (sabato 10, ore 15:00).
Quanto vale il tuo gol, con tanto di dedica col pancione, allo Scida e cosa vi ha lasciato il pareggio?
“Ho fatto un gol importante per la squadra, per il morale e per quello che è successo prima. Siamo stati strigliati dalla società perchè ultimamente facevamo prestazioni non alla nostra altezza. Sappiamo che è un’annata diversa dalla altre, dove lottiamo per obiettivi diversi. La squadra è viva, a fine primo tempo credevamo che potevamo tirarla su. Sarò papà per la seconda volta, quindi la dedica è per la mamma e per lui (sorride, n.d.r.) che arriverà a fine gennaio”.
Avevate timore di non riuscire a pareggiare?
“Eravamo ultimi e giocavamo in uno dei campi più difficili della B. C’era tensione, anche perché venivamo da una serie di partite brutte sul piano della prestazione. Quando parti bene come a Crotone, ma vai comunque sotto, sembra cadere tutto addosso, però c’è stata una reazione quando altre volte eravamo morti dopo aver preso gol. Questo non fa parte del dna del mister e nemmeno del nostro. Dovevamo riprendere la partita a tutti i costi, dopo l’1-1 potevamo vincere o perdere nel finale. Quindi ci teniamo stretto il punto e speriamo di andare avanti così”.
Dopo dieci partite, come valuti questo Carpi nella lotta per la salvezza?
“La squadra è buona, compatta e con elementi da Carpi, anche se alcuni ancora non hanno potuto mostrare le loro potenzialità. Sabato è una partita importante e se vinceremo faremo un bel salto in avanti. Vogliamo uscire da questa situazione e abbiamo le carte in regola per farlo”.
Sabato rivedrai da avversario Gaetano Letizia, un ex storico.
“Ritroverò un grandissimo amico, con cui ho vissuto momenti bellissimi, anche nei momenti negativi. Sarà bello rivederlo dopo tanto tempo. Mi sorprende che sia in Serie B perché è uno dei migliori giocatori con cui ho giocato. L’anno scorso fu uno dei migliori del Benevento in Serie A ed è rimasto in una grande squadra che vuole vincere il campionato”.
Tornando indietro di un anno, voi veterani pensate ancora alle Finali Play-off contro il Benevento? Che squadra troverete al Cabassi?
“Forse ha chiuso un ciclo di 4-5 anni che è stato fantastico. A noi vecchietti è rimasta sul grpppone quella Finale. Sicuramente loro non verranno qui per fare una passeggiata, ma per fare punti dovranno uscire abbastanza male dal campo. Dal centrocampo in su hanno qualità immensa e possono fare danni in qualsiasi momento. Dobbiamo metterla sul piano agonistico, aggredirli e non farli respirare. Sabato può essere per noi la partita della svolta”.
Cosa pensi della sospensione del ritiro dopo la sconfitta contro il Palermo?
“Il mister lo conosco da anni, è esperto e sa gestire queste cose. Non volevamo deluderlo per l’ennesima volta e ci tiene forse più di noi alla nostra situazione”.
Ti trovi bene con Mokulu e Arrighini? Ti vedresti come attaccante di riferimento se Arrighini non recuperasse dall’infortunio?
“Non lo so, stiamo provando delle soluzioni. Speriamo che recuperi Andrea dato che non c’è Benjamin per squalifica. Sono giocatori completamente diversi, ma mi trovo molto bene con entrambi. Arrighini si muove molto, difende e attacca gli spazi. Mokulu è uno che ha fisico, tiene palla e fa salire i compagni. Devono fare vedere cosa valgono, sono due ottimi calciatori con potenzialità importanti”.
Come procede l’ambientamento di Machach?
“Zizou è entrato bene domenica, si sta integrando con noi. È un ragazzo giovane, all’inizio ha sbagliato lui e forse anche noi nell’approccio, ma alla fine vi dico che è un ragazzo buono che ha bisogno di essere supportato. Tutti, me compreso, cerchiamo di dargli una mano. Carpi deve essere per lui un trampolino di lancio. Se ha la testa giusta, può ambire a grandi squadre di Serie A”.
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