nella foto : Pino Sacripanti guiderà stasera la Virtus per la 5° volta in Champions league
Pino Sacripanti coach delle Vnere dovrà ricorrere a tutta la sua esperienza e alle doti di grandissimo motivatore che amici e nemici gli riconoscono per rivitalizzare in soli 3 giorni una truppa strapazzata a Venezia. La Virtus che aveva impiegato 2 mesi a costruirsi un’identità precisa di squadra in cui tutti si aiutano, che lotta su tutti i palloni e non muore mai, dal giorno della sconfitta con Cremona, inaspettata sopratutto nelle dimensioni rotonde, sembra aver smarrito le proprie certezze sulle quali aveva collezionato un 3 su 3 in coppa e un 2 su 3 in campionato, inchinandosi soltanto all’Armani ma sbancando sia Trieste (incompleta ma sulle ali dell’entusiasmo per il debutto in A dopo tanti anni) e Avellino una delle prime 4 del campionato scorso, come dire non pizza e fichi. Dalla gara interna con la Vanoli sono arrivati due sonori ceffoni in campionato e una stentata vittoria in coppa dopo un primo tempo da 1/13 al tiro.
Fare una diagnosi dall’esterno sulla malattia Virtussina è impossibile, solo chi vive lo spogliatoio e ne conosce le dinamiche può farlo, quindi chi meglio di Sacripanti e il suo staff ? Vanno quindi lasciati lavorare in pace concedendo loro i tempi per rimettere in carreggiata la squadra. Perfortuna Pino, a giudizio dei giocatori che hanno lavorato con lui, è un grandissimo motivatore e saprà certamente venire a capo del problema che non può essere fisico ma caratteriale, inutile girarci attorno la Virtus difende male e per larghi tratti della gara è troppo remissiva. Fino a domenica si diceva : dovrebbero esserci 5 Martin, purtroppo Sacripanti ne aveva a disposizione uno solo e adesso, per parecchio tempo, non avrà nemmeno quello ma, già in conferenza stampa, il coach ha dettato la linea : basta piangersi addosso bisogna andare in campo con energia ed entusiasmo (aggiungo io giocando tutti i palloni come fossero l’ultimo)ed anche “sagacia tattica”.
Indubbiamente il cliente di stasera non è dei migliori per una rinascita, anche se ha vinto in coppa una sola volta, i turchi sono un’ottima squadra che, da 15 giorni, ha messo nel motore l’additivo Rich (Jason) capocannoniere del massimo campionato scorso. Saranno due, tra i turchi, gli ex giocatori di Sacripanti, l’altro è il croato Ivan Buva un pivot che il coach allenò sia a Cantù che ad Avellino, speriamo che succeda come con Thomas, ex Avellino ora in forza al Medi Bayreuth, che martedì scorso prima della gara abbracciò calorosamente Sacripanti e dovette essere un abbraccio mortale se l’americano mise i primi 2 e poi steccò clamorosamente la gara, lui che aveva 15 punti di media.
Attingendo a piene mani dal lavoro di Franco Rossi Stuart ecco la presentazione della squadra turca :
BESIKTAS , il piccolo distretto di Istanbul situato nella parte europea della città ed affacciato sul Bosforo, è forse quello più elegante della città. Pare abbia ospitato nel XII° secolo la dimora di Federico Barbarossa, ma per certo ospita residenze estive e logge di caccia e tanti dei più importanti e attraenti monumenti ottomani di Istambul, ed ora gran parte degli edifici finanziari della nazione.
In Beşiktaş ha sede l’omonima storica società polisportiva fondata nel 1903 e famosa soprattutto per la sua sezione calcio, tra le più titolate di Turchia con i suoi 15 titoli nazionali.
La sua sezione basket dal 1940 ha sempre militato nella massima divisione turca vincendo il titolo nel 1975 e nel 2011 . Erano gli anni in cui il club fece clamore ingaggiando Allen Iverson , Deron Williams e Marcelus Kemp, che affidati al coach Ergin Ataman, riuscirono a creare il team più forte della nazione.
Quest’anno in un campionato Turco orbato dalla crisi economica e dal cambio della lira, con sole 5 squadre di un certo livello, anche il Besiktas Basket ha dovuto limitare gli investimenti in giocatori stranieri (pagati in dollari).
Pochi giorni prima dell’inizio della Coppa ha assunto il forte croato Ivan Buva, visto a Cantù ed Avellino, a difendere le tabelle con l’esperto Joe Alexander, scelto nel 2008 con l’ottava chiamata dai Milwaukee Bucks, ma mai convincente col Maccabi ed in Italia a Sassari .Come ali dalla Germania la collaudata ala Robin Benzing , Kyle Gibson, visto a Pistoia ed a Roma ed il vecchio Vejseloglu.
Per il ruolo di play è stato ingaggiato Phil Pressey che ha trascorsi importanti ai Celtics e tra altre franchigie e la NBDL. Sinora non ha avuto però più di 18 minuti e 6 punti a partita in Coppa e molti meno nel campionato.
Dietro a lui invece la giovane (23) emergente guardia Kenan Sipahi, MVP del campionato Europeo Under 18 e aggregato già da EuroBasket 2017 alla nazionale maggiore. Turco di origini kossovare, ha trovato 24 minuti di utilizzo costante in Coppa e nella League.
La fase offensiva è migliorata da 15 giorni dall’arrivo di Jason Rich (top scorer dello scorso campionato ad Avellino) che in 25 min.pp. ha realizzato 8,5 punti, tirando col 27% (7su19), .
In campionato la squadra ha un bilancio di 3-2, dopo aver incontrato 5 squadre mediocri .
Mentre in Champions di 1-3, dopo aver giocato però 3 partite in trasferta ed aver battuto solo il Bayreuth, materasso del girone, ha poi inanellato 3 sconfitte di fila . Ultima delle quali a Patrasso, dove è però rimasto in partita sino alla fine, dando segni di ripresa.
Ad una difesa che sembra sinora aver abbastanza tenuto, non ha mai fatto riscontro la fase offensiva, ferma sui 71 punti pp.. E proprio limitandoli ai 70 punti si potrà fondatamente sperare di uscire vincitori dalla piccola (3.200 posti) ma caldissima Akatlar Arena, palla a due ore 18 italiane su Eurosport player e Raisport.
Besiktas Sompo Japan – Virtus Segafredo Bologna
novembre 7, 2018